Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

• QUANOO L'ITALIA ERA L'ITALIETTA (RICORDI MACEDONI) La bestia umana si accélllca sulla chiatta per il carico : materiéllle che non dà incomodo : .carico e scarico senza gru. :M,i hanno inco.Hato a quaranta uomini dhe de1bbo accompagnare a Salonicco : nè io nè quei ragazzi sentiva1no i,l bisogno di assumere responsabilità reciproche, ma bisognava pure salvare il pregustato piacere d'una traversata CJhepuò essere anche emozionante. Carico e scarico : venti minuti : si.amo a posto. Si cena: siamo ancora entro mar grande, io presumo di vedere a 'Etna mia diafana, oltre l'orizzonte. Le solite facce intraviste neHa sosta non breve a rf.aranto. C'è con noi un senatore rumeno e tre boghesi, che lo.... scortano. C'è un colonnello serbo e un capitano .... idem. Due vecchie signore che par tutelino la preziosa vita d~l Senatore balbettano un francese da mercatine mentre ci carezzano con sguardi di compatimento. Siamo ottanta ufficiali ed i,l nostro sonoro e movimentato conversare assume talvolta il minaccioso cipiglio di un ammutinamento : le pause più inesplicabili ed improvvise, quasi d'accordo, mettono il freddo. Girelli, redacteur en chef, de la ;Revue lta1lo-Belgique, di cui prodiga copie, è sottotenente al 74 Piemontese, gesticc~a furiosamente, parla senza pause, ed esercita iii monopolio delJ 'amor di patria. Ha un fuoco di filla di boutades feroci contro i francesi e aHe rare note deUe chiacchiere ohe le signore rumene arrivano a far pervenire, fino· a noi, scaltta. Ha scritto commedie, romanzi, poesie patriottiche, Esibisce carto,line di .... reggimento con versetti inediti. È ufficiale di coUegamento-politico, così dice lui. Occupatissimo ad attirare l'attenzione deìlla comi- . llva. Danese, gi~rnalista genovese, vinto, si pone in penombra. Due tenenti incdlori : mangiano e bevono e viceversa. lo che non par1o. Siamo tre gli ammadati di letteratura quassù. Ciascuno pensa di épat.er a suo modo. lo concepisco una rivincita e ne prendo appoggio per i.I dopo guerra. Ora non è tempo di dire. M . . . ' i sentiranno.... poi . .. 7-11-191... ,Mare e cielo, ma un ricordo di terra non lontana. Si viaggia assai ,lentamente : appena otto miglia l'ora. Ci scorta un dragamine, e .la mina, per mettere in rilievo la scorta, apparisce verso le ore quindici. Il viaggio Bib iot Gi o ■ 1 ne diventa interessante. Sono saltato storico dalla cuccetta sul ponte assiepato. Le m_acchine taccion~. Si dura fatica prima di colpire I~ mina,. aHa _quale tiriamo con tutti i mezzi : dalla pistola di ordinanza ail cannoncino. Poi ia mina colpita scoppia e si ina,bissa so'Mevando una colonna di acqua. Si riprende la corsa. · L'incidente è servito a ricordarci che si può anche morire. Ognuno rientra così nella vita per via del pen- " siero deHa morte, e dalla quaile pareva che in ventiquattr'ore appena si fosse per perdere il senso, a mano a mano c1 he ci si a1l1lontanavada terra, quasi coil quadrato delila distanza. ,Mi accorgo che i,l vecchio paragone della « vita si~ile ad un vi.aggio n è un'espressione rettorica, già che se questo viaggio dovesse durare a lungo noi ci dimenticheremmo di noi. Sarebbe troppo be1 lla la vita se così fosse : vivere in dimenticanza : tra un pasto e 1 'altro. C'è con noi Arnaldo Cipolla, va in missione, con tripla mercede. rÈ maggiore degli alpini. 8-11-191... Zante! Valontà di ricercare, scavando giù nell"animo, emozioni. Nu,Ila. C'è nelilo spirito un torpore, un 'inerzia, una viltà stupefacente. Si attende, si attende ohe passi il tempo. Discussione su,l castello di poppa, alla vista di un is()lotto pianeggiante apparso improvviso agli occhi, come un emerso enorme. C'è chi arriva con un'audacia enorme a volerci vedere Corfù. Le cognizioni geografiche della maggioranza dei colleghi sono quasi dolorosamente e squisitamente esilaranti. Ora è g_iàbuio : un faro, poi un altro, poi un a1ltro: sono ·le ore 22, 1 Capo Gallo e Capo Matapan: due. denti de,lla Morea. Ass~sto nell 'omb~a a1Hadiscussione rapida, scoppiettante d1 Arnaldo ·C-1pofla. Pa~la dell'inizio della sua carriera giorna1listica. . . · ~ Era a1 I Congo tenente effettivo. Scrisse un libro sul paese _ove viv~va, lo ~nvia ~d un grande giornale per recensione. ·Ritornato 1n Italia è invitato da,l Direttore di quel giornale a presentarsi e.. . . a cambiare mestiere e,,a diventar _giornalista_.Chiede l'aspettativa e diventa I Arnaldo CipoilJa oggi noto e stimato. Na?"a _del Con,go co~e strao~dinarie, forse troppo ~traord1nar1e perche costringono l'l suo interlocutore a interrogativi persino sciocohi.

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