Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

- PROF•. CARLO ERRERA - . • SERA DEL 9 CIUCNO 1926 Finisco il corso delle lezioni di quest•anno col paese più loatano da noi, non pet la distanza per• chè del Giappone si potrebbe dire che la distanza è maggiore, ma per le sue condizioni complessive, per la forma di civiltà, per lo spirito tutto diverso da quello di noi altri. Per quanto l'anima, la psicologia del popolo del Giappone sia anch'essa molto lontana dalla nostra, pur tuttavia sentiamo un qualche cosa di più comune con quella popolazione sia per l•affinità di governo ehe per lo sviluppo di civiltà, in· quanto il Giappone ha assunto tante forme della vita nostra, in quanto il popolo giappònese è oggi sviluppato cogli stessi metodi di vita industriale, è retto con un regime che assomiglia a quello di tanti stati ~uropei e lo abbiamo avuto a combattere accanto a noi durante la più grave crisi che abbia scosso la civiltà mo- / derna~ Invece il popolo cinese non lo sentiamo a noi . .., . . . . . . v1c1n1 10 nessuna cosa come senbamo vicino a noi il popolo det Giappone. Ma si tratta di un mondo di cui non si potrebbe tacere in· quest'ultimo riassunto, in quest'ultima lezione. Esso rappresenta veramente la società asiatica più complessa, più ~u-- ·bliot ca Gin ' merosa, in cui vi sono 350 o 400 milioni di individui che formano un blocco, una massa compatta da poter mettere a fronte non al nostro piccolo paese ma a tutta quanta l'Europa sia per la superficie, che è maggioae di quella dell'Europa, sia per la popolazione che quasi ragguaglia quelia del nostro continente intero tanto che non si può · paragonare la Cina a nessuno dei nostri piccoli ' stati Europei. ' · E in certe zone un vero formicaio umano di individui addensati, concentrati, con una civiltà, uno sviluppo, un'istruzione e forme civili che risalgono ad un•antichità remotissima, si tratta di gente già molto sviluppata ·fin da quando i. popoli che - oggi sQno più civili erano vaganti nelle selve o lungo le rive dei fiumi, e si trovavano ancora nelle età anteriori alla storia.. Anche oggi la vita cineae noi non la imaginiamo che attraverso a brandelli di notizie, non imaginiamo quale sia lo spirito di quel popolo la cui civiltà e istruzione ha le sue radici in un tempo estremamente remoto cosicchè anche le più lontane forme di civiltà della Cina possono competere con le forme della civiltà nostra. La ragione per cui noi ci sentiamo così lon•

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