Vita Nova - anno II - n. 2 - febbraio 1926

;J .. \ I J ' I • .. • - I ' PROF. GIUSEPPE SAIJ"TA ' ... • I f • \ ) ,I ' , l L'EDUCAZIONEELO STATO .. SERA DEL-10 APRILE 1925 . l ' • ' . NON ,SI può intandere la spiritualità dello . Stato in modo pieno, se noi non cerchia• mo. di rappresentàtcelo come l'unico realizzatore della educazi0ne. L'antitesi ·formidabile fra lo Stato e la Chiesa, di cui ci siamo occupati ,nelle due precedenti lezioni, si manifesta in ~utta la sua grandè asprezza, ·nella qu~stione circa l'educazione. Si è detto da tanti che la Stato è vero Stato in quan•o rappresenta il principio della laicità. O.ra che cosa importa codesto princi- • I ·pio ? La laicità, come comunemente è intesa,. è la ttegazione della religiosità. Ma un, tal concetto appunto perchè n~gativo è troppo misero e angusto, e ·non può quindi soddisfare la nostra intelligenza. . , La religiosita negata d~I cosidetto laicismo, in sostanza, fa tabula rasa di tutta la tradizione la quale, come si sa, è un elemerito importantissimo della nostra lTiitaspirituale tanto che senza di essa ·noi non potremmo ' spiegarci la stessa nostra persona1ita. -Onde r I . . o· anc I ' occorre conc.epirela Jaicita ben di~ersamente, cio.éin modo positivo, concreto, storico, e come tale essa non si oppone alla religione, ma ne afferma anzi il grande valore. . · Questo concetto dellà laicità che segna il • culmine della concezione idea,tistica è dovuto , principalmente alla scuola romantica tedesca che da Fichte va sino ad Hegel, ma esso è stato rinfrescato originalmente da un uomo· che-- è un grande pensatore nostro e che rappresenta anche, ~Imeno secondo noi, l'espressione più alta, più nobile . e vigorosa della spiritualità del Fascismo ; voglio alluclere a Giovanni G·entile. . . Questi dif,atti ha un concetto della laicità che ~conduceall'anticlericalismo, che però non si può assolutamente confondere con ~uello degli anticlericali volgari i quali, come si sa, parlano continuamente contro la religione ma senza conoscerla. l . , Ora per noi è · molto chiaro iqueste concetto, che non é possibile superare una posizione determinata di pensiero,.se ·non cerchia- - . r , I / \ .... . . I • •

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