Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

• • I - • \ , •. .. . UNIVERSITÀ FASCISTA J .. hero il. loro ordinario modo di vivere, provocando •• _◄la ricomp~rsa della ·febbre.. . . . Il ~aso ·di organismi ch_e passino lunghi mesi in. letargo, riaèquistando tutt'intera la loro capacità · riproduttiva, che nelle generazioni precedenti si era affievolita, µon è unico nel 'regno animale ; 'in tal . -modo si compor,ta, per esempio, la ~llossera su vite europea. ~ . . . . . . ·Ho voluto fermarmi su questo. fatto molto ;jmpòrtante, perchè prova l'inefficacia della cura chi:- . ninica in molti casi ·e de~ig,na il malarico recidivo · •> come un. s~rbatoio di parassiti · in localit~ an~he immune· fino al ·momento del suo arrivo. · Ed ora consideriamo la 1zanzara sotto l' a- . , spetto di vettore, come veiçolo di trasmissione che ha evidentemente un'importanza altret!anto grande' qÙanto · ne ha il plasmodio stesso. Perchè se poniamo l'uomo sano accanto all'uomo malato, gue- . stò no~ . ·può infettare il primo dal momento che 1 lo sviluppo del . par~ssita è .endoglobular~ e non · offre possibilità alcµna di inquinamènto diretto. · P oiéhè la .zanzara è il trasmettitore, occorre uno studio ·minuto per rendersi conto del· modo col quale avvien~ la' trasmissio~e, e come essa viva, in, quanto dobbiamo considei:arla come l'essere '~he porta seco· il ,p~ricolo di ma_iari~. Prima ·di tutto però dobbiamo ricordare una· cosa, chè non· tutte · : · le specie di zanzare ~ono _malariche· per l'uomo. • g1Q A Bologna, fuori. di porta, dalla fine di Mage durante tutti i mesi- estivi esistono zanzare . . ma non 1 malaria ; Venezia è piena di zanzare ma ·te· febbri malariche sono relativamente rare ·e c~sì I 4 dicasi di Padova. , ·. In verità ogni zanzara può essere portatrice di· - . germi cli malaria, ma bisogna sapere che altri animali possono'. es~ere ·cçlpiti da malaria diversa da quella · ·dell'uon10; le zanzare ·innocue per l'uomo trasmet- , tono la malaria. degli uccelli e quelle· malarigene per l_'uomo sono innocue per gli u,ccelli, come passeri e polli. ·. Le zanzare della malaria umana appart~ngono al genere !lnop~eles 11 quale co~prende parec- ~chie specie : bif urcatus, ·maculipennis ecc. Non . . _importa p~r noi fare distìn~ioni, sòno tutte uguali per la caparcità di far sviluppare le cisti 4ei pia- , · smodi malarici; conviene soltanto stabilire -•q.uali· differenze ci permettano praticamente di distinguere le zanzare trasmettitrici da ijUel]e che non Io sono. _Le principali differenze riguardano le antenne, · taluné ~ppendici della · Broboscide ecl il nÌodo di • 18 còmportarsi. Le .antenne ,con setole molt~ corte appartengono alle femniine che pungono, mentre ·.·qu~lle con setole lunghissime, piumose, appart~n- . gono ~i maschi i qu~li si nutrono di sostanze v~- · getal1 e, ordinariamente, .non pungono l'uomo. I maschi si distinguono anche · pel fatto che i loro: palpi e due -appendici· che stanno ai lati della proboscide, sono più lunghi di q~esta e terminano con una spazzola di. peli. I palpi delle femmine, voraci succhiatrici di sangue, sono· nudi ma assai differenti · rielle innocue cuJici e nelle malaricne anofele. Le· prime han~o palpi· brevissimi, infe~ori ad un quarto della lunghezza 'dell'intera prob<>scide, mentre le femlDine anofele hanno palpi lunghissimi, appena I più brevi della pr~boscide cosicchè le femmine .-malarigene ·hanno. apparentemente tre appendici · boccali, -quasi egualmente lunghe. Ho. detto çhe i maschi sono innocui e le fem!9. mÌne succhiano sangue : la ferocia femminile è in ra~porto colle. necessità della ·matu~azione delle uov·a: la femmina punge dopQ l'accoppiamento e se non può, le su~ uova non si ·sviluppano. _Ho detto che la lunghezza dei palpi permette· , di distinguere le zanzare malariche dalle altre ma · le persone che avessero qualche difficoltà ad orientarsi nella valutazione di questi ·minutissimi organi~ .• possono osserva~e un'abitudine molto appariscente delle zanzare. Quando noi ·uomini ·riposiamo, siamo soliti ass~mere atteggiamenti- molto diversi; le zan- . zare invece non variano, hanno sempre un atteggiamento costante. Una zanzara -innocua (Culex) posata sopra una SUJ)erficieliscia, come un vetro, ad un soffitto od una pareté tiene il corpo parallelo alla superficie sulla quale posa. .· · . Le quattro zampe anteriori sono appoggiate sulla superficie liscia, mentre le due posteriori sono · piegate a gomito; il femore rivolto in · alto, la tibia · in basso, e i, tarsi notevolmente rialzati oltre la superficie delle ali. Invece la zanzara malarica o si appoggia con tutte le sei zampe o colle solo quattro anteriori : in questo caso le posteriori non sono mai rigidamente flesse, ma quasi diritte o penzoloni ed il corpo è tenuto obliquo e non parallelo rispetto aÌla ~upetfìcie d'appoggio. Questa determinazione è alla portata di tutti. . Vediamo come si svolge la vita· di questi insetti. Nasco,io nell'acqua: nelle vasche, nelle pozzanghere, nelle paludi ed· iµ generale nelle acque staglianti si trovJ una miriade di _vermiciattòli di color· bruno della lunghetta di 7 o 8 mm. 1 dif-

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