Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

, • • ·- - 61 ._ • porta!a ·a . compiere questa riorganizzazione _ p~r rifare ti baluardo, che per secoli era esistito fra lo stato russo e Io stato germanico e che aveva sempre così ben servito sopra-, tutto agli scopi della politica francese. Difatti nel gioco della. politica internazionale naturalmente. Jo stato polacco era portato, per quel suo vivere fra due vicini troppo potentj, a quelle alleanze e a quegli acc(?rdi che potessero rafforzarlo ed aiutarlo contro i due vicini sempre pronti a soffocarlo. Alleanza ed accordi con uno stato lontano che aveva gli ·stessi interessi : con la Francia, che per tradizione secolare era sempre portata a combattere contro la Germania. .,, Oggi l'alleanza si rifà in modo perfettamente uguale a quella d'un tempo: la Francia, non soltanto ha aiutato la Polonia a risorgere anche in virtù di queHe magnifiche tradizioni storiche artistiche, letterarie, musicali che rendono il popolo polacco simpatico al ricordo · di tutti, ma tratta dall'interesse politico·, l'ha fatto immediatamente, trovando uri consenso immediato in · tutte le altre potenze guerreg- . gianti. La Polonia si é ricostituita nella identiche situazione di un tempo, e si è vista la Francia giungere da protettrice con lei come con altri stati minori, a11evarli,crescerli di fronte a11a Germania ed anche di fronte all'Italia. 1\1a ~ colla Polonia in special modo la Francia è legata da un'alleanza vera e propria ; non è soltanto un'amicizia, una protezione, ed anche oggi la Francia dice : noi faremo tutti questi accordi ché si .vogliono fare per la pacificazione europea, ma la Polonia deve essere considerata sullo stesso piede e ·alla stessa str~gua del1a Francia. In che modo poi é esso risorto questo stato polacco ? E' un capitolo curioso della storia di questi ultimi anni. Bastava,· secondo alcuni, riprendere la. vecchia carta della Polonia, prima del 1770, prima di quando cioé essa era stata spartita. Ma questa ·Polonia è un grande stato, è uno stato molto elastico, che ha frequentemente vantato confini per questa mancanza di limiti naturali precisi ; e poi per" la Polonia, invero, questi 150 anni non erano passati invano ; c'erano delle por-· zioni della vecchia Polonia, le quali col lungo stillicidio della propaganda straniera avevano - perduto qualche cosa .della. loro resi~tenza ; l'infiltrazione di elementi russi o tedeschi aveva in qualche punto agito ·su certi territori che. erano polacchi nel secolo XVIII!ma ~o~ .erano più riconoscibili come polacchi oggi . gtorn?. Ed allora le potenze europee agirono tn quel modo che, dal punto di vista nazionale, - • iot ca I Bia e - . imparzialmente considerato, poteva parere il modo riù equo, e cercarono il fondamento di questa / Polonia rinnovata sulla base dei censimenti lingui~tici, e non rifecero neppure un censimento per conto loro : andarono a cercare i risultati del censimento germanico : · Voi, Germania, nei vostri censimenti, per quella parte che riguarda la lingua usata dai vostri popoli nelle vostre provincie, quali risultati ci date per queste provincie orientali? E là dove si trovava la popolazione dei polacchi superiore al 50 °/ 0 delJa popolazione complessiva della provincia ~ra la Germania stessa che diceva, èoJle sue statistiche, che il popolo era polacco ; così si fece per la Polonia russa e per l'Austriaca. Così fu ricos.tituito lo stato polacco dagli stessi tiranni ed assassini della Polonia· di prima; però ci furono dei territori per i quali non si seppe .quale sentenza ad(?ttare, o per la mescolanza di ele111enti,·che in qualche gruppo di borghie era tedesca, in qualche g~uppo era polacca, con una frammistione che , . era difficile di scevrare ; e perchè era troppo difficil_earrivare ad una conclusione, si volle in difficoltà di questo genere andare incontro · al plebiscito : dicano gli abitanti a quale stato vogliono appartenere, se vogliono continuare '- ad appartenere a11aGermania, oppure continuare ad appartenere alla Polonia risorta. Ma v'era poi, tra le altre, una questione particolarmente gravissima : la Polopia dei secoli passati, in alcune epoche è arrivata ·a1_ mare, in altre epoctie non c'é arrivata : fra il mare e la Polonia si frapponeva una striscia di territorio prussiano, in cui in certe 2poche gli elementi slavi polacchi o·daffini, riuscirono ad essere in maggioranza, mentre in altri , tempi più vicini a noi. la maggioranza era '· passata ai tedeschi. I P0lacchi d'oggi erano ormai divisi dal mare da una striscia di. ter-. ritorio poJiticamente tedesco e in gran parte tedesco di nazione e di fede. Che cosa fare di questo territorio dopo la pace? Se lo si lasciava alla Germania, la Polonia rimaneva uno stato -interno, precluso dal ·mare. Questo non ·era nell'interesse delle potenze alleate, che volevano dare alla loro Polonia un accesso al mare, ma per darle questo accesso bisognava tagliare un corridoio attraverso territori germanizzati o addirittura tedeschi ; era possibile farlo ? Lo si fece : fra i territori rimasti tedeschi si tagliò una stris~cia polacca, od almeno di popolazione prevalentemente polacca, che portava fino al litorale, e cosi la Polonia ebbe il suo corridoio fino al 1nare. Ma questo corridoio che termina al .. • -

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