Vita Nova - anno II - n. 7 - luglio 1926

... , . I .. ... • ,, • • .... ' ., ' • chiar~zioni nel colmo dell'opera rifo1matrice erano l'Italia. A questo j:>untoincomiricia 1~ prini~ c~m- . state esplicite ed inequivocabili. Popo prima del pagna di redenzione d'Italia, - Che si svt•ls~ -·pa~e mutamento napoletano rispondendo al cogn~to Leo- nel 1848, parte nel 1849. Carlo Alberto, nessù!1° poldo Il, che gli chiedeva dove si sarebbe andati l'ignora, nutriva indubbiamente _il ~esiderio ~i cac:- a finire con le riforme, scriveva: Credo sr 11fssa ciare gli Austriaci per varie rag1on1,per sentimento · · stabilire un savio Governo, nel quale la libertà e · nazionale, e anche per la vecchia tradiz~one · sa- ; personali 'l)antaggi sieno maggiori di quelli c,he bauda che guardava d-a tre secoli ·al possessO della· si riscontrano in certi Governi costituzionali, ove 'lr,i Lombardia ; si congiungevano e confluivano in lui ,, libertà. è ;na · finzione e l'amministrazione dello l'idea cÌella conquista regia e quella mo<lema della J ~. Stato si sostiene basandosi sulla ... ·c~rruzione. » E redenzione italiana. Appena giunsero le prime nopochi giorni dopo dichiarava a Roberto D'Azegli?: tizie dell'insurrezione milanese e i primi messaggeri , .« lo voglio, come voi, la liberazione dell'Italia, e a Carlo~ Alberto, egli non decise immediatamentè ' - per questo, ricordatevelo, non darò mai una Co- . l'intervento. :Da una parte, gravissime erano le stituzione al mio popolo. >> . ' difficoltà di politica. estera, consistenti nell' ~ttebgia1 • - . Egli difatti pensava che per la 'guerra contro mento delle principali potenze : l'lnghìlterra sconw l'Austria ci volevano soldati ; · non avvocati. Un sigliava di aprire le -ostilità ; la Russia. era avveraa ,.mese dopo lo s~esso Carlo Alberto annunziava la del tutto ; la Francia non avrebbe visto di buon'oc- . · costituzione, ~he promù,lgava il 4 marzo.· Vera-· chio un ingrandimento del Regno di Sardegna,, mente gli Statisti e i Sovrani farebbero bene ~ alludo allo stesso Governo repubblicano ; e in ogni bandire dal loro vocabolario la parolfl ·mai ! La ·caso avrebbe voluto un compenso, Nizza e Savoia. ragione della concessione è evidente. Era possibile Dall'altra, il Re, e non solo il .Re, ma il suo che Carlo Alberto si lasciasse dinanzare d~ Fer- primo ministero costituzionale, presieduto da Cesare _qinando II, il quale sarebbe. diventato l'idolo .de' Balbo, e in generale· tutti in Piemonte, si preoc- · , lib-erali e, da un mornento all'altro, quasi il rap- cupavan~ dell'atteggiamento futuro della Lombar- . presentante dell'idea nazionale italiana? Così per dia. Si domandava: Quand'anche la guerra riesca ragioni ~i politica estera ed interna si' rassegnò a favor~vole, cosa farà poi la Lombardia? Vorrà dare quella che non chiamò costituzione, ma sta- unirsi al -Piemonte? e con ~he patti? Molti bia~ -- tuto, come richiamo agli Statuta Sabaudiae del simano, e stupiscono magari di queste preoccupa-- secolo XV. L'atteggiamento di Carlo Alberto tra- zioni dinastiche e regionali. Noi siamo uomini del· scinò il granduca ed il papa ; ultimo a promulgar~ 1926; nel 1848 e anche dopo, del resto, gl'lta- . la costit~ziohe, in quanto molto maggiori erano le liani erano dominati dai pregiudizi I e dagl'interessi cl ifficoltà da superare, poichè bisogna adattare, nè regionali, e dalle gare partigiane. Ma ne siamo era faccei:ida da poco, le ·condizioni. particolari e noi _stessi del tutto immuni dopo quasi ottanta . ' ·le tradizioni dello Stato pon~ificio alle iiee e alle anni? .Carlo Alberto volle avere un invito formale del · . pratiche costituzionali. Ma il fattQ della concessione Governo provvisorio di Milano. Alla doma11dad'indi franchigia costituziçnali da parte de' nostri prin- tervento fattagli,· il 19 marz<?, in Torino dai lomcipi (soli il duca di Parma e di Modena non fe- bardi Enrico Martini e Carlo d'Adda, in noine cero concessioni costituzionali) non fu la eonclu- di Milano, o"tiettò, per mezzo del suo segretario sione del movimento, <lacchè nel· frattempo era particolare, esser necessario un'invito ufficiale e un. avvenuto un terremoto politico, la rivoluzione pa- _incidente, che potesse servire di prete~to alla dirigina del 24 febbraio 1848, co1:1la ·cacciata di chiarazione della guerra contro l 'Au,tria. Quando, - ~ Luigi Filippo, che ebbe ripercussioni in molta par- il 23 marzo, tornò da Milano il Martini, l'inter- , ' te. d'Europa ; le · quali furono gravissime per la vento sino dal mezzogiorno era stato deciso; l'AnCermania e per l'Austria stessa. Naturalmente, ' noni però, il 24, giunse a Torino come inviato quando .giunsero le prime voci d~lla rivolta vien- ufficiale del .Governo provvisorio ·milanese portando nese, si avverarono nella Lombardia e nella V e- seco un indirizzo, che non chiedeva truppe per µezia · agitazioni fortissime, e specialmente a Mi- ·occupare Milano, sibbene un esercito per inselano le così dette cinque giornate ; esse furono guire gli Austriaci; non si offri\'a la dedizione . . ' l'occasione che Carlo Alberto attendeva da tanti come si dice~a a1lora, della ,.Lombardia·; si pro4 anni per muovere guerra all'Austria e liberare metteva soltanto il plauso e la gratitudine del Raese, /.,,,,. , , , ., ,I • ib i t. ca • 1no • Ian '

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