Vita Nova - anno II - n. 2 - febbraio 1926

scienza moltip'licando le scuole medie e andie gli l1stituti superiori. S·e continuiamo di questo passo l'ltaI,ia dal1 le Alpi ad Lili 1 beo, sarà cqperta di Università, e non ci sarà città o cititaduzza che non aspirerà al1 la ~oria. di avere la sua Urniiversità a .scatttamento ridotto o in grande stile. E ài!re 1 che gli studiosi migliori di cose scolastiche avevano fatto una propaganda attivissima per la ri,duzione non solo de,1'le Scuole Medie, ma an1ohe de·Ue Università! A questo certamente non vol·eva si arrivasse .il Ministro Genti:le, il grande arttefìce della Riforma dteU.aScuola, ma pur troppo, ·.egli f oose 1nonmisurò certamente la boria delle ciittà italiane, gelose di ciò che bene o male possi,edono, ma an•che avide di concorrenza non buona nè iegi·ttim.a, e quin,di nella fede che tolto i1 l sussidio deHo Stato talune Uni'Versità perissero di morte ina.turale, ,non pensò a sopprimerle o forse g.li fu im1pedito di sopprimer.le. Se così av,esse fatto, non assisteremmo al sorgere continuo di Università, che non hanno comp.i:ti ben d,efi1niti e che non rispondono a 1nessUIIlnaeoessiità, giacchè ·la moltiplicazione delle Università segna la moltipli,caziooe del1 'ignoranrza : ,la · concorrenza fca le varie Università esiste, ma a d'etrimento del1a cu.Itura vera. Lo studente disabituato daillo studio per un complesso di cause psicologi 1 che, che non è qui opportuno indagare, non pref eri-sce 'l'Università d~ve insegnano uomini valenti, bensì l'Università dove con poca fatica si iblioteca ■ 1n Bia .. è sicuri di addottorarsi e di avere probabi 1 lmente altri , vantaggi immediati o futuri. Tutti sappiamo quello che fossero le Università li1 bere che i democrati,ci s'ostinavano a chiamare focolari di culltura, laddove non erano che sconcie cari1cature universitarie, per.ahè in esse non ,dico aocorrevano, ma certamente .si iscrivevano tutti gli scansafati,che o i bestioni che eraJno riusciti dopo parecchie bocciature a conquiiStare la famosa licenza liceale. C'erano, è vero, in codeste Un:iversi.tà tédora insegnainti valenti, •ma era!Ilo rari nanfes ,c·he passavano ben presto a:lle Università Regie. Pure non si può dire che dall'esistenza di esse la vera cultura ne soffrisse, ma oggi jl malanno che un tempo era così limitato ·s'è spaventosamente allargato: non trascorre .un ainno che si annunzia la costi.tuzione d·' UIIla nuova Università o d'ooa nuova facoltà colll'i!llusione ,che in ta1 Imodo la coltura diventi più estensiva. Ma, è noto ormai, che l'estensione si a1ff erma irn ragione inversa del1 'ÌIIltensione. E così è d.ato assistere aillo spettacolo punto coofortante di cattedre affidate a persone che hanno conseguito ,comunque una privata docenza o di commissioni esaminatrici ohe diohia 1 rano che i cand!idati che si presentano ai concorsi uni versi,tari non sono ancora maturi. I professori non s'improvvisano, perchiè non le oatted:re .sono per .i profesS<>Ttim, a i professori per le cattedre. Se noi non possediamo tanti studiosi da coprire degnamente l-e oattedre v.acantti, perchè volersi ostio narsi a m·anterle o a istituirne di . nruove ? Purtroppo, non solo gli accademiiei, ma anche g.li itailiani noo sono ·ancora .matm'i all.l'autonomia che la Riformia Genti1le ha voluto pro1:nuovere, giacchè si sono serviti di -essa i,n così m,alo modo che si avverte quasi la no,sta.lgia dell 'an- . · t1co. L'autonomia va bene, ma quando c'è una cateI'Va di stupidia genk che si gon1fìa :le gote soilo perchè è riuscita aid ottenere 1 'istiruzione di pareochie cattedre o di altre facoltà o la regiifìcazione di Università crepuscollari, :bisogna avere l'onesto cora,ggio di dire : basta, per carità ! N·e abbiamo fin troppe d~ cattedre e di professori o d1 i a·ccademici: vogliamo respirar.e a pieni pollmoni airia .buona, ossig,enata e non incontr.arci ad ogni piè sospinto con qualche bislen 1 co di professme, che recita la sua lezionci 1 na come il grammofono le .sue arie. 11 f,ascismo deve sul serio chiudere i battenti ai postulanti, che vogliono asisid~rsi sopra una cattedra univertsitaria solo, come si dice volgamiente, per f alisi una ·posizione. Un tempo non molto lontano per ce)11tecamorre organizzate, di cui chi seri ve è -stata vi.ttima non ulitima, si assumeva1I10all'insegnamento universitario professori inverosimili, ma oggi per ma1ncanza di mateiiia, a1l1 cuni per 'la glloria d'avere anche un.a Università a scartamento r.idotto sarebbero capaci dii 1nominare professore univer.si,tario il primo ci~battino che s'incontra per la strada. GIUSEPPE SAITTA •

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