Vita Nova - anno II - n. 8 - agosto 1926

., 58 DOCUMENTI DELLA STORIA DEL FASCISMO di classe è finita .. Lo sciopero non è più scusabile di una insurr~zione: Lavoro e capitale hanno gli stess~ di.ritti e gli stessi doveri : entrambi d.ebbono cooperare e le loro dispute sono regolate dalla .legge innanzi ai tribunali, mentre qualsiasi violazione da parte loro è punita. Le organizzazioni del lavoro infatti, com-e qualsiasi o.rganizzazione d1 i carattere pubblico che possa infl.uir,e sugli interessi del.la Nazione, sono permesse solo in quanto esse vengono ad .inserirsi , dir-ettamente od indirettamente nella struttura d-ello Stato. L'assurdità di tollerare una . costante minaccia di guerra civile economica è abolita. L'imperialismo italiano. A v•endo il corrispondente domandato che cosa chied1e l'Italia fascista per gli innegabili diritti coloniali che le spettano ed in qual modo si propone di rivendicarli, il Capo del Governo ha risposto : Ho g,ià detto altre volte che le aspirazioni coloniali dell'Italia non costituisconQ una minaccia per nessuno. L'Italia c·hiede solo ciò che le è indispensabile e ciò che è giusto ch,e ella abbia. E certamente essa raggiungerà .i suoi ·desider.i in una politica di accordi e di p~ce, poichè nessuno vorrà pr,enders1 l_a grave· responsabili,tà di ost~c?lare 11 raggiung,imento di così leg1tt1-meed in realtà non eccessive aspirazioni. Il corrispondente dell'Associated Press ·ha poi chiesto ,se vi è u_n parallelo tra l'imperialismo italiano e quello americano {dell'ultima parte del XIX ·secolo), nel senso chè entrambi co,nsistono sopratutto 1 • • in tenaenze espans1on1ste, economiche e morali di giovani ed esuberanti Nazioni, e -se S. E. Mussolini ritiene che vi sia della somig.liianza tra la sanguinosa guerra civile degli Stati Uniti per sconfiggere la pretesa che· una parte della Nazione potesse agire in contrasto con gli intéressi del.I' int,era ,Nazione e l'incruenta battaglia fascista per sopprimere la lotta di classe ed impedire la esistenza d'uno Stato nello Stato. Biblioteca Gino ■ 1anco A queste domand,e I' on. Mussolini ha risposto così : P,er quanto sembri un paradoss~, vi è una certa somiglianza fra lo sviluppo dell'Italia dur~nte I.' ulti~~ d·ecennio e qu,el.lo degli Stati Un1t1 durante la seconda metà del secolo XIX. Ad onta delle enormi ,differenze nelle tradi21ioni storiche e nel temperamento dei due popoli, vi è indubbiamente un parallelo fra la vostra guerra civile e la ~ostra ~ue~- ra ,economica. La dottrina dei diritti dei singoli Stati am-ericani prima della guerra civile· era spin!a agli estremi, am·mettendo la teoria che uno Stato aveva la facoltà di r-ec-e-deredall'unione, oiò che somiglia alle dottrine eh.e prevalevano in Italia prima dell'avvento del Fascismo ammettendo l'autodifesa , di classi e l'autonomia municipale. N,egli Stati Uniti per affermare l'autorità del Governo federale fu •necessar,ia una ter,ribile guerra, mentre noi, con una lotta molto meno cruenta, potemmo aff.ermare l'autorità del nostro organismo statale. . Il Governo americano somiglia di più allo Stato fasci sta che a qualsiasi gov,erno liberale-democratico europeo. In America la sovranità popolare è· temperata dalla for-· te azione dell'autorità governativa, 1ilsuffragio universale .elegge il Governo ma non può ingerirsi nella sua opera, come disgraziatamente avviene nelle democfiazie europee I vos,tri pionieri di questo .periodo politico produssero nec•essariamente un imperial,ismo: altrettanto deve avvenire da noi. La differenza di tipo fra il nostro ed il vostro imperialismo si differisce per certe diff e~enze fondamentali fra le due Nazioni e ,i due popoli. L'America aveva una tradizione di libertà e l'Italia una di schia~itù allo straniero. L'America è protetta dal suo isolamento e l'ltali,a no. L'America ha una sovrabbondanza di ricchezze naturali, l'Italia ,è invece povera nel complesso. L' Amer,ica ha vasti territori sufficienti alla sua popolazione, mentre l'esuberanza della natività in Italia deve emigrare. Eppure entrambe le Nazioni hanno molto in comune : entrambe sono giovani, sane e piene di fiduoi,a di loro stesse ed entram~e decise a diventare prospere e f~rt1: Il popolo americano. deve qu1n11 provare simpatia. per 1I nostro b1-. sogno di espans!one c~lturale ~ economica oltre 1 confini, che puo essere compreso da chj_ estende il proprio ,impero ec_onom1co e commerciale su tutto 11 mondo. Il nostro suolo non è ricco, ma intendiamo di utilizzare quanto esso contenga, mettendo la sci~nza a contributo del nostro bracc-10. La . nostra eredità culturale è fra 1e più doviziose, la nostra vitalità di razza è fra le più notevoli e la nostra sete ,di prosperità è . innegabile. . Dobbiamo quindi espanderci o soffocare. Il nazionalismo americano non è meno potente di quello delI 'ltaliia fascista. Entrambi desiderano con ardore religioso di operare, riuscire, prog.redire, ma la no~ stra religione nazionale è meno materiale, perchè dobbiamo contare sulle nostre risor~e spirituali non m·eno che su quelle fisiche. Il nostro imperialiismo come il vostro non è una minaccia alla pace. Gli am.ericani dovrebbero riconoscere quanto sia ·ingiusto muoverci tale accusa. Voi americani, pur essendo protetti dall'Atlantico, avete un esercito, una mamna ed una aviazione pronti a rintuzzare qualsiasi insulto ali' onore naziona1~. E perchè noi, che non usufruiamo di tali favorevoli circostanze, dovremmo davvero ,essere criticati se vogl,iamo proteggerci e tenerci pronti a qualsiasi evenienza ? Non vi è nessun m,ezzo migliore per gli americani di comprendere bene l'Italia che di paragonarla al loro paese. ; L'origine del fascismo. li corrispondente dell'Associated Press ha ,infine affermato che il popolo americano, che ha una prof onda simpatia, con lo spirito e l'azione, con l'attuale giovane Italia, non capisce però l'origine ed il significato della lotta al liberalismo e a'I.la d,emocrazia, e S. E. Mussol,ini avrebbe contribuito efficacemente ali' amicizia e ad una il-

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