Vita Nova - anno II - n. 9 - settembre 1926

IL PROPLEMA SPIRITUALE DEL FASCISMO ' 11 problema spirituale che dobbia·mo risolvere, non è possiibile. Che vale che parecchi ostentino di rifarsi dal pensiero del •Mazzini e da quello de1 Gioberti, quando 1praticamente piglia·no l'ispirazione da coloro che .questi du.e Grandi ♦combatterono aspramente come i nemici naturali ed irriducibili e i cancri roditori della autono·mia spirituale d'Italia? Se ,questa autonomia spirituale della nostra nazione fosse seriamente sentita, noi certamente non assisteremmo alla bestialità trionfante di qtielli -ch·e hanno della nazione un concetto grett.o, angusto, materialistico, che è .poi la distruzione implicita di quella idealità la quale è la stessa nostra umanità. Al falso, vuoto ed esotico nazionalismo, che si pavoneggia con grande fr,agore di •un intruglio di dottrine non sue, bisogna avere jl cr,rag,gio di opporre il sano, il vero, il fecondo ~.azio·nalismo. Alla cui luce soltanto possiamo sentirie la ~ocessita per l' Italia della educazione nuova, la quale è capace _di dare Uni3concezione comprensiva, ·più universa!e e, sopratutto, 1più uman,a ,d1ello spirito nazionale: Di questa concezione lo Stato Fascista com~ Stato corporativo, voluto ,d,a·lnostro Duce, è, senza dubbio, la manifestazione più grande, perche esso e il risultato più originale e ,più concreto della nazionalità inserito ne'll,o spirito mod1 erno, che tende a porre lo Stato come I ',assoluta realtà, che non può soffrire accanto o al di sopra di sè nessun'altra re·altà. In questo gran concetto, che è il culmine raggiunto dai nostri migliori pen1 satori, è riposta la soluzione integrale ,del problema spirituale del Fa- . s.c1smo. GIUSEPPE SAITT A Un popalo non informato e individuato dall'ingegno è piuttosto una sciolta moltitudine che una nazione; come il numero disgregato non e unita, similmente la democrazia orbata della sua guida, non è unita, ma numero; il quale, per quanto sia grande, non potendo per se solo far legge, non può neanco essere democraticoe nazionale. Senza totalità di uomini e di voti non si dà, certamente, nazione e democrazia perfetta ; se non che a tàle effetto ricercasi che il totale divenga universale, cioè che la democrazia e la nazione tornino a università e non a somma semplicemente. V. GIOBERTI - Rinnovamentocivile. · iblioteca ino Bianco

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