FRA LE RIVISTE « Trentino » rivista e bollettino della legione veneta. Anno 1 °, N. 6. « Il processo a Battisti e Filzi ». Abbiamo ignorato sino a pochi giomi fa questa rivista ma di essa d'ora innanzi ci occuperemo molto volentieri, perchè ,la troviamo assai bella e interessante. N,el numero presente notiamo, fra l'altro il vel'bale, sino ad oggi inedito, dei processi di Cesare Battisti e Fabio Filzi, verbale che la rivista riporta nell'originale in tedesco e in una esatta traduz,ione italiana. Ovv.io dire l'importanza fondamentale del documento per la storia del martirio dei due purissimi Eroi trentini. <' Il fascismo francese » di GEORGE V ALOIS in « Gritica fasci sta » del IO agosto I926. In una lettera di George Valois a Giuseppe Bottai, lii capo del fascismo francese spiega succintamente le ragioni di quel rnoyimento, delineandone gli scopi col riportare taluni passi ài una dichiarazione -ehe il Congresso Nazionale . fascista avvenuto a Reims il 27 giugno u. 1 s. ·ha espresso., .iMegl.io di ogni cr,itica e commento il riportare parte di questi passi varrà a nuova conferma della ormai fra noi accreditata opinione che il fascismo francese sia piutt~ sto che un profondo e oriiginale movimento econom,ico politico di terra di Francia, una costruzione artificiosa e malsicura di pochi uomi- . n.i, forse anohe male adatti alla politica. Ci sembra opportuno anzi a proposito richiamare quanto, nello stesso numero di « Critica », Ugo d'Andrea dice degli uomini politici d'oltre alpe : Biblioteca • 1no • 1an « Questi politici francesi sono tutti più ohe i teorici dell'azione ' degli scrittori politici ; molte volte nemmeno degli scrittori politici e solo dei giornalisti. E questo è grave danno perchè conviene alla politica scrivere e diffondere ,idee ,ma assai più, nei gravi passi, conviene, la severa meditazione e la azione tempestiva ed improvvisa ». Ad ogni modo ecco talune dich,iarazioni fondamentali del Conrgresso di Reims : « L'assemblea nazionale dà mandato al Fascio che l'ha convocata, di convocare in suo nome i Combattenti francesi nel luogo stesso dove la Francia, sulle rive della Marna, ha riportato la sua prima vittoria che l'ha salvata, e di inv,itarli a riprendere fra le mani, in questo stesso luogo, i destini del Paese come nei giorni gloriosi del settembre 19I4, e d,i far sorgere da questo suolo stesso il Capo, gli uomini, le istituzioni del nuovo re- . ( ' ') g1me . . ». « :E considerando che, davanti al fallimento irrimediabile delle istituzioni ,parlamentari la più grande, la più forte impressione della sovranità nazionale è quella dei ·Combattenti, creatori collettivi del,la nuova grandezza francese, proclama la nuova grandezza francese, proclama la fondazione della Repubblica dei Combattenti e dei Produttori, che realizzerà nelila pace, la giustizia e il lavoro, la volontà dei Combattent,i della Grande guerra ( ! !) ». cc Il Messico e la sua costituzione laica » di GIOVANNI PIOLI in Bilychnis di luglio. L'attuale gravissimo e cruento conflitto fra Chiesa e Stato che sconvolge la repubblica americana, riC'hiama vivamente l'attenzione dei politici su la situazione del 1 Mtessico. Interessante a questo proposito l'articolo della magnifica rivista romana, nel qual.e si riferiscono i precedenti stor,ici, e si documenta la forma di que,sta lotta. L'articolista dimostra come il conflitto che si cerca dipinge 1 rè per per.secuzi~ne religiosa dovuta al fanatismo la,ico-massonico d,el presidente Gallez, in v,erità non è se non l'affermazione decisa e unica che lo Stato messicano, in questo periodo •di · suo riordinamento, intende fare della costituzione nazionale, che ,è, poi, il 11isultato della travagliata storia messiçana. Infatti nella Costituzione in discorso, della quale l'articolista riporta parecchi articoli, è ,ben fermato quale d,ev•e essere la condizione dii qualsiasi associazione religiosa nel 1 Messico, e ben chiariti tutti gli impedimenti che lo Stato oppone a simili associazioni. Scr~ve il Pioli : « In realtà si tratta - ed i vescovi del Messico nella loro pasto- · raie lo riconoscono - di una agitazione per la rifor.ma della Costituzione, in senso favorevole nominalmente alla iibertà religiosa e , in realtà al cattolioismo ». « La legislazione del 1917 costituisce senza dubbio il più vasto ed organico programma laico e la difesa più radicale dello Stato mod,erno contro la possibilità del riprodurs,i della mano ,morta e del clericalismo nelle varie sue manifestazioni, ma non è il caso di parlare di un ,ri,ncrudimento ree-ente delle sue disposizioni, nè di voluta persecuzione politica ». · Il fatto è che sino ali' anno scorso nessuna .legge di applicazione essendo stata pubblicata e nessuna sanzione essendo stata decretata, essa era rimasta lettera morta ; e che ora da alcuni mesi, il governo ha cominciato ad applicarla, urtando na- •
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