,. dopo le ,squillanti affermazioni del ne <lle 1 l1 1 1' Ailto Adlige è questione interna dello Stato italliano, regolata da questo secondo i suoi fini, che co.niv-ergonone1la difesa, fino a1l 'ultimo sangue, della frontiera del Brennero, al di qua dellla quale non e' è muso di tedesco o barba di socio •ginevrino ohe possa arrogarsi di pi'antar controd4.iper ingerjr.si nelle ,nostre faccende. La minaccia di oo ricoroo tedesco, ,contro .la su!llodata « tiiiannia » italiana, alla Società d,ellle Nazioni, non avrà seguito, ma è degna di essere ,meditata. In applicazione dlel trattato di Locarno la Germania sta per essere ammes1 sa nel Consiglio d,elHa Società, come m1embro permainente a lato de'll 'lta1.ia, dell'la Fra,ncia, deld'lnghi1lterra e del Giappone. Ciò .sign,i•fica un notevole spostamento •nell'equilibr:io attuato finora in seno a queill'organismo ,ginevrino che, voller-eo no, è uno deg1,i el~nti principa:lii deiHa politica mondia!le, ed. è logico quin- , di che J-egrandi potenze considerino con atten2.:ione Ile mosse della Germania. A controbilaniciare I' afferJOaZione che questa fa, ve,nendo accdlta nel1 la Società de•l:le Nazioni, del isuo ruolo di prim'ordine nd1la politica internazionale, Ila Francia caf deggia éllilailoghe afFennazioni delta Polornia, d~1il!aSpagna e ®l Bra5~le. Da parte de]J'ltalia non si · può 1 essete ,contrMi, dopo .la firma apposta •al .trattato d~ Locarno - approvato ,dal4a Camera j1I22 gennaio - .aU1'ingresso della Germania ne'I Consiglio ginevrino; ma il nostro p.aese deve conti1nuare a rivendicar Ja sua Jibeità d' aziooe anche e .sopratutto neti confronti deUa nuova venuta iseg:uendo, con oculatissima prudenza gli avvenimenti dei quali~ la Società ,d~lle N·azioni è il ful,cro. w. CESARINI SFORZA POLITICA INTERNA Nel quarto giorno di quest'anno· 1K1ovouna gran luce è scomparsa ,daJJa ·nostra terra: Margherita, la Madre del Re. Tutte le bandiiere ii sono abbrunate, tutti i cuori si ·si lio eca Gino Bia co VITA NOVA son rattJrilStati, rutti g.l 1 i occhi si sono inumiditi ,di pianto. Si sono abbassati nel ·saluto inesprimibile, , . . rutti i gagliardetti, accanto a1 tricolori : perchè non .soltallltouna J_legina d' ltall,ia - Ja prima Reg1·na d'Italia - ·spariva; ,ma, pure, ~rchè si dipartiva da noi una nobile élllllima ,di grande Regina, che aveva ·sognato, nella sua concez,ione regale compiuta, l'elevamento massimo della ,monarc1 hia ; e - chissà for.se ! - l'Impero.... Regalità per.fetta : 1eoco il suo ritratto puro. Regal,ità neH 'aJnima e neil'le aspirazioni, nelJo sti1e Suo e nel desiderio di impri1 meme all'Italia. Povera •Regina ! 1Disparisci da noi, proprio quando il sogno .stava per compiersi. La coi.noi&enza è fatale. S'è rehiuso ora il primo ventiicinquennio, che s'era iniziato col regicilio di Monza; e I' alltro s 'apre con la morte della Regina bella. NeHe due ·morti e' è tutto i,l dramma, tutta la vicenda alterna, non ·solo 1 delila monarchia italiana, ma di tutta qruanta ·la storia italiana. Le due date son due conclusioni e drue i1nizii insieme. Il regi oidio segnò, m effetti, 1 1 'epilogo di runa uhhriaicatura beffarda ed il principio della immissione nella costituzione 1dei principii democratioi. J;l secollo ventesi,mo si iniziava, da noi, con :la dittatura di un ·si 1 stema parlamentare agnostico ed assurdo : naturalizzati di fronte al.la Corona ,i partiti di sinistra, la 1 monarchia si stOII'icizzava al pU1I1to,d:=i.essere protetta dagli ant1,mcmarch1c1per eccellenza. L'ideale di Umberto I sii era infrél!llto. . Quanto dovette soffrire ,Margherita ! Elila aveva Ila figura compiuta della Regina: era buona, come austera; .~abile come pom~- . ·mente dignitosa. La corona cadeva: a mano a mano, scend·eva d1 all' a1lto soglio, per arriva:re alla strada. Ma la corona, iimrece, è in alto : è iJ simbolo di una tradizione e ,I_'affermazione della potenza unitaria della patria; è il vertice, a cui s'affisa e in ,cui confluisce lo spirito del~-a naz:ione, ,e .I' alto grado, da OUL prov.1ene l autorità e ili prestigio, Jo splendore e il comando. A questo patto solo la monarchia è monarchia. E così Umberto, e, più ancora, Margherita, dovettero concepirla. Ma la bionda -Regina oon è più ! In a:Ito gli sguardi, tuttavia: in alto g.l'id·ea:li ! Dalila Rotonda~ consacrata ai Reali d'Italia, vien oggi il ·monito, si perpetua l'idea, vie-n ·sprone alle ,nuove generazioni. Oggi, oon l'anno che •sorge, s'afferma e si potenzia l'aspirazione : I' ltailia ,imperiale. *** . Non ·è, •f OtTSe, inutile chiarire queisto .concetto dell'impero italiano. Ne dirò, s'intende, in linea del tutto ideale; e, cioè, secondo lo s,pirito ,del Jascismo e la tradiZJione italiana. Il ,problema è, certo, .arduo. Ma vale porcelo, almeno ,come un inizio. Che cos'è l'impero ? Che cosa vog.liamo ? Che cosa vuo'l essere .I' impero dell •Italia fasci sta ? Questi pos·sono essere i tre punti essenziali da chiarire. E, oggi che :molto si pada dell'impero nostro .e, spesso, si fraintende, non sarà male por mano a,l ,discorso. . L'impero è, 1inn,anzi tutto, una potente affermazione politica di popolo f oite ; una affennazione unitaria di popolo, che ha raggiunto '.la fase compiuta àe.J suo svilruppo. Sotto tutti gli aspetti, anzi, I ',impero è una realtà, che include tutte le energie, tutte le esigenze, tutte ,le necessità. Pe~chè il popolo .italiano s'avvia all'impero? O, meglio, deve avviarsi al4'i~ro ? Da ,noi si verifica un contrasto caratteri stico : mentre, iinJatti, da ~ lato, la nostra potenza morale è 1~ att~; è, cioè, giunta quelila fase d1 s_v1.luppo, che potrebbe chiamarsi perfetta; dalil 'altro lato essa trova una .incompletezza assoluta neHa nostra povertà di terre e di materie prime. In una parola c'è l'uomo, c'è il soggetto; ma l'ogg~~to è da farsi. Quest'uomo è l'i- ~ail'I.a.no nuovo ; l'oggetto da porre e la nuova potenza italian 1 a, l'impero. A questo patto, e .soltanto a questo inoi. siamo impe11ialisti : ·per completarci, per esistere pienamente, per realizzarci veramente. . In questi anni di fascismo, I' ltal1a, a mano a mano, ha purificato
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