• 36 me lontane lotte, dei primissimi combattenti d,el .Fasoismo. È come ,gli altri, fornito di rarissime fotografie e rappresenta come gl,i altri un documento necessario a ohi voglia conoscere -esattamente la storia del nost,roPartito. ·GIANLUIGI ·MERCURI ECONOMIA · POLITICA Una delle scienze colle. quali l 'Economia polit,ica ·ha strettissimi rapporti è indubbiamente la Sociologia. Si può dire anzi che da un certo punto di vista i destini di queste due scienze siano saldati insieme. Poiohè sarà ·molto difficile che si pos- • sano formulare leggi economiche, se nel campo della sociologia non si può arrivare a nessuna generaJizza!"' zione, che ci faccia in qua1 lche modo intravvedere le linee secondo le quali una società si forma, si evolve e decade. Ma bisogna confessare che in argomento così complesso i -trattatisti non arri vano del tutto a vederci chiaro, non ostante che la sociologia sia ,entrata trionf alinente e forse un po' troppo rumorosamente nel · novero delle scienze positive. ·La scienza è conoscenza per cause : conoscenza che serve alla prev,isi<?nedei fenomeni e quindi alla pratica. È notevole, per larghezza di informazione e per la mira costante di ben d,eterminare l'oggetto della sociologia e iii concetto d,i legge sociologica, il lavoro di Filippo Carl.i : Introduzione alla sociologia generale, Editore Zanichelli, Bologna. Qual' è il punto di partenza da cui muove il •Carli ? « P oichè nella realtà sociale l'individuo è la realtà obbiettivamente più certa, non assumiamo provvisoriamente l 'individuo come punto di partenza delle nostre r.icerc'he. E poichè tra le forme con cui si manifesta la vita :degli uomini, sono più facilmente percep,ibili quelle che si traducono Biblioteca Gino ■ I e RASSEGNE in atti esteriori e cioè· le forme di attività, come quelle che c~dono sotto il controllo della esperienza comune, noi prenderemo 1 le mosse da queste forme, senza per quest_o che oi precludiamo la via per. veni: r:e alle altre, anzi col proposito d.1 · giungere ad esse » (pag. 3). E questo individuo di cui la Sociologia si deve occupare come agisce ? ·. . (Pag. 4) « Se noi chiamiamo con C il comportamento d,i un individuo, con I gli istinti, con T le tendenze e con A gli influssi attuali~ possiamo fare l'equazione .C=I+ T +A. f. compito della Sociologia di risolvere qruesta equazione, ,indagando innanzi tutto la parte di A, poi ricercando quanto l'azione di altri individui entri in T e ,inf,ine come la stessa abbia potuto eventualmente modificare I. Più propriamente si dovrebbe scornporre anche T, perchè le tendenze ereditarie ---- e che a noi sembrano innate - sono la r,isultante d.i due componenti, I' a-- zione di altri indi v.idui e il substra-- to antropologico di quello che consideriamo. Lo studio di questo substrato e lo ,studio degli istint,i nei loro caratteri biologici è proprio della Biologia e della Antropologia ; mentre la Sociologia si occupa del-- le altre componenti dì C. L ',insieme di tutte queste componenti costituisce quelli che si chiamano i motivi; i quali, rappresentati a s·è stesso dall' individuo c1 he compie l'azione, cost,ituiscono per lui un fine. Niente impedirebbe che noi pa11lassimoanche di « motivi » e di « fini » : però a patto di non fare nessuna valutazione. L',indagare i motivi individuali delle azioni è pro.prio della psicologia; il fare valutazioni dei mot,ivi e dei fini apparti,ene alla fi1 losof.ia mora1 le o alla metafisica ; 1 la ,sociologia si contenta di separare i motivi sociali dai motivi individuali dell 'azione e di studiare i primi ». A me sembra che se la Sociologia deve avere per compito di individruare i motivi sociali dell'azione e di studiarli, la Sociologia stessa viene a essere d,istrutta a tutto profi,tto I d-ell~ psicologia. ~oichè lo ~tabilire l'importanza, 11 1 valore dei. motivi ,sociali dell'azione e sopratutto il -loro influsso surlla coscienza d,ell'j.ndiv,iduo è un ,problema nettamente ,psicologico, c.he ci riporta per intero. ailla questione del volere um·ano, delila sua possibilità di determinarsi per motivi strettamente indiv,iduali oppure socialli e infine del rapporto che -può esistere fra questi vari moti vi, in q~anto vengono a trovarsi in relazione di convergenza o di opposizione nella coscienza dell 'indiv~duo. In un problema di tal fatta, I 'individuo viene ad occupare i1 I centro deMa zona di indagin-e e non si comprende più come, da questo individuo analizzato, stud,iato e meccanicamente scomposto in tanti pezzi staccati, si possa -poi risalire sinteticamente a quella complessa realtà sociale che si trattava di spiegare. In sostanza la Sociologia non può esistere come scienza analitica, _poichè se la Sociologia si muove analiticamente non arriverà a costruire una teoria deMa soc,ietà, ma una teo- - ria dei suoi elementi componenti. Gli elem,enti co·mponenti o sono gl,i individui, e al·lora ,bisogna, nell 'indagine sociolog,ica, pr-enderli come· un complesso e manovrarli su terreno sociale, per vedere come si comportano e qual è il r,isultato delJe convergenze o delle opposizioni del ,loro agire ; oppure gli elementi costitutivi d,ella società non sono gli ,individui, ma 1 bensì certi loro at-. teggiamenti speciali, astratti e staccati dall'interezza de Ma personaili tà concreta, e aillora si avrà una società risultante da un complèsso di astrazioni, senza vita, poichè avremo voluto dar-e il carattere di interezza ad un'azione sradicata dal terreno psicdlogico nel quale •ènata. Senza contare che per arrivare ad una sintesi così irreale, avremo dovuto di.strugger.e -1 'individuo stesso e considerarlo come un automa, co~post? ,di pezzi staccati, ognuno dei qua1 h può stare a sè. Ed è difatti la concl~sione a cui è costretto ad arrivare il Carli, il quale nega eh~ 1 1 ~u~mo sia tutto d'un pezzo e qu1nd1 1n sostanza nega quella in--
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