Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

pronta a nuovi ardui sforzi e allo spie~ame,nto di _energie non più sperimentate. La cultura nuova. Questa mi pare urna sostanziale s.torica della più schietta obbiettività. In essa possono trovarsi ,d' acc-0J1dbtutti gli osservatori deHa presente vita ita·liana, qualunque siano le personali convinzioni e tendenze politiche con cui vi partecipano. Noi uomiini di sru·d.io, che abbiamo ,col1ocato nel} Fascismo la nostra .fede, rivolgendoci a quelli che stanino ancora 1di là e non sono accecati affatto ,dal:la passione, possiamo dire : - Ecco intanto una nuova cultura italiana, creata dal ;fascismo. Una nuova cultura, perchè 'la· cultura non è contenuto, ma forma; non è una certa quantità d' istruzione co,ncentrata o diffusa, ,ma potenza spirituale; non è materia, ma stile. Oggi iin Itali a ·c'è una forza spirituale, com,e abbiamo visto, un vigore, che tende a prevalere e infor·mare di sè tutta 'la vita. Non tu t- .te le manifestazioni, a cui questo movimento dà luogo, potranno piacere : ma quel che importa è questo: ·che c'è uno spirito nuovo, che nessuno può scambiare per qualcosa d1 i sup1 erficiale e capriccioso, pe,rchè questa forza è pur quella, a cui tutta la Nazione ha piegato, . ' . anzi e ·venuta incontro con moto sempre più accelerato. C',è una nota fondamentale, ,dominante attraverso tutte -le fo11medella vita spirituale italiana ; la qualle adempie un voto a,nti-co degli italiani poc,hi, che fecero nel passato quarnto illumina di duce la storia del ,loro popolo. f. ine esce in.fatti, e si viene sempre meglio formando, un'anima nuova, con cui intendiamo in man1iiera per l'innanzi sconosciuta la grandezza e il merito insigne di quegl'italiani pochi, e i difetti del: la moltitudine, che essi in ogni tempo si provarono ad eleva.re a una coscienza del proprio essere e del proprio dovere. . Con questa nuova anima, per esempio, noi ogg.i sentiamo ~attere più forte il cuore di Manzoni com~ di Leopard'i, ài Mazzini co1ne d1 ■ VITA NOVA Gioberti, di Garibaldi come di Cavour· perchè sentiamo la r.eligiosa serietà pro,fonda con cui essi, ciascuno a suo mo,do, sentirono iii problema ,delila vita che occupò tutto il loro spirito. ·Mai come oggi abbiamo potuto leggere Alfieri, sentendoci bruciare l'anima di quello stesso furore, che arse sempre l'anima sua per aver vissuto la sua passione d'una umanità seria, viri'le, fiera, sdegnosa, e di un 7 ltalia che come nazione non avesse a vergognarsi di sè. Che cosa è entrato di nuo,vo in noi, che ci dà questa seinsibi.Iità, indice ,di nuovi orientamenti nella vita e nel ·pen- · siero? Sentimento religioso. Signori, io dico quello che sento in ·me ·stesso : ma cre1do di esprimere un sentimento che ci .acco,muina. Alita ne·l nostro petto un sentimento, che si deve dir nuovo avendo riguardo alla ·maggioranza degl' italiani, ma che, ripeto, è il segreto ,della grandezza di tutti i grandi italiani e delil 'età in cui l'Italia apparve grande nell .mondo. E' un sentimento religioso. Il qua·le non è da confondere con la fede dell'uomo religioso, nella volgare accezione di questa parola. L'uomo religioso acquista per solito tale ,dim,estichezza co:l suo Dio da finire col permetersi in pratica la più disinvo1tIa familiarità nei suoi rapporti colil lui, e, ad ogni modo, prendersi la libertà ,di pensarci solo ,di quaindo in quando, senza ve-derne e sentirne 'l'inevitabile p,resenza sempre e ,dovunque. Il sentimento religioso, di cui io parlo, è invece quelilo per cui si prende sul serio la vita: veramente sul serio, e quindi non di fronte agli alltri, ma, prima di tutto, nell'interno della propria coscienza, dove sorgono e maturano nel segreto i pensieri, dai qua'li nasce tutto il bene e tutto• il male de1 l mondo. Questa serietà, questa relligiosità; che ci fa prendere tutte 1 cose sul serio, e non divide più il fare dal ,dire, 1 l'azione ,da'l pensiero, la letteratura dalla vita, la realtà ,dai progr•ammi, la vita e 'la morte ,dal trioof o dei nostri ideali fe-delmente serviti, que- · teca n 18 CO • sto è .il nuo,vo 1 calore spirituale, che il Fascismo ha instaurato neH'anima italiana: questo il livello a cui si sforza a.J p-resente di sollevare Ila cultura nazionale. Quelli che stanno ancora al di.là, forse 1110n ne vorranno convenire senz'altro, e diranno che anch'essi prendono sul serio la vita ; che anzi, ci danno dei punti in questo proposito. Rispon 1do: ex ore tuo te jud'ico. Giacohè la loro dottrina è quella fa,mosa che distingue la teoria ,daNa p-ratica, il pensiero (arte e filoso,fia) ,dalla vita, e predica la indifferenza ,dell'uomo che vive di intelletto di fronte al cozzo delle f~di pratiche, o nega I' insciindi,bile unità e identità dell'uomo su·lla cattedra o a tavolino e nell 'assemblea o sul campo di battaglia; e fa insomma ,degl 'inteUettuaili come tali ,degni ·assenti ,daHa vita. Li abbiamo· infatti veduti questi intellettuali italiani vecc'hio stile alla finestra, mentre per le stra,de la gioventù correva alla riscossa e a;l 1 la morte; e ,dalla finestra guardavarno, e studiavano, e giudicava:no, e facevano pronostici, aspettando che a poco a poco itl rumore di quetasse, ed essi potessero tornare tranquilli alle loro corte. A,d un certo punto però la speranza è stata infranta. DaHa strada i giovani hanno levati gli occhi in SIU, e harnno ,detto il fatto !loro a quegli spettatoiri ; e Ili han costretti a scendere, . se non altro per difendersi dalla beffa e ·da:lla provocazione di quei giovani : a far .inso·mma dell 'antif ascismo. E non è stato piccolo merito ,del fascismo averli snidati e costretti a prende-re un posto. Già è accaduto sempre così. Non si può co,mbattere senza accettare i'l terreno scelto dall'avversario, che perciò converte a sè, anche con 1 la guerra, i renitenti. Ora .io non saprei ,c!ire se aincora ci sia qualcuno alla finestra. Che se anche in istrada si resiste ancora a~ fascismo, son sicuro che la resistenza a po·co a poco cadrà, e finiremo con l'intenderci, con queHi, almeno, di ,buona fede. I quali ora sono convinti che a loro tocchi prima o poi di ritirarsi, e tornare a .tavolino: fuor di metafora, che bisognerà sempre tornare a distingue-

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