• • I '' • • ' ' ' 4 UNIVERSITA•FASCISTA • altri posto lt;1 patria nostra alla mercè completa della Francia ; gli uni e gli altri pertanto ~ravita- · vano nell'orbita di potenze straniere. Pochissimi pensavano all'Italia, perchè la coscienza nazionale appena appena ·albeggiava. Vinse, poco di poi, la Francia per il genio' militare e politico d'un figlio d'Italia, Napoleone Bonaparte, sgominatore a_ Marengo · dell'austriaco Melas : e da questo mo· mento vediamo di continuo . progredire e radicarsi il dominio· del grandissimo avventuriero corso sul nostro suolo. Quando, nel colmo della pote~za · napoleonica, l'Italia peninsulare e continentale si prostra •tutta a Napoleone I che, barattate province e .·regioni, quasi fattorie sue private, finisce nel 181 O con l'ordinarla in tre parti : il ven~ante tirrenico 'fino al Garigliano, incorporato nell'Impero francese ; l'adriatico sino al Tronto, foggiato nel Regno d'Italia, dal nome fatidico, riservato pure a sè stesso ; il Regno di Napoli, allog~to, al cognato Gioac- · chino M urat, sotto la protezione .e la d'irezione ' . ' propria ; quasi potrebbe affermarsi che l'Italia fosse unificata a vanta.ggio della potenza francese. Certo ' il trin~mio famoso di libertà, fratellanza ed egµaglianza; costituente il nocciolo dell'ideologia di quell'età, doveva rimanere nel cielo nuvoloso delle astrpziorii, chè ih Francia stessa, a confessione degli . . storici più giacobineggianti; ·non allignò mai la libertà ; 1 fu schiaffeggiata la fraternità proprio da coloro che più se n 'empi vano la bocca ; e solo · l'invida eguaglianza ,,.trionfò. Contemporanea~ente e parallelament~ si venivano s.viluppando i germi della così detta teoria della nazionalità,· ·in quanto · la leggenda d'una Francia, sostenitrice e affranca- ' . tric~ dei popoli oppressi, posta primieramente in circolazione dalla Giro~da, e poi rimessa a nuovo; dopo la , restaurazione, affìanc~va le deduzioni che si potevano trarre dall'ideologia individualista del 17 89 nei riguardi delle nazioni, mentre le conquiste napoleoniche suscitavano le reazioni nazionali, e imponevano alle coalizioni antifrancesi di stuzzicare e accarezzare l'orgoglio e le velleità· nazionali. Ecco così ·una nuova dottrina politica, che entra n_el circolo della storia europea ; della quale · si gioveranno, a suo tempo, i patriotti italiani. Ma più che le astrazioni ideologiche, più che le proclamazioni teoriche gioverà all'Italia il diciottennio del pr~dominio francese, poichè esso importava fra noi nuove istituzioni politiche e amministrative, nuove leggi, migliori delle antiche ; abituava alcuni ceti ·nostri alle pra,tiche e agli uffici govern~tivi ; , • • 1n cos~ringeva all'~bitudine della milizia là g~oventù; cosa dissuetu e negletta da s~coli ; spoltrivale nostre popola,ioni, avvezze_ al quieto vivere, e ali' angustia e ~lla grettezza quotidiana ; slargava · l'orizzonte dell'esistenza civile; e, rimescolando a suo libito prp~ ince e regioni in nuovi aggruppamenti statali, infliggeya un primo colpo alla mental\tà. regionalistica italiana. Quanti ser 1irono Napoleone nella politica, nella diplomazia, ,nell'amministrazione, nella · gerarchia. militare s' avvezzaro~o ad operare, sia pure per fini non nostri: le migliaia d'uomini che, · sotto l'assisa del sold~to napoleonico, combatterono e sparsero il sanglìe i~ terre estranee e per scopi l I . non nazionali, uscirono dalla morta gora della vita nostra stagnante e s' assuefece.ro alle armi e alla lotta. I Come si adatteranno alla ristrettezza e alla grette:z;za della Restaurazione, quando Napoleone fu · sc.omparso daÌlà scena politica per macerarsi nel~ l'inerzia della breve spon.::la di Sant'Elena, coloro che ormai avèvano contratto la febbre. dell'azione politica e militare e avevan l:evuto a. larghi sorsi, alla c<;>ppadella gloria ? La restaurazione fu accolta fra noi con gioia quasi univ~rsale, e non soltanto dalle moltitudini urbaqe e soprat~~tto 'campagnole_, avvinte tra per abito mentale, tr2 per tradizione alle vecchie dinastie, ma anche da' ceti colti e da \ moltissimi dei servitori ·dell'eroe corso,. astro allora allora tramontato, poichè un bisogno, quasi direi fisiologico, ·di riposo e di quiete tutti pervadeva, usciti, èom' erano, da ·un periodo f~bbrile d'attività, anzi addirittura di sovreccitazione. Quando però le restaurazioni, sotto le apparenze di · sistemi patriarcali, ebbero sfogato. le vendette loro ed eserèitato l'ostracismo contro i più battaglieri personaggi militari e civili del regine precedente, e fu quietato l'imperioso des~derio di cal~a, assistiamo ·al tenebroso lavorio delle sette: neHe quali si rifugia_no molti, incapaci di rassegnarsi alla vita grama e alla atmosfera spirituale gretta e meschina, ed altri numerosi lesi da' Governi restaurati nei loro .interessi. Se la massoneria, ch'era stata favorita ~ promossa · come " instrument~m regni ,, • dal primo Napoleone e l'aveva del · suo m~glio servito, si scioglie, almeno in Italia, come associazione, e molti · de' suoi componenti passano tranI . quillamente a servire i Governi restaurati, massime · l'austriaco nel Regno del Lombardo- Veneto, so• ' pravvive e si rafforza la carboneria; e ad essa affluiscono, in gran numero, ufficiali e impiegati del • -
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