... 24 ARTURO LANCELLOTTI rr==~I;' =~-====~~:=;;==-:-:::::::;;;;===:::;;:;:;;:;;====--==::;-.:;:;:=,. in gran parte. Dir~, c?sì, s~nza badare .a~ l~ogo di nascita, che Zanett1 Z1lla c1 ?ffre tre v1s10~1 veneziane delicatissime, che Domenico De Be_rnard1 !Ilanda una bella mattinata invernale biancheggiante d1 neve, che Fioresi Garzia in una mamma la quale dà la pappa al suo bambino ci offre u~a pastosa_ pittura, che Enrico Fonda ci offre un beli accordo d1 verde· e nero in una donna al piano, che Giuseppe Carozzi ci dà una buona impressione a toni bassi di un mattino d' inverno, che Antonio Pasinetti manda una delicata visione del Canal Grande. Giannino Marchig si presenta con una vastissima tela ev<?cante la res~r~ rezione di Lazzaro, che non manca d1 buone quahta di disegno ma che, nel complesso, ha sapore scenografico ed è dipinta monotamente; Anselmo Bucci DOMENICO .i VALINOTII!- RITRA TIO DELLA MOGLIE Ciletti con un quadro di carattere sociale raffigurante un gruppo di operai addormentati nella notte mentre l'apparizione di Gesù li veglia proteggendoli, quadro pregevole di disegno se pur monotono di colore e un po' farraginoso di composizione, e, in ogni modo, quadro nel quale si nota il buon proposito di far dire qualche cosa alla pittura, Eugenio Scorzelli con un buon gruppo di donne che lavorano, Michele Cascella con delle visioni d'Abruzzo animate da folle di contadini schizzate alla brava, Durante con un buon ritratto, Vincenzo Colucci con dei vivi pesci. Ma non sono tutti nemmeno i napoletani, perchè mancano Casciaro, Pansini, Villani, Ciardo, e molti altri. Del resto non voglio continuare in questa divisione regionale, perchè oggi gli artisti sono sparsi qua e là nelle diverse sale, ed è un bene, non potendosi da una parte dire sempre con esattezza la regione cui appartengono pittori viventi da un trentennio in una città diversa dalla loro, e dall'altra non essen ... dovi più come una volta le scuole da cui subito poteva essere distinto un artista, per esempio, napoletano da un artista veneto, un artista lombardo da un artista toscano. I continui viaggi; le derivazioni straniere hanno tolto di mezzo anche il sapore regionale alla nostra pittura, o almeno ve lo hanno tolto Biblioteca Gino Bianco c-~dà un ritratto di signorina rigida e impalata che pare di stucco; Giovanni Guerrini ci offre un si~- .. patico piazzaletto della campagna romagnola, animato da un gruppo di galline e notevole per i buoni effetti di luci e ombre; il Frati no un ritratto di signora in nero, dal volto e dalle spalle luminose dipinto a toni bassi smaltati; Alfredo Protti un bel nudo femminile dai simpatici riflessi rossi che tutto lo avvolgono; Ruggero F ocardi una fìne visione di autunno. Amedeo Bocchi questa volta non è alla sua altezza in un nudo muliebre che fa rimpianger~ le sue passate, festose composizioni di carattere decorativo; Plinio Nomellini, a sua volta, non può .Ml'.MENTOAYDD.B IEMPEll GIULIO CESARI - F.-\NCIULLA DI LOMBI-\RDIA (xilografia) ..
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