Vita Nova - anno II - n. 11 - novembre 1926

- ;I I I , PROF. CARLO ERRERA I f • . . I • I , I • I SERA DEL 3 MARZO 1926 • ~ell'ultima lezione siamo passati dalla grande società britannica trapiantata e rinnovata in continenti diversi dal nostro a quel dominio dell'India che rappresenta la gemma ·più splendida della corona britannica. Avemmo appena tempo di accen- - nare a qualche dato fondamentale del dominio . dell'India, che risveglia un interesse così grande , nel campo ~elio studio degli uomini politici oggi come in passato, perchè si ravvisa in questo dominio indiano il punto più geloso e più delicato per l'avvenire dell'immensa potenza coloniale che si distende in, tutto quanto il globo terracqueo. Occorre ricordare che l'estensione superficiale .dell'India è di tre quarti rEuropa senza contare le sue appendici <.osicchè l'India da sola ha una . superficie che è 1 O o 12 volte superiore a quella dell'Italia e dove vi sono 320 milioni di abitanti. · Questa cifra confrontata con quella delle rade po ... . . polazioni del C~nadà, del Sud Africa e dell'.t\ustralia · è già assai. significativa. Ma non dobbiamo soltanto tener presente il numero degli abita;nti e le speciali condizioni economiche, ma anche un altro fatto fondamentale che varrebbe a dare la · spieaazione di un conflitto che oggi o doma11i scoppiasse ~n.-questo paese : perchè non si tratta, ' c.oae, nei Dominions, di una popolazione inglese ' Bibliotec ,. 1n anca trapiantata dalla madre patria e accresciuta con elementi europei : qui invece vi è una popolazione che non ha nulla a fare con gli Anglo-sassoni ed ha caratteristiche assolutamente diverse,- una porzione di umànità completamente dìstaccata dall'Inghilterra e dai suoi abitanti. Come capitarono gli Inglesi in questo paese ? In un modo .completamente. diverso da quello svolto nel Canadà, nel Sud Africa, nell'Australia e nell~ Nuova Zel~nda, dove i paesi non erano abitati o avevano uno scarso numero di individui così da diventare facilmente elementi soggetti; qui, sbarcando in questa terra immensa, gli Inglesi si tro- , varono di fronte a una popolazione fittissima che rappresentav~ ·un mondo a sè e in cui fioriva una civiltà che ha lasciato tracce meravigliose che si continuano anche oggi, e questa popolazione di Qrigine civile accoglieva nel suo suolo questo primo pugnò di uomini nel 1629, i primi inglesi che sbarcavano a Madras. . Sono passati tre seooli da quel • • giorno, e 1 Portoghesi, gli O~andesi e i Fran~esi, che aprirono la strada nell'India a questi inglesi çlestinati a diventare i colonizzatori per eccellenza sono scomparsi non senza conflitti specialmente tra gli in- . glesi e i francesi ai tempi delle grandi guerre con ... .... i • I I - . . \

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