Vita Nova - anno II - n. 9 - settembre 1926

, . .. .. PROF. SCIPIONE GEMMA .. .. • .... MATRIMONIOE DIVORZIO . ,. . . IN DIRITTO INTERNAZIONALE ., I. ' . . MATRIMONIO , . ' ... , , SERA DEL 29 APRILE 1926 .. · Innanzi tutto vi ringrazio della vostra presenza · ta~to più che mi par di vedere fra voi parecchi · di coloro che segùirono le lezioni che tenni l'anno ~ scorso ; ciò che mi fa pensare che vi siano persone che. si interessano· di questioni di ·diritto anche al di· fuori dei gi\lristi propriamente d~tti. È una cosa molto confortante che il sentimento e la conoscenza · del diritto non siano· ristretti a una piccola classe di professionisti · perchè il loro esiendersi torna di imménso vantaggio ~nche ne~la: vita pratica. Si suol dire da molti che gli studi giuridici rendano litigiosi ; ma questa è una grande eresia, chè se fosse più viva la coscienza del reciproco diritto (quindi di ciò che dobbiamo imporre a noi stessi in confronto ~altrui .. e conseguentemente di quello che 'possiamo pre- , · tendere dagli altri) molte questioni che si dibattono 'dinanzi ai tribunali lasciando strascichi dolorosi sarebbero invece troncate sul nascere. L'anno scorso ci siamo· . occupati del diritto - internazionale pubblico e abbiamo veduto' che lo Stato va considerato come una grande ·persona giu~ ·ridica che tratta con gli altri. Stati dei rispet~vi interessi, e li difende per me~o dei propri organi, normalmente con mezzi paci6ci, ~on ~attative . dirette o arbitrati, e talora con altri mezzi quali le rappresaglie e persino la guerra. Abbiamo sem-. · pre considerato l'interesse dello· Stato nella 1ua · unità, nella sua tptalità. Ma la vita internazionale non è f c,rmata sòita·nto da relazioni, e quindi da · eventuali . attriti fra Stato e Stato .ma altreù dagli • . . Bibliotecà • rn CO I .. . . ·innumerevoli ·rapporti che hanno gli individui fra di loro e ·che non si svolgono nell'ambito _di uno stesso ordinamento. giu~idico nazionale. Noi ad esempio qui dentro siamo tutti italiani e quindi, se abbiamo delle questioni ·giuridiche fra di .noi, potremo · discut~re sull'interpretazione da darsi a una norma di leggè se~ tt~ o di consuetudine ma si tratterà sempre d~,,applicare una norma italiana. Può avvenire una cosa diversa, può darsi che uno -di noi c9ntragga dei rapporti giuridici con . · un francese, che un italiano sposi una spagnol~ o • I viceversa, che compri una casa in Austria o f ac- • · eia un'eredità in Olanda ecc. -- . · Allora la questione si. sposta ; non è più I' ordinamento giuridico _italiano.-o quanto meno non è esso solo che viene in causa ma, trattandosi di persone . . di nazionalità differente, di cose situàte o di atti comcompiuti 'in paesi~differenti, si impone la necessità di discutere prima il comune .riferimentò dei rapporti . -· giuridici controversi ; cioè ,non più una legge sola si presenta come competente ma più leggi e più autorità g~udiziali. · ·..· Questo complesso di. questioni è chiamato, con espressione impropria, diritto internazionale privatq. È un'espressione che serve per intenderci e quindi l'adopriamo anch~ noi ma di~iamo che è impropria perchè già nello s~orso anno si epbe a spiegare come : . . . un rapporto privato non possa mai essere interna- • zionale e viceversa come un rapporto internazionale non --possamai ·essere privato. Si tratta semplice- , I ' . " • I ...

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