Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

,. , , , - I ,. - 86 - . nomiche non avevana dato luogo a grandi 11re fu chiamato d·allA' ustria al CongressQ ·malumori. Ma scoppia la Rivoluzione nel Re- di Troppau, per discutere intorno ai· moti che gno delle Due Sicilie, rette da un Bo~bone, erano scoppiati in Italia. Il re si affretta a per~una specie di mimetisma. domandare il ypermesso al parlamento. E qui In Ispagna, ·nel gennaio del 1820, i mili- · si dimostra la grande « bonta » del popolo tari si erano ribellati al borbonico Ferdinando napoletano,· lusingato .dal re, il quale diceva : _ VII: era ovvia pei napoletani la riveluzione· ~ Io vado per ·difendere,voi, pe~ dif:endereil anche contro l'altro ·Borbone, Ferdinando I ; nuovo· ordine di cose : non ho giurato dunque là e qui prima cosa che si domanda è la co- . sul Vangelo, invocando anche sulla mia_ fa- .stituzione. . - / . miglia ogni maledizione·, se io mancassi al · I moti dei '20 e del '21 in Italia, chiedendo mio giuramento, e non rispettassi la 'costit_ula costituzione,tendono a stabilire un principio zione ? » Appena il re fu· a Firenze, mentre si che é perfettamente in opposizione col delibe- avviava, col suo bravo permesso, verso l'Au- · rato del Congressodi Vienna.·Nessunvero patto stria, non nascose che andava ~I Congresso o contratto può o deve esistere tra il popolo e il per mettere a posto i pazzi co~tituzional.i..• Sovrano; il. Sovrano infatti non può patteg- A Troppau non solo non difese la· costigiare. perchè é il padrone dei sudditi ; può tuzione ma, affermòche gli- era stata strappata esserci in ·lui il ·paternalismo, in quan'to sia , colla· violenza, e che bisognava punire questi concessione; ma sappiamo che il paternali~mo tristi sudditi, che avevano offeso, con lui, lo ·non era .bene usato nè come frase nè come stesso· Congresso di Vienna. Detto, fatto~ contenuto. , , L'Austria provvede a far ricollocareil soIn quel perio.do tutta l'azione dei rivoltosi vrano assoluto a Napoli, mentre il Pepe, il Care. dei liberali tende ad informarsi a questo rascosa, e gli altri debbono cedere le armi. concetto della costituzione, ad una spe·cie di La mancanza di un centro di coordina- . patto che è contenuto in fondo anche nelle mentò, ·1egrandi distanze, l'assenza d~ un·conriforme del secolo XVIII. Non è ancora il con- cetto informatorecomune alle due popolazioni, cetto grande dell'unita, non è neanche il fecero si che il Piemonte solo nel 1821. si inconcetto alto dell'indipendenza; ma é un modo ducesse a chiedere anch'esso la costituzione~ di rivendicazione dei cittadini, perché se si Quando i piemontesi si presentano al re può ppr~arenel popolo la persuasione di « va- Vittorio Emanuele I, egli, fermo avversario di .lere » e di' essere qualche cosa per lo S~ato, ogni· forma democtatica, preferisce piuttosto a questo Stato domani tu~ti saranno più co- abdicare che· cedere. Il successore era il ftascientemente interessati. Il moto del 1820, tello Carlo Felice~ che si trovava presso giunse inaspettato a Ferdinando I, ·che tentò· Francesco IV duca di Modena ;. nel frattempo naturalmente di opporsi ; ma quando vide che la reggenza era affidata a Carlo Alber.to·Prinl'insurrezione, partendo da Nola giungeva ad · cipe di Oarignano.- Avellino, poi a Monforte, e quindi si avvici- Carlo Alberto, combàttuto da contrarie . nava a Napoli, con a capo un generale di forze, ad un certo momento deve concedere alto valore come il ·Pepe, cedette ed ·accolse· la costituzione. Senonché anche questa ha benevolmente, bon grè mal grè, coloro che breve durata. Carlo Felice, irritatissimo, dà i • portavano le idee nuove. Concesse -la costitu- più seVeri ordini da Modena. Santorre di SarÌzione e giurò che I~avrebbe segu_itaed obbç- tarosa coi· suoi è battuto e deve salvarsi coldita : la costituzione fu quella di Spagna. l'esilio. Il popolo non sapeva veramente·checosa In seguito ai i,toti del '20 e del ·'21 molte essa fosse. Tutti dicevano allora : « Vogli~mo· sono le vittime, punite · di. mo.rtee di' esilio ;· la c~stituzione spagnola », e cosi il popolo ma ci vogliono vittime, ma é inelµttabile che gridò; ma la spagnola non era la più aclatta si debba soffrire; è anzi necessario, quantlo -per il popolo nostro, per le origini sue troppo si debba ottenere un grande risultato. I grandi rivoluzionarie e inadatte a una monarchfa.Fra premi, i -grandi diritti si conquistano solo a - le varie condizioni c'era questa : che il re non prezzo di terribili sacrifici. Coloro che più li poteva uscire dai confini del proprio stato sentirono furono gli esuli : fuori dell~ loro senza domandare il permesso al parlamento. città e del_la loro patria ; in ~ terre dove 'non In nessuna costituzione attuale c'è questa con- conoscev~no nessuno o dove non ricevevano dizione. Tale liberalità · rispetto al re, e una nessun _aiuto,per l'esule la vita diventa davdemocratizzazione cosi' estranea fatta contro vero triste. In questo periodo di dolorosa preLuigi XVI non potev·a essere adatta per co- , Rarazione gli esuli diyentarono sempre piu . minciare ! 1 ~ numerosi~ E-ssi « han fatto·• Pltalia; Nel 1848, ,, ., ,, ) \ ' \ . I -.:: • - . . ,, I , .,. ·bliotec Gi Bia e , / I . .,.

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