tale. Deve mandare ialr estero i suoi prodotti e 1•eccesso del,la sua popo !azione )>• E qui, a parte il retrogrado ignobile concetto del popolo nostro sempre servo agli altri, come popolo emigratorio, appare evidentissima la malafede, sapendo il Nitti meg,li .> di chiicch~sia, delle tante re5trizion1 adottate da ogni Stato sulle emigrazioni. Ma il Nitti pensatore non può davvero smentire ,in niente il Nitti statista pratico, cioè ministro. Le we malefatte, di tristis- . . . ' . s1ma memona, s1 possono cosi ora spiegare con il suo ,rettorico inte1lettual1ismo, senza alcuna base di attuazione concreta, all'infuori di quella della servilità italiana. A proposito di questo, ecco come parla questo novello apostolo dell'italica lihenà : « Ho letto perfino in un giornale che lo scopo degli ital,iani era produrre pane nazionale con grano nazionale. Ma quale importanza ha mai uno scopo cosl assurdo e banale? ». Ed ecco infine •come tratteggia il fascismo : « Non vi sono che due fenomeni come negazionè della libertà: il bolscevismo in Russia e il fascismo in Italia ». « Ma quali che siano i torti che si possano attribuire al Governo dei sovietti, esso resta un grande fatto storico mondiale. La reazione ital;ana, al contrario, rimane solo un fatto dii cronaca, perchè non sorretto da alcun ideale anche falso e perchè &i baisa solo sulla forza e sulla pratica della violenza » . « Il fascismo infatti si è afferm,ato in lta,lia con l'appoggio di molti industriali e di molti grandi agricoltori. Diventato Governo ed essendo una mi.noranza, ha dovuto negare non solo ogni pratica, ma ogni idea di libertà ed ostentare anche il ,più grande odio per ogni programma di libertà e di democrazia. Ma, avendo abolito di fatto le libertà locali e la libertà di voto, è stato costretto ad aboli,re poi ogni altra libertà, di riunione, di associazione, di stampa. Ha dovuto quindi armarsi e difendersi e cootituire una milizia di parte a spese <1ello Stato. Ma i,l fascismo conquistando lo Stato con la forza, è obbligato a tenerlo con la forza e quindi ad agire con la minaccia. 11 fascismo italiano rimane dunque un fenomeno is01lato; s1 può anche prevedere che non solo ,non avrà imftatori, ma che esso stesso non potrà a vere durata. È più i 1 ri,swltato di attitudini individuali che un programma ; è più un ricordo di metodi del passato che un •anticipazione dei sistemi di avivenire. È una conquista e non un Governo ; è 1•esercizio di un potere e non un potere legale ; è un prodotto senza attrazione e senza luce, che si indebolirà da 1è stesso, inev,itabi,lmente ». Offr.iamo queste citazioni al lettore, per .. chè crediamo siano in esse la più inesorabile stroncatl.lll"a. La mala,fede e il veleno nittiano trapela da ogni sua riga, e tutti 1li italiani che vivono in questa misera nazione oppressa dalla brutaile violenza fascista, potranno giudicare. Siamo sicuri che DeNuno avversario .nostro che abbia anche occaeione di svolgere la sua propaganda qui in ltarlia, avrebbe l'animo tanto perverso da sottoscr-ivere alle perfide cahmnie di Francesco Nitti. Tanto più perfide in Biblioteca • 1no • I RECENSIONI quanto esse fuorono dette in terra straniera, a Londra e a Cambridge. Il Nitti, per colmo di italofobia, non ha potuto .poi ,faire a meno di offuscare lo splendore, solamente mtaJiano, dei nostrii più genuini ,pensatorj, e ha voluto fare apparire a quel pubblico che Mazzini e Cavour, essendo vissuti lung~mente in Inghilterra, «ave.. VélJllO succhiato dalla scuola liberale inglese» le loro dottrine. Per concludere, questo sudicio opuscolo, tratto dai suindicati discorsi, scritto in cattivo italiano, dove sono numerosissime le ripetizioni di pei,iodi con parole identiche, o presso a poco, e incalcolabile il ·numero di certe parole come libertà e democrazia, potrà ottimamente servire di documento aUa Commissione incaricata di studiare 1 1•attività dei nostri fuorusciti onde fissarne gli eventuali castighi. BRUNO BIANCINI ALBERTINA NECKER DE SAUSSURE: Educazione progressiva, ossia studio sul corso della vita. Traduzione di Guido Santini, Bologna, Editore L. Cappelli, 1925. All' anima ,soavissima del Fénelon .ritorniamo col pensiero pe,r comprende,re queJ r,igoglioso fiorire di libri sulla educazione femminile che caratterizzò gli ultimi decenni del sec. XVIII e i primi del XIX. Dalla sua aurea operetta « DeUa educazione delle giovinette » mo1te ed elette donne trassero ispirazione (pervenendo puranco a conclusioni diverse daHe sue) per tracciare una dottrina deltla perletta .vita muliebre. La Campan, la signora Remwsat, la Guizot e altre scrivono in quel tempo opere degne di meditazione e trattano con sufficiente modernità di vedute le varie questioni attinenti ailla istruzione, alla educazione, a,}t].adestinazione della donna nella vita socia,le, e, specialmente, dei rapporti con l'uomo nella vita della famiglia. Queste opere, sebbene isiarno per il rispetto strettamente filosofico asistematiche, sono · tuttavia così riboccanti di sincerità che toc oano 1il ,cuore e lo commuovono di commo- . . z1one sincera. Fra r eletta schiera delle grandi edacatrici di questo periodo, veramente sinigolare, merita il primo posto la signora Albertina Necker de Saussure di Ginevra (1765-1841). Ella, ,per il vivo e armonioso ingegno e per •il fervore religioso che anima tutta }a sua vita e la sua opera, s'eleva su tutte le contempora1t1ee, massimaµiente per il suo libr-0, degno di imperiitura memoria, cc L 'éducation progressive » ; lihro che è una virva storia dell'anima colta nella sua realtà piena ed i•ntera e per,ciò pereMemente rinnovantesi. La Necker si scosta, nel tracciare ,questa storia, da ciò che ~Ii oorittori di ogni tempo - eccezion fatta per il Rousseau - avevano comunemente fatto, perchè « per solito i liibri sull'educazione contengono la storia dei concetti e dei tentativi dell'educatore sulreducando, più che la storia dell' educando st~so e degli avvenimenti de'l suo spirito »• Da ciò la ra,g1one e la novità deH' opera. Sco11rendone le pagine, assistiamo aJ.lo svolgimento ,progressi'Vodello spirito del ba,mCO 51 bino (ogni anno della nostra esistenza è la conseguenza degli anni precedenti e la preparazione di quelLi successivi) dati momento in cui esso vede la luce via via fino all'adolescenza e alla maggiore età ; vediamo anél'lizzati con mano maestra i più delicati e .riposti sentimenti e descritte con un ,senso dii verità che innamora le sue relazioni di vita con la famiglia e la società. L ·educazione non è un fatto, ma un farsi; « essa deve durare tutta Ja vita, senz'altro mutamento che di ma.no. Cambia l'agente, ,ma l'opera rimane la medesima e, dalla nascita alla morte, c'è sempre un soggetto da perfezionare ». Dopo aver tracciata la storia deH'anima, l'autrice passa a natta.re ,in pa·rticolare della educazione della dorma. ,E ciò che Ja induce a rivolgersi alle donne « è che esse non hanno caniera (cioè esse non hanno come la m·aggior pa·rte degli uomini per ,fine il' utile); esse si· prefiggono. con più o meno buon senso, una carriera morale; ciascuna concepisce un certo ideale, a cui essa cerca di avvicinarsi; e, appunto perciò, essa è in cammino ». Sono pagine belle ed auster~. È facile comprendere come quest'opera. e per jl concetto che rha ispirata e per il 1 modo con cui è condotta, abbia esercitato tanto influsso .sui contemporanei e, specialmente, sui nostr.i scr.ittori della prima metà del XilX secolo. U Rosmini isi servì delle preziose osservazioni sulla vita dei fanciulli contenute nel1' opera della Necker per chiarire ed illustrare i principali punti della sua opera pedagogiica. II Lambruscini a.mmirò le bellezze dell'opera della illustre ginev.rina e disse (giudizio un po• esagerato, invero!) che essa contiene più ,sapienza di tutta la ,filosofia ingilese, francese e tedesca. Gino Capponi, infine, lo giudicò: cc libro che ogni uomo si 1glorie-rebbe d •aver scritto, ima che solo una donna poteva scrivere » : e rimandava ad essa i lettori del suo cc Frammento » per maggior .luce. Ma perchè tanta ammrrazione? Gli scrittori di quel periodo. profonda .. mente spiritpale, che comprende all'incirca i primi cinquant'anni del sec. XIX, sentivano - come del resto sentiamo anche noi oggidì - nella Necker l'anima viva e pulsante che aveva saputo saviamente e fervidamente sostenere ;i di,ritti dello spir,ito e deUa sua libertà ; che ,aveva indirettam'ellte combattuta la sua bella battaglia per il trionfo della tesi antimeccanicistica e antiu .. tilitari6tica nell'educazione : cioè i due peggior.i mali del secolo na.scente. Anima profondamente rel•igiosa, la Necker, pur cercando di mettere in relazione la sublimità della fede con la ,potenza della ragione, riteneva essere il sentimento ila forza viva e operante dell'anima umana: e perciò cercava costantemente di costruire I' uomo morale. L • homo rationis non poteva appagare tutto .il .suo pensiero, poichè egli doveva cercare in Dio, e solamente in Dio, la sua perf eziooe mora.le. Il libro d~lla ,Necker è dunque un nohilissi,mo libro, che ogni educat-0re dovrebbe leggere e meditare, e ogni madre conoscere e consultare. ' Fino ad ogg.i non esisteva in Italia una ..
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