Vita Nova - anno II - n. 9 - settembre 1926

14 ROBERTO PAVESE siamo progredire se non attraverso l 'a1 ssidua opera di inibizione delle attività ,infer:iori: prima l'esuberanza ... muscolare, che può riuscire ,dannosa ai nostri si,mili cagionando loro diminuzione o morte ; poi l'esuberanza mentale, che può lìiuscire nociva ali' armonia de,lla società e della nazione. - Non inibisci tu la tua esuberanza neuro-muscolare quando quaJcuno ti offende e senti l'impulso di rompergli il muso ? Non inibisci la tua immaginaz,ione, il tuo pensiero quando, in una troppo tepida giornata di primavera, il sangue ri,boHe rovente nelle tue vene alla vista di procaci forme muliebri ? - Dittatore ! ConculcatOIIe di ,libertà ! ! - Perchè non ti vergogni d,i tale inaudita violenza?! Sta bene che un'immaginazione eccitata può riuscire pericolosa alla buona armonia dell'organismo, e che, comunque, è cosa moJesta quella di non poter distogliere il pensiero da ciò che pel momento non è attuabile : come t,i permetti di violentare quella che tu stesso hai proclamato sacra : la libertà del pensiero ? ! Vedi dunque che altro è ,la teoria, a1ltro la pratica. ·Ma a tale saggia disciplina personale non saresti pervenuto se I' cc abitudine » ai soprusi, se la r,ipetizione degli atti inibitori (i quali nella prima fase debbono essere aiutati dall'esterno, per mezzo delle leggi sociali e della violenza contro i contravventori, finchè la norma non si sia inter.iorata neU 'individuo singolo e fattasi spontaneo abito di conqotta, così da creargli una cc co,scienza morale ») non avessero grado a grado, reso più docili meno ribelli ed impulsive le tue attività, le tue funzioni inf eriorj. Per finire, vog,lio farti un paragone un po' lubrico, ma adatto ad illustrare le ,precedenti considerazioni. - Supponi - se hai bisogno .di supporlo - di amare una ragazza. Questa ragazza ti è vicina, troppo vicina: ne senti l'alito caldo, il battito rapido del cuore. lnconsoiamente qualcosa in te si eccita, si co•mmuove, si muove, si ribella a.I freno della tua ragione, ali' auto,rità del tuo gov,erno mentale. È la « piazza » che vuoi contrapporsi alle leggi deillo stato. Questa, cioè la tua mente, unità inibitrice dell'organismo che da essa dipende, la tua co•scienza morale insomma, codice delle leggi « liberamente » (ora, ma non in origine: vedi sopra) accettate dal tuo « .io », e dopo un primo istante di sgomento di fronte all'assalto impro~viso, si arma e si muove alla repressione... de,l ribelle. E così il pericolo è vinto : l'atto im•morale, bestiale e stato contenuto. - Ma che penseresti se iii tuo cuore d,i innamor~~o, que_l m~scolo che, _essendo sede di tutti i più nolb1h affetti, giustamente s1 sente superiore ... a quelI ~ ailtr~ che ha tentato di ribellarsi e di propagare la r1beJfaone su, su, fino alJe sfere responsabili, che diresti tu se j~ tuo cuore si mostrasse offeso per il tuo gesto repressivo, per la tua violenza, quas~ fo,sse diretta contro di lui che si sente incapace, egli che ama sinceramente, puramente, di favorire un atto criminoso? Ma era ~orse d,~retta contro il cuore 1~ tua violenza ? Eg.li palpitava d1 amore, non fr~meva d1 sensualità. È simile .Bibliotec Gin. Bianco ail buon ciittadino che ama e si 5!1cri~ca per ,la patr~a, non al panciafichismo. Però anch egl,1 ha suh1to ,la violenza. Comunque non deve aversene. a male,. perchè ,deve cercar di capire (il che non è ~ac11le,per 1 1 1_ cuore~ poco avvezzo a ragionare ... ) ~e _,I atto repressivo era « necessario e che non era a lui rivolto». - Orbene, in quel g.rande organismo ·C'~e è la nazione vi è l,a gente volgare, ignorante, _.s~m1-amorale, mossa solo dagli istinti, dai bassi appet1t1: _ventre, addom~, ed acc~sso,ri del.I' organis·mo stesso ; v1 è una classe 1ntermed1a, conscia, attiva, tanto più q,uanto più avida di denaro e di successo, amante della vita e delle sue bellezze, ma non ancora a~surta alla comprensione sintetica ~ sovrapersonale della vita stessa, non ancora centralizzata nell'unità as•soluta di questa : cuore e polmoni deJla nazione ; v,i è infine una classe· superiore, dirigente (o atta a dirigere), la quale fa capo al centro assoluto,. al « dittà,tore n che integra nella sua mente poderosilt tutte ,le attività o le funzioni dipendenti. - Tu, amico" mio, appartieni a1 lla alasse intermedia ; ma io vogl,io che ti elevi alla dirigente, perchè il tuo cuore è puro, la tua mente aperta. E non occorre che ti ripeta la sudd1etta parabola del cuore e della classe m1edia, composta di cosidetti « intelilettuaLi » (rispondo aUa tua asserzione, chiarendo ìl significato di questo « antifascismo n professato dalla olasse) che dovrebbe cap.ire che l'inibizione del governo non è diretta a Ju,i, ma ~ quella classe, assai più numerosa, che è solo mossa dai bassi ap·petiti. - La concezione stata,le, apparentemente tirannica, di ,Mussolini, è la sola che sia la genuina espressio,ne della realtà .naturale neHa sua armonica organicjtà funzionale la -so1lacioè che si ispiri al concetto secondo il qual~ 1~ st~to è un '~unità ?i coscienza che realizza il progresso d,i se, e dell organismo che da essa di.pende, mediante la progressiva inibizione _deUe attività via via supe- .rat~, per far posto allo sviluppo dii funzioni più razionali ed elevate. , H~ voluto riportare 9u~sto stralcio epistolare, perche m! se~bra atto a ch1ar1re, mercè la conoretezza di un episodio della vita vissuta, le considerazioni suesp<:>ste:_le quali_ p~sso?~ riassumersi nel parallelismo tra _1fatti deHa vita ind1v,1duale e que1lli della vita collettiva o politico-isociale. . ~nche per quei grandi organismi che sono le nazioni accade che quando il governo centrale o il sistema_nervoso è ,debole ~ ,incapace di esplicare iJ necesban~ '.< self-~ontrol », 11 necessario potere inibitore sui . as s i I~pu!si_ o s~lle grossolane cupidigie delle masse· mcapaci ~ ideali superiiori_ e ?i sincero amor patrio, accade, r·ipeto, che queste s1 agitano e fremono dinanzi alle prosp:ttive di cuccagna fatte loro balenare d~ furbi demagoghi ~ da •mestatori incoscienti, e r,iboUono e taim1-~Itu1a~eo 1n~rg?no coRtro il potere centrale. E allora g 1 a tr1 or · ·1· h ga~ 1s~1 cons1m1 1, c e, per essere maggior-- mente padroni d1 se' I d l' • • . . . , .sono, ne consesso e ,e naz1on,1, considerati come l rappresentanti della morale, del-

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