Vita Nova - anno II - n. 10 - ottobre 1926

, I • 40 È una reazione contro quelle anarchie mentaili di ind,ividui e moltitudini, che presumono di foggiarsi i siste,mi economici e sooiali entro la cerchia, così ristretta, delle proprie c-irconvoluzioni cer~bra 1 li » (pagine I67-168). . Dunque : 11ivalutazione le.nta e g,raduale, distruz•ione dell' eccesso di carta moneta circo.Iante, riivalutazione della Jira, esc1 ludendo :il ritor.no immediato a1 ll 'oro. E quali i ll'i,medi per raggiungere questo scopo ? « Un programma di efficace risanamento impone : gli avanzi si destinino a riduzione del debito·, primo fra tutti la circolazione : a nuove spese nuove imposte. Studiata quindi la •situazione nell 'iinsieme, ferma la necessità di sop,pr,imere entrate affatto apparenti, pa-chè •sia dato di · avvi1 cinare la ,soiuz,ione del proble- . . . . . ma ·mornetar10 r.1ten1amo non 1ng1ustificato un fabbi)sogno non inferi ore a un m~liardo e mezzo da copr,irsi . . con nuove o•con ir1nnovate imposte » (pag. 59). Nel combattere •l',inflazione bi,sogna tener conto del grado a cui è giunto l'eccesso della ci!rcdlazlione ed adeguarvi ii provvedimenti. « ,Non è iii caso di insistere ulltenormente sulla preferenza da darsi ai metodi ·intesi a combattere la in-flazio,ne a seconda del grado, a cui è giunto l'eccesso ,della circolazione. Fu già esposto come essi si riducono essenzialimente in due. L'uno 1 sostituisce una unità monetama nuova él'lla vecchia, determinando un diverso rapporto con J 'oro. L'altro aiH'oppoisto intende a niva1,utare ila ,esi,stente unità mooetariia RASSEGNE dotto ad una così minima porzione del valore primitivo e a tail punto che le po,p0!la2iioni~i rinuncian~ 1per giovarsi d' ,altre monete o crea~no nuovii artificiosi mezzi di scambio, ivi non si può che introdurre una nuova unità monetaria. Non ·così dove la moneta, per quanto deprezzata, è rimasta ed è accoilta come misura comune degli ,scambi a:ll':intero<;> e a'.H ',estero » (pag. I 73-7 4). · In conclusione tutto iJ vo1lume documenta inoppugnabil,mente c'he .I 'Italia abbandonato definitivamente ili miraggio del ritorno immed,iato alil,oro, sva1luta1ndo d1 efinitivamente la lira, non do,veva e non poteva seg,uire ailtra via ohe la rivalutazione graduale di es·sa, ch,e è ap1 punto la via per ou,i si è messo chiaramen,te ed energicamente iJ governo. GIACOMO DONATI POLITICA COLONIALE Inni ,alla fraternità di popoli, di concorde amore ci sono giunti. da Ginev~a : .la Germania vinta è entrata a far parte della Socie.tà delle Nazioni, eliminando così o•gn-i differenza fra le Nazioni che la guerra av:evano vinta e quelle che anco,ra non dimenticano la patita sconhtta, e sedendo da par.i a pari nel consesso g1 inevrino. Noi non abbiamo mai 1 sentito tanto disinteres,se verso le parole pronunciate nell' assemblea di Ginevra .come in questi giorni, quando per far sì che la Germania partecipasse ai lavori, si . per r.icostituire in essa nella realtà degli scambi l'antico rapporto. Sappiamo che, ~l ·primo• !m.eto,do fu applicato a nanioni dove l' anteriore unità mo1neta.ria era completamente distrutta nelila sua potenza · è consentito che un, altra Nazione d' acq:ui,sto, mentre il secondo lo fu in paesi dov,e la va•luta nazionale conservava ancora una parte deil1' antica capaoità. L' Italia appartiene a questo secondo gruppo. Aggiungiamo soltanto come questa così diversa preferenza sia perfettamente logica. Difatti dove tutto fu distrutto, dove iii potere d'acquisto fu riBibliote a Gino Bianco . . . . ' . s1 r,1t1rasse... ,e c10 a propo 1 s1to sempre di quello spirito di umani,tari,smo democratico e demagogico che vizia fin dalla origine l'Istituto della Società deHe Nazio,ni : ma se non a,b'biamo sentito .alcun interesse pex . le parole, ·abbiamo guardato con ' occhi aperti i fatti : e i fatti ci dicono ch1 e la Germania non tarderà molto a dare proprie direttive, o, almeno, ad influenzare molto la con .. dotta del Consiglio: già nella stampa tedesca, ,e ne·lle parole stesse di Stresemann, alcuni accenni si ..... sono visti che tendono a rivedere il Trattato di Versailles e a can~ellare per quanto è l?o,ssi,bil<:la sconfitta militare e d•,plomat1ca della nazione tedesca. C1iòe1he poi interessa in particolar modo questa nos~ra rassegna, è il •tentativo ohe da tempo la Gennania va facendo perchè siano ad essa ritornate, anche sotto .forma di mandato, le c()llonie per~ute: ·l'im~ero· colo·riiale tedesco rapidamente giunto a una grande ·estensione d1 urante la guerra ve~ne incor~rat? neg~i imperi finitimi delle naz1on1 nem1-. che, e la pace sanzionò ta·le per: dita con gli articoli del Trattato di Versailles che non solo (dal 119 al 127) sancivano la rinuncia tede- ,.. sca alle colonie, ma con gli articol,i 128-158 imped,ivano a:l1laGermania di accampare per l'avvenire qualsiasi diritto altrove. L' impero coloniale tedesco fu passato, in amministrazione ali' lnghil terra, che ottenne l'Africa Orientale tedesca (eccettuati alcuni di,stretti uniti a-ICongo Belga), parte del Togo e del ·Camerun ; alla F rancia che ottenne i:l •resto di queste due ·Colonie ; all 'Uniooe Sud Ahicana ·(leggi Inghilterra) alla quale fu incorporato il terrritorio del West Africa: l' Italia naturalmente, dii tale bottino, nulla ottenne e dovelte •lottare pe•rchè, per J 'art. I3 de·l trattato .1diLondra, fossero a lei concessi i comp•ensi ... coisì adeguati delle rettifiche di frontiera e del territorio dell'Oltre Giu 1 ba. La stam-pa e la pubblica opinione tedesche da tempo hanno cominoiato la campagna contro tale ri,partiz-ione : articoli, diocorsi, sono -stati pu1 bblicati fino da quando l'ingresso de•lla Gemiania nella Società delle Nazioni era preconizzato per la precedente sessione : noi .ricordiamo una nota che allora fece ~l giro di molti gior.naJi tede 1 sch-i, in oui si d1 i1 oeva, fra il,adtro, ch,e bisognava. ap1pro 1 fittare « della prossima adesione del Re,ich alla Società delle N,azioni per fare delle nostre rivendicazioni coloniali una condizione d·i assoluto principio ». T aie propaganda attivitSsima è sost~nuta in Germania da potenti Società coloniali i cui aderenti su-

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