FASCISMO, STATO, NAZIONE .. Snazionalizzare il Fascismo, è la tesi, sulla I qua·Ie Gaìmillo ,Pellizzi· martella da qu,alche tempo, .con reiterati articolj inseriti in « E,ducazione _politica ». Siccome il Pellizzi è uno scrittore colto e acuto, con cui piace discutere, •mi sia 1permesso manifestargli in questa 1 Rivista il mio aperto dissenso. Vediamo anzitutto di ·ricostruire, meglio che ci vien ~atto, il suo ,pensiero. Quello di nazione - così ragiona 1'autore - è u·n concetto da rifiutare ,per _due motivi : in primo luogo ,perchè è uno pseudoconcetto o un mito; in \ secondo ~uogo peirchè è ,un concetto straniero e barbarico. Pseudoconcetto o mito (lo dici.amo per il lettor•e non scaltrito al linguag,gio crociano e sorelliano) è quel concetto che ha una falsa un,iversa•lità - non concreta, m,a empirica o astratta - ·e vale come una finzione dello spirito, ohe se ne serve a ;fini (Pilatici ed economici. li concetto di nazione è una mistura dei concetti di razza, di territorio, di reli,gione, coltura, tradizion,e e via discorrendo, un simbolo di valore, puramente oc- · casion,a'le .ed emotivo, a cui non coNisponde alcun sostanziale prioci:pio etico. Quel concetto inoltre è harb·arico per la storia perchè si affermò attr,averso le invasioni barbariche attraverso la menrtalcitàe gl 'istituti caratteristici di barbari oggi ancora non morti, anzi svi.Juppatisi fino alle .più lontan,e e -complesse co·nseguenz,e in questa ,che suol dirsi la civiltà oc'Cidentale europea. Roma non lo conobbe, giacchè Roma -' risultante dall'incrocio di ,più r.azze originarie e traslcendente come un'entità etic1 a le gentes di cui era composta - no·n ,fu mai una nazione. Unra volta - il \Pel·lizzi conclude - c·he il mito naziona'le è i,nconcili.abile con 1'ideale latino - dello Stat-0 e con I' ideal,e latino dell'impero, noi Italiani dobhia·mo liberarcene al più •presto, se non vogliamo ,che i nostri oar.atteri essenziali ne rima·n-, gano ·storpiati per sempre. E se ne dev,e li1 berare sopra tutto il 1F a~ismo, giac,chè · tr,a ·fascismo e nazione itaiiana t vi è un f insaRa 1 biI.e cont·raddizione • Il .Fas·cismo tende a elabor,are e creare una realtà e un concetto, ·nuovi sebbene a·nche antichissimi e blioteca Gin • 1a e italianissimi, dello Stato. Lo ,Stato fascista, in ciò che è e in ciò che si fa, è il punto .vitale ed organico ,del'la unità di tutti noi che abbi,amo fede nella grande impresa. Lo .Stato fascista non solo ,sovra- · sta .alla -nazione, in quanto ·nazione si,a, ma .la riassorbe ed eli,mina. Or,a, t0 :mi sbag'lio, o il Petlizzi, per vag.hezza del pa·radosso, si è lasciato andare, nella .su•atesi, ad apprezzamenti storici e· a valutazioni pragmatiche ,che si dilun·gano dal'la verità. ' 1 Che il concetto ·di .n,azionalità, . ad esempio, sia -di •marca straniera e ,bai·barica, ,non par-mi si possa, senza offendette la storia, affermare. Concediaimo che il movimento di formazione d,egli Stati nazion,a1li,onde fu ~pien•ala prima ,metà del secolo decimonono, proceda dalla Rivoluzione francese. Ma altro è la formazione storica degli Stati nazionali, altra è l'idea di nazionalità. Questa è l'idea che uh ,popolo ha ,della sua u,nità spirituale : e appartiene indistinta•mente a tutti i popoli, antichi e mod,erni, 1 cihe ebbero coscienza di forma,re un' ani,ma sola, ,di avere una st,essa origine e una stessa missione. I com·uni ,successi e disastri, le comuni felicità ed angosce, i ·comuni errori e le glorie comuni, a cui J,e g·enerazioni ,part,ecipano con eguale solid,arietà fanno di un Jg 1 ruppo etnico un e pluribus ' unum, .e scolpiscono in una .moltitudine di uomini, d·ei tr:atti comuni, on1 de ·risulta quella c·he il Gioberti chiama l'individualità dei po,poli. Cotesta unità, più che un fatto, è un processo, u·n divenire spirituale che mai si arresta, un progr,am·ma che mai •si esaurisce ; perciò I' indivi,dualità nazionia'le trova la sua massima espressione nell'unità della storia. L'unità di ·razza, di territorio, di li,ngua, di cdstu1 mi - .qu~li semplici elemepti di que·lla superiore unità - possono essere, sì, pseudoconcetti; ma l'unità ,di storia, -che culmina nel I',unità di missione, onde il .M1 azzini parlava, è :concetto vero, concreto e universale. Un tal conc~tto - ·appunto perchè universale - non ,è nè italiano nè straniero, nè greco nè b·arba,ro : appartiene a tutti i popoli che han•no ed ebbero chiaro il sentimento di patria~ e che in \ .. ..
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