Vita Nova - anno II - n. 5 - maggio 1926

, • ' BOLOGNA 3 \ messia della nuona redenzione dei popoli, sicchè ben presto il suo decalogo trovò presso di noi terreno fertile p~r germogliare, soprattutto in quella parte ·che maggiormente solleticava il popolo sofferente, il quale per una certa ·naturale e spiegabile reazione vide nella formula del disarmo lo I apeci6co divino contro gli attuali e futuri disagi. · Le formule, se per il loro carattere di sintesi servono nel campo scientifico a qualificare un ~ sistèma, ad unificare un complesso di verità e perciò stesso sono di grande aiuto agli studiosi, nel campo sociale e politico si riducono ad avere la funzione • dello specchietto per le allodole, sono. la parola d'ordine per muovere le masse, intrinsecamente incapaci ad approfondire ed analizzare certi concetti, verso l'obbiettivo da raggiungere, ed indubbiamente hanno maggior fortuna quelle più seduèenti, che stuzzicano · ed assecondano gl'istinti delle masse stesse. Chi ~on ricorda infatti la. fortuna delle for... · mule : « nè vinti, nè vincitori », « nessuno inverno più in trincea», « dittatura del proletariato» ~ La formula del disarmo ebbe tra noi una . . .. . fortuna enorme, e nulla o quasi nulla fecero i Governi per ridurla nei giusti limiti e nelle dovute proporzioni. Che anzi, · il partito che ali'Italia non poteva perdonare Vittorio Veneto fece di tutto, ed in ciò trovò appoggio in certi uomini politici, di cui il tempo poi ha fatto giustizia, per diffondere e consolidare lo spirito di ribellione ad· ogni senso di getarchia ed agi 'istituti militari, destinati per natura loro ad assicurare al Paese i frutti della vittoria. L 'opinion~ pubblica fu avvelenata, la fi.. bra robusta di cosciente fierezza per la vittoria conseguita venne smidollata. Si addivenne alla smobilitazione catastrofica dei quadri e degli spiriti, i reggimenti furono fatti 'rientrare nelle guarnigioni di notte-tempo, come fuggiaschi, si impedì nel 1 ° anniversario la celebraiione della ..Vittoria, perchè ritenuta provocazione ; avemmo insomma il triste, nefasto periodo . della svalorizzazione di tutti i valori morali, il periodo del dissolvimento. Noi non ci curammo di 1·iflettere sul conto che • -avev·ano fatto l'America, l'Inghilterra e la Francia di tutto il vangelo wilsoniano. \ L • America intanto sguinzaglio in Europa i suoi banchieri ed esperti, accaparrandosi giacimenti minerali, boschi, porti e ferrovie. _ Rifiutò, a proposito di umanitarismo, ·di riconoscere la parità di condizione alla razza gialla, a o / . sacrificò agl'interessi inglesi il principio della libertà dei mari. L •1nghìlterra d 'altr~ parte si assicurò l'annessione, anche se larvata sotto la forma dei mandati, delle spoglie coloniali tedesche, pretese imporre il divieto universale di co~truzione dei sommergibili, cioè ~ella .sola arma, che possa dare ad altri la speranza di difendersi contro ·la sua strapotenza navale. Ed oggi ancora che sente il bisogno di fare tranquillamente l'inventario delle sue enormi ricchezze coloniali e di consolidare definitivamente ~ la sua onnipotenza marittima, l'Inghilterra si fa promotrice (in nome...... dell'umanità, si capisce) di un'altra conferenza sulla riduzione delle armi subacquee e del' naviglio sottile in genere. ' Nel periodo bellico la guerra .sottomarina aveva falcidiato abbondantemente tutte le flotte al- · leate. Ma mentre l'Inghilterra incessantemen_teaveva r sostituito nei suoi cantieri le navi affondate con nuove e più perfezionate costruzioni, ciò no~ fu possibile all'Italia ed alla Francia, impegnate nella lotta fino all'ultimo uomo, fino ali' ultimo centesimo. A vittoria conseguita, la giustizia più elementare, se questa parola non sonas-se ironia nel diritto internazionale, i~poneva che della flotta tedesca venisse fatta un'equa distribuzione, specialmente tra le Nazioni che maggiormente della guerra sottomarina avevano risentito. Nossignori. ~ Il programma britannico doveva attuarsi, per consolidare l'accresciuta sproporzione . tra la potenza navale dell 'lnghilterra e quella delle sue alleate (Italia e Francia),' in modo da tenere· queste definitivamente sul mare - cioè in tutta la politica • mondiale - in sua balia. A questo scopo l'Inghilterra tentò di fare affondare iri massa la flotta da guerra tedesca, o di demolirla~ o comunque di impedire che venisse distribuita fra le marine da guerra alleate. . · Altro che .fratellanza internazionale ! Altro che disarmo! La Francia, sotto l'incubo della riscossa te- - desca, è rimasta armata e ·come ! ed ha creato nell' Europ~ centrale un sistema di equilibrio che ' • I I potenzialmente presenta delle gravi incognite, elargendo larghi prestiti militari a-Ile Nazioni uscite dalla distruzione deIl'Impero d•Asburgo., L'inaugurazione della politica laburista che, a proposito di disarmo e· di pace perpetua, ordinò l'immediata costruzione. di nuove navi da battaglia e la coincidenza ammonitrice che con l'annunzio .. • / .. •. , .

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