Vita Nova - anno II - n. 12 - dicembre 1926

IL CENTENARIO DI COLLODI 33 stici, di umo!l'ismogarbato, tutto toscano, che furono in parte da lu,i ,stesso raccolti in due volumi « Macc.hiette » e « Occhi 1 e ·nasi » .i quali so,no stati ri~tampati dall 'editore Bemporad ; in parte formarono due volumi postumi : « Divagazio,ni ,critico umor,istiche » e « Note gaie ». Per altro la fama d-el Lorenzini è affidata specialmente ai mol,ti, indovinati e fortunati libri pe.r .la gioventù, che egli ,scrisse ;per incarico del suo ,editor.e e patrono, Felice Paggi d,i Firenze, e della Casa R. Bempoirad e F. nella quale si ,continuò l'antica azienda de·l . Paggi. Pare che fosse proprio i1l Paggi a so,spingerlo per questa via, ,incaricandolo nel 1.876 di tradurre e ridurre per i bambini italiani il cc Libro delle Fate » di Perault; poi gli :suggerì di compilare ad uso delle scuole un ,libro educativo a somiglianza del cc Giannetto », il famo,so .liibro del Parravicini oh,e per tanti anni aveva regnato nelle scuol,e 1e che ora era non ingiustamente abbandonato, ma dove pure era sempre del .buono. È &tato narrato più volte che il Lorenzini malvolentieri assunse questo lavoro, cui si sobbarcò soltanto per .sd,e,hitarsi di un prestito di 1 000 lire avute dal Paggi per ,pagare un debito di giuoco: e così nacque :il cc Giannetti no », che fece furor-e e segnò u·n passo notevole nel progresso de1 lla didattica ~II~ scuole elementari ; il libro fu adottato in tutta l'Italia e raggiunse lo smercio di 50 ..000 copie annue che, per quei tempi, era un miracolo. Seguirono i «-Viaggi di Giannettino » in tre vo,lumi, libri ohe si prefiggevano di far conoscere l' ltail,ia per le sue glorie ai ragazzi italiani e poi cc Min~zzoJo », seguito al « Giannettino n e che ebbe come quello un grande successo,; e poi cc Stol'lie allegre » raccò:lta di racconti 1 e bozzetti divertentissi,mi e nel mede.simo tempo educativi; indi la « Lanterna 1 magica d,i Giannettino », briosa raccolta di biografie di il'lustri italiani ; infine « L' abbaco di Giannettino », la « Grammatica di Giannettino » e 1 la « Geografia di Giannettino », libri questi tre ultimì che ebbero minore foituna. Ma il libro ch1 e pose su ferme basi la fama imperi,tura del ,Lorenzini fu il P:inocchio. Questo ch·e è veramente un capolavoro anche nei 81blio 9ca Gino • 1anco confronti della !letteratura mondiale per i ragazzi, aveva, come tsi ,è 1detto, già veduto la luce a puntate nel giornale per ,i bambini e riunito in v01l 1 ume, fu pubblicato nel 1883 presso il •suo amico editore Felice P:aggi. La prima edizione, oggi quasi introvabile, ha questo titolo: C. COLLODI cc Le avventure di Pinocchio >) : storia di un burattino; e la iUustrò Enrico Mazzanti con figure non prive di un certo sapore u,mo11istico,talora ingenuo, ma tutte ben disegnate. Alila prima edizione altre ne iSeguirono che no,n si numeravano più, poichrè pochi libri per ragazz,Ì ebbero la vo•ga d,i questo, voga ben ,meritata, che non si fermò ai confini del Regno. Le copie vendute in Italia d,i questo libro si avvicinano ai due milioni ; traduzioni furono fatte in tutte le .lingue, da1 l francese a.I gi1 apponese, dall ',ing1 lese al romeno, al· russo, al tedesco, ecc. Una grande edizione i1 llustrata con 500 grandi disegni a colori del pittore Attilio Mussino .ebbe enorme successo in Italia e in Am,erica. Ed invero pochi .libri come questo :sono -scritti in buona lingua, cospal'si di umoris,mo sano, pieno di saviezza educativa che i1 l piccolo lettore accoglie piacevoilmente, innecciati di quel meravigl,ioso che a1 lletta i bambini e non ,spiace neppure ai grandi, senza cadere nelle pericolose descrizioni delle fiabe a 1 base di .maghi, di streghe- e via ,discorrendo. Per questo dicevamo meritatissima da forruna di questo libretto che può, senza retorica, chiamarsi un vero capolavoro. Il Collod1i potè 1godere per a,lcuni anni del suo trionfo. Ormai egli non componeva più che •per ,i ragazzi : cc Ora vo' darmi a ,scrivere solo per i bambini. Gli adulti sono troppo incontentabili, non fanno per me !1 » se.risse nel 1881. ,Ma egl,i non aggiungeva, forse per m,ode,stia, che Jo ~crivere per i bambini è ben. più diffìcj:le clhe lo scrivere per i grandi. Il fatto e,ra eh' egli aveva ,trovato fina,lmente !}asua via. Purtroppo, non per molto tempo, chè la sera de1l 26 ottobre 1890, còlto da malore improvviso, in brev'ora moriva. Fu •seppellito due giorni dopo nel cimitero d,i San Miniato al Monte ,fra grande compianto dei numerosi amic1i e dell'intera cittadinanza. GJUSEPPE FUMAGALLI • •

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