/ 52 E altrove : cc Le città democratiche, avvezze alle o,raziooi del1 'Agora, mal sopportano le parole semplici. n. Ed ecco ltaorao con le sue stesse parole d-efinirsi: « lo non so schernire. Interrogo a volte, soltanto, sperando di carpire qualche picco!a . ' ver1ta. ». Le verità che l,taorao scopre non hanno la pretesa nè l'aspetto• di idee madr:i, an:zii il filo,sofo umano, che scende fino alle cause con semplicità, e senza il grave aspetto d~I1 'investigaJtore di misteri, così pensa : « I fatti acquistano per ciascuno significazioni differenti, ed anche per te medesimo la loro significazione ·muta col mutare di te. Ed a me sembrano essere i /atti e loro significazioni non separabili cose. >). Gaio, direi, oltr-e che sereno libro, frutto di pacate, ma non superficiali con.siideraz,ioni, costrùito• su gli ,esempi immortali ,dei dialoghi platonci. E e' è, cosa che più al letterato piace, una chiarezza espressiva così Lineare da non sforzarti mai lo spirito, che par s ·adagi entro i mutevoli schemi - se schemi possono chiamarsi - del pen ... siero (lei fìlo1 sofo. Sapore gustoso di aristocratica • mensa spirituale, senza ammeniicoli nè salse piccanti. È bene dirlo : • • • niente prez1o•s1smo. *** Il protagonista vero della tragedia di FRANCESCO HERCZEG : Bisanzio, la Strega Eva (Alpes, Milano) è Giovanni Giustin,iani, capitano dei meroenari genovesi. Nè ci sembra arbi,traria la nostra interpretazio,ne, già che nel corso della tragedia, ove la caduta di Bisanzio, acquista potente visione di fattura shakes-- peariana, il senso d,ell 'eroico si dif-- fonde e si concreta per volontà del genovese. Cozzano due civiltà, l'una putrefatta, I' al 1tra selvaggia nell'impeto e d' indistinte · mete, a -meno che non vogl,ia considerarsi la bruta f orza distruttrice una meta in se stessa conclusa, anche quando non abbia possibilità di soluzioni. BibJioteca Gi· o Bianco I RASSEGNE 1Però nella morte di Costantino, u'ltimo seme di Ro•ma, si r,edime tutto un ree.ente passato di ab,iezione, di viltà, di corruzione. Pare che la fine di 81isanzio voglia essere il sugello dei l'aquila, che do,vrà ricono-- scere e ri,mpennarsi per altri voli. Del marcio che, composto di tutte le p,eggiori fecce d,ell 'animo prigioniero della materia, ha corrotto l'ultimo virgulto deUa queroia millenaria, si libara, per la magica virtù eroica d,elle parole di Giovanni, l'italiano del rinascimento, il Paleologo. Così nasce la tragedia ,di Bisanzio nelle sue cadute. Quello ch,e poteva essere un mi-· serabile tramonto grigio, divien,e un rosso vespero di predizioni vit- . / tor1ose. La traduzione di questa opera ef ... fìcacissima è degna fatica: -e merita molto più successo, intendo, po•polarità. Nell'ora che viviamo è significativa e nobile ,impresa, nè possiamo non sentire gratitudine per lo scrittore ungherese. Non è però gratitudine che ci ann-ebbia se aff erm1 iamo di questa tragedia 1 'altezza e la grandiosità. Folla ohe vive le ultime ore con la insensibilità d.ell' agonia : non morte violenta : la morte era già .nel- .lo spirito. E poi drammatiche figure, che giuocano nel grande dramma i lor piccoli drammi eroicomici. Due tre anime possenti 1per ossatura, vita, gesto. U1 n concludersi che tocca cime ,tragiche. La sto,ria riv,issuta con intensita di arte eccezionale. G. lVlANZELLA FRO~TINI - FILOSOFIA ~ Quei che co•no1 scono .il GENTILE « teoretico )> ( e .sono la maggior par- . te di coloro che, bene o male, ne parlano : ,egli ·stesso, d'altronde, è venuto sempre più accentuando la tend·enza costruttiva de.I suo• pensiero), non sem1bra che curino abbastanza l'altro Gentile, iil paziente indagato,re di movimenti di cultura, ootich.i o• moderni, e l'illustratore esatto di testi : lo storico della filosofia, .inso-m,ma, armato di tutti i ca·no,ni della r,icerca filolo,gica e -di criteri di giudizio d,el tutto· adefenti ali' arg0imento in questione. C'è da far a;rossire, in quesi:o campo•, il più arrabbiato .positivista e nemico delle costruzioni astratte. De' suoi lavori -maggiori in questo gen,ere (sul Rinascimento, sul Vico, sul Gio 1 berti, ecc.) non è il caso, qui, di parlare. Poichè abbiamo fatto 1i,lpr,ecedente richiamo sol tanto ,per presentare ali' interesse deg:li studiosi il volu·me 01~a uscito presso il Carabba di Lanciano col titolo : Frammenti di storia della filoso-fì.a. Esso co,mpr-ende (con poche aggiunte) scritti già pubbl,icati su ,la cc Critica )), o altrove : intorno alle credenze dei greci ,su l'immor- .. talità (a iproipo,sito ,de.I ,libro· del · Rohde); intorno a Socrate (esame critico del libro dello Zuocainte); su lo scettioismo antico e mo1derno ; su Spino,za ; su Kant, Schelling e Schleiermacher ; sul misticismo e il 1 pensiero tede"sco ; su questioni ro•- s-minian.e ; su l 'hegèl,ismo napoletano; su ,due maestri di filosofia nelI 'Università d·i Pisa, e già maestri. de:l Gentile (sebbene d'impari valore ed efficacia), lo Jaia e il Paoli. Chi questi scritti ,lesse al ,loro• . . ' primo apparire non puo non aver caro di vederseli raccolti insieme, oltre che per comodità di eventuale consultazio➔n,e, anche per i ricordi di stimoli largamente prodo•tti tra noi alla ricerca sto,rica e alla discus ... s1 ione metodica dei libri che allora uscivano. Per quanto l'efficacia del Cro,ce sia stata vasta in o,gni genere, s,i.può dire, di cultura storica, resta tuttavia al ,Gentile il merito di aver fatto scuola negli studi di storia della fìloso•fìa. In es~i •egli è ancora mo,dello non superato. *** Sono usciti gli Schizzi Pirroniani di SESTO EMPIRICO, tradotti da O. T escari, presso il Laterza, nella collezio,ne << Filoso,fì antichi e medievali >> a ieura ·del ,Gentile. Questi cc Schizzi n furono già tradotti in latino da E. Steféllllo• nel 1562, e in italiano col titolo di Istituzioni pirroniane da S. Bissolati ·nel 1870 (ristampati, a cura
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