• . 54 una povertà e una fiacc1 hezza di visione cihe non riescono a mascherare la solita e nota abilità, o per meglio dire, preoisione meccanica di tocco e d'impasto. Si può benissimo aver pensato, Àn qualche momento di ottimismo, che la pittura di Sartorio ·benc;h,èfredda, disanimata e obiettiva, stesse almeno a rappresentare quella tal padronanza di mestiere o conosoenza dei processi tecnici che troppo spesso fan difetto ai pittori contemporanei, e che 1molti usano definire per cc qualità accademiche ». Si va incontrando, infatti, in giro per le gallerie e ,le raccolte private qualche paesaggio o studio di figura, del pittore romano, non privi di una certa .limpidezza e ,precisione di toni e di disegno : son le « azioni » c-he sostengono giustamente la banca Sartorio, e che vietano d: eccedere nella negazione dei meriti d,el1 l 'artista Niente ,impedisce tuttavia di dichiarare ,che se questa è l'accademia, e tali i frutti della scienza pittorica disgiunta daUa facoltà poetica che dona vita e calore alle inv·enzioni artistiche, si può ben fare a meno di tutto ques.to e accontentarsi di qualcosa di men definito, ma più vivace e sostanziale. Non però delle sciarlbe e puerili manifatture dei tanti Casce,Ha, Maggi, Bel,loni, Boochi, etc., che fan da riempitivo nelle troppe sale del ,padiglione italiano, e che francamente si vorreb:bero una volta per sempre veder poste nel mucchio delle cose rifiutate. S,i potrebbe andar molto ,per le lunghe, vo,le~do perder tempo a far dei nomi che dopotutto non meritano ,la fatica di scriverli, e a citare· opere ohe sfuggono, tanto sono prive di carattere e di rilievo, ai •meglio intenzionati visitatori. Lascia.mo dunque naufragare nel silenzio ,la numerosa legione dei poverell,i, e cerchiamo ,di prendere posizione in una lotta arti,stica ·che da tempo si svolge nel campo delI'arte italiana contemporanea. Come è facile intuire, le battaglie del1 'arte han questo d'antipatico e di noioso: che difficilmente è dato di isolar nettamente le forze in coniblioteca Gino • 1anco RASSEGNE trasto, per via dei troppi eleme~ti che riescono a tradire di punto in bianco un campo per :}'altro, sicuri di non incap,pare nelle punizioni che sono se11bateai disertori nelle guerre autentiche. Son questi camaleonti della pittura, que,ste fanta- . l _L sime senza corpo e senza voce, cne tu incontri ad ogni ,piè sospin,to sul tuo cammino, e sfuggono ad ogni .presa, tanJo son fragi.l,i•e scivolose, e che tuttavia riescono a suscitare · la confusione laddove sarebbe necessario poter discernere in modo sicuro chi s'ha da colpire. È così che affrontando, per esempio, la pattuglia dei cc neoc1 lassici » milanesi, si sarebbe indotti a pigliarla di mira in ,blocco, senza badare a differenze, ohe ,in realtà esistono e son notevoli. È giusto, infatti, isolare Carrà dalla squadretta che l'attornia e sfrutta ,in ogni modo la sua adesione personale, per mettere in evidenza una fig.ura che ha una fisonomia ed una importanza non trascurabi,le anche per chi non accetti compiutamente i frutti delle sue ricerche pittoriche. Qui a Venezia, Carrà è rappresentato ,in maniera che non 1permette di riconoscere pienamente le sue doti : ma chi ebbe modo di ve,dere la mostra personale del pittore a,ll'ultima 1 biennale romana, ricorda di lui alcune opere ricche di significati e condot- . ' . te con una seri1eta e una coscienza che spesso l'artista disperde in ambigui giuochi di ·natura ironica o grottesca Si vuole alludere a certe tavole d'arabesco cc ,metafisico » che se forman la gioia dei critici smaniosi di parere :profondi e intelligentissimi, lasciano al tutto indifferenti, anzi rattristano quanti hanno modo d'intendere que.I che d,avvero è presente, di qualità nate ed istintive, nelle opere migiliori dell'artista. La passione vivissima per la (C scoperta » o cc ,invenzione » ,tematica la sensi~bi 1 lità raffinata per le più astratte al\monie di toni e di colori, e sopratutto la modernissima insofferenza del luogo comune in pit- · tura (,è questo l'unico ,punto di contatto fra Carrà e Sof.f,ici) inducono l'artista ad esperienze ben dure, eh' egli sa compiere pazientemente e con fede, trincerando la sua passi,one dietro la maSCJherada mago o da profeta, che, specie nelle sue opere di scrittore d'arte, lo fanno spesso sembrare diverso da quel che a noi pare che sia : un onest'uomo intento a liberarsi da tutte le sco11iedi una tradizione ma:lin- , tesa e dai ciarpami delle cerebrali teoriche che fino a ieri trovarono proprio in lui uno dei più tenaci banditori, per giungere ad una forma d'espressione che sia originale e inconfondibile. C'è dunque ragione di rispetto e di fiducia ; e ' non e ,poca cosa. Tolto dunque Carrà, che fa razza a parte, e Tosi, che non c'entra,~ gli altri del gruppo mi.Ianese possono bene stringersi in combutta per dare forza di programma alle loro ,idee sghangherate, e motivo di discorso ai cercatori di novità ad ogni costo; ma a noi, che siamo piuttosto inclinati per temperamento alle riflessioni placate ed alle divertenti scoperte dei trucchi e maneggi possibi,li in materia di pittura, questo coro di bassi sfiatati e di tenorini da cappel1la non fa altra impressione ohe ,d,i pi1età e di noia. Da Bucci a Funi, dà Sali etti a I)udreville, da Carpi a 1 Marussig, ,si tendono i fili di una rete nella quale non ~ siamo incappare. l1 1 verismo oleografico dell'uno, vaile la truffa stilist,ica d,ell 'altro ; è in tutti l 'impronta di una fatica sterile, la freddezza di un calcolo errato, l'uggia di una monotonia senza echi : mai uno scatto di forza, un lampo d'intuizione, un fremito di poesia colta e f,issata per sempre, un rif.lesso magari, di quella luce poetica che è sostanza e vita di tutte le espressioni veramente artistiohe. Sotto la maschera arcaica, pitturata a vernici grasse e 1 scivolose, si nasconde lo scialbo viso della med,iocrità presuntuosa ; e i panneggi chiaroscurati a leccatura in 1bianco e nero nascondono le fragilissime membra di uomini negati per natwa al forte esercizio pitto-rico. Fa tristezza e nausea dover parlar,e di questa ·roba che da troppe parti ci vien vantata come eccellente mercanzna spirituale, ma si è portati dalla nostra pas-
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