. del Pincio allietato da fiammelle rosse, sull'obelisco e nelle fontane. Le fontane sono addirittura illuminate da lampade nascoste neH'acqua. Accanto a1 ll 'obelisco otto tulipani gialli si levano al cielo luminosi, per un'altezza di sei metri. Questa magnifica manifestazione di letizia, pri,ma per il terzo anniversario della Mrucia su Roma, poi, per que,No della Vittoria, quindi per il genetliaco del Re è stata attuata dalla genialità dell' ing. Grisostomi e dai suoi collaboratori ing. Operto e Bol'doni. Oltre alle ventiduemila lampadine, sono occorsi 3200 metri di stazze, un chilometro di canapi principa 1 li, tre chilometri di canapi secondari e 200 metri di conduttori aerei. La foHa riversatasi nella Piazza è stata enorme : tuttavia i trams hanno continuato a circolare senza alcun incidente. IJ Mi,nistro della P. I. ha avuta la bùona idea di e"levare il limite di età per i'l Concorso al Pensionato Artistico Nazionale da 27 a 32 anni. Ma si tratta di una di- . . . . . . &p0$IZ1onetrans1tor1a, 1n vigore soilamente quest'anno, per consentire a tanti artisti, già impediti da1 Ha guerra, di non rimanere fuori dalla gara. Sarebbe stato som·ma·rnente ingiusto ricompensare con la esclusione chi avesse oltrepassati gli anni soltanto per compire il suo dovere verso la Patria. Crediamo, tuttavia, che il Ministro della P. I. farebbe bene ·a stabilizzare questa misura portando per sempre l 'e.tà dei concorrenti a 32 e magari a 35 anni. E' difficile avere compiuta la prq:,ria evdl uzione artistica prima dei 30-35 anni e sarebbe giusto fton chiudere la via di un concorso destinato a valorizzarlo a un giovane, proprio nel momento in cui . . . ' . s1 sentisse p1u maturo per cimentarsi. Anche nell' ofldinamento odierno il limite di età è piuttosto alto: 27 an,ni. Elevarlo ancora non significherebbe nuocere ai giovanissimi, poichè si intende limi te massimo non minimo, e chi, poniamo, a venti anni si sentisse in grado di afrontare il Concorso potrebbe farlo benissimo. Si tratterebbe, invece, di non precludere ,la via ai giovani più maturi, poichè a 30-35 VITA NOVA . . . . . anni speriamo s1 sia ancora giovani. Senza contare che in certuni la passione per l'arte, sia pure succhiata col sangue, non si manifesta prepotente e non può realizzarsi che un po' tardi. Un anno fa venne posta la prima pietra del nuovo Ponte sul ~f evere che unisce il quartiere di Piazza Mazzini con la Via Flanunia, attraverso il Lungotevere. lii progetto uscito vincitore dal concorso naziona;Ie appositamente bandito, è dell'ingegnere del Comune, Augusto Antonelli e si impronta ad una grande semplicità di linea. L'unico motivo decorativo di cui egli s'è servito è un gruppo di colonne situate nel centro del Ponte per si,n1..- boleggiarne ainche la denominazione di Militiis Dicalus. Queste co•- lonne porteranno incisi nomi ed effigi dei più grandi condottieri romani, antichi e moderni.· Il Ponte ' . . . sara costnuto tutto 1n travertino e cortina di mattoni, e importerà la spesa di dieci mi,Iioni di 1 lire. Solamente in questi giorni il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato definitivamente il progetto con le modificazioni già chieste ali' autore. Modificazioni essenziali dal punto <li vista tecnico 'ma che nuUa cambiano delle 4inee ar-chiettetoniche del Ponte. Infatti si trattava di evitare lo spostamento del collettore del Te vere, spostamento reso indisrpensabile nel progetto primitivo ; '5i trattava di dare una 1 linea più r~tta al Ponte che nel progetto originale aveva una deviazione di ben venti metri. lnsom,ma tutte questioni di pura tecnica che si sono risolte fe- .I icemente. Ora attendiamo di vedere 1 'opera ·finita per poter:la giudicare, poichè, &ancamente, se dobbiamo pronunciarci sui disegni, quel gruppo di colonne poste ne·l suo centro, ci piace molto poco. Una volta a Roma c'erano le Terme. I lrormani \antichi, lg,ente dedita agli esercizi fisici e alla pulizia del corpo, vi affluivano tutti, anche perchè allora non esisteva la superpopolaziooe. Le terme di Caraca·Ha contenevano mÌ'lle e seicento vasche, e quelle di DioBibliotec Gi o Bianco cleziaino tremila e duecento, con calidarium, tepidarium, frigidarium per bagni• Aìldi, tiepidi e freddi, oltre a palestra, teatro, biblioteca ecc. Noi romani mo,demi, non saremmo meno desiderosi di avere un po·sto ove sgranchire le membra e tergere il corpo, ma non lo abbiamo ancora. Una vcJta, venti anni fa. e' era i.I Kinese~ terapico, dove si poteva trovare, in piccolo, tutto questo: da·l bagno romano, al bagno nelle vasch,è e nella piscina, dagli esercizi ginnastici alle cure fisiche più vaTÌe. Ora lo hanno rrasformato in una clinica. Ma un architetto di talento, il F asolo deil Comune di Roma, ha compilato urn progetto di terme veramente ,grandioso ,e tale che quando sarà attuato ci riporterà èonie a1 tempo della Roma pagana. Si tratta di tre stabi•limenti, che do,vranno sorgere nei quartieri Esqui'lino, T estaccio e · Trionfale. Quello dell' E·squilino trovere·bbe la sua ubicazione nei• locali tSemi-sotteranei idei Palaz-. zo ,dell'Esposizione, ed iavreibbe un ingresso artistico da via 1\/Iiìano, che 1I1ul1atogliere,bbe a'll'estetica del Palazzo : esso comprenderebbe una superfì·cie di metri qua- ,drati 2227, e, oltre ai saloni, gli ambulacri, i passaggi, comprenderebbe 65 cabine da bagno rivestite da la·stroni ,di marmo, una grande piscina natatoria .di 105 metri cubi e posta so'tto la gradinata di accesso al Pailazz'o.· Avre 1 b-· be anche ~a.le di ginnastica, docciatura, gurudaro,ba, ecc. Le terme di Piazza Risorgimento, per il quartiere Trionfale, dei Prati, e pei Borghi, sarebbero anche ,pjù vaste, le più vaste, anzi, di E~1ropa, superiori a que'lile di Buda1pest, di Raitzen, di Colonia, di Norimberga, Breslavia, Francoforte. La loro piscina natatoria, contenuta in un salone di 60 metri per 20, con 11O cabine, sarà lunga m. 50,. larga I3 a 19 (nella parte ,centraile) profon1 da 4,80. fl reparto bagni in vasca comprenderà 50 cabine per uomini e· 30 per donne. Vi sarà anche una palestra coperta, di m. 9 per 30, per ..
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