Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

• r • • • - 71 :_ I Due soli provvedimenti rimasero, dell'Impero . francese : l'abolizione dei privilegi ai nobn, e al clero, e il mantenimento delle tasse ; ambidue utili ai nuovi dispotici dominatori! . Pel regno di Napoli c'er.a un grande dubbio, se tornarlo ai Borboni o concederlo a Gioacchino Murat, che a'Vev; il grande merito agli occhi dell'Austria, di avere nel 1814 tra~ dito Napoleone ; ma all'ultimo momento questi fu sacrificato, onde il tentativo muratiano della guerra d'indipendenza col famoso proclama di Rimini. Gravissimo peccato, scontato colla morte. Purtroppo chi si proponeva di cacciare gli stranieri, era anche lui uno straniero ; mentre un altro francese al nord, Eugenio di Beau- ·harnias, tentava di assicurarsi il «. regno Lombardo- Veneto ». · , Tra questi contrasti e sventure sorgono i principii di una nuova concezione : che l'Italia deve fare da sè. E fu .un bene, forse, il mal trattamento. • Se il Congresso di Vienna avesse stabilito di raccogliere . tutta l'Italia in una specie di Federazione, con ·i vecchi dominatori, forse l'unità vera e propria non l'avremmo raggiunta neanche ora. Le grandi conquiste spirituali aevono costare pene, sforzi, sangue. L'Italia molto ebbe a patire in quegli anni che vanno dal 1815 al 1860, ma questo insieme di dolori, di aspirazioni, di tormenti, e nellostesso tempo di amore, ha creato un qualche cosa che è resistito, nonostante gli infiniti sforzi dei ·nemici dell'Italia, dal 1859 in poi : il vanto di essere italiani. Le conclusioni del Congresso di Vienna furono oltremodo dolorose per l'Italia. . Scomparve la vecchia repubblica di Genova, aggregata al Piemonte, in premio dell'aver esso servito da principio la causa del1' Austria, contro la rivoluzione francese. Il vecchio e glorioso « Regno d'Italia .» diventò il « Regno Lombardo-Veneto », sotto il possesso dell'Austria. L'Austria si tenne inoltre Trieste, l'Istria, la Dalmazia, il Trentino. La Toscana fu data al Lorenese; ai Borboni Napoli e Sicilia ; il Papa ritornò con grandissima fatica· nei suoi domini i. In pericolo erano le quattro legazioni : • I ■ 1a O· esse davano fastidio ali'Austria, se consegnate al Papa, perché potevano essere di continuo appiglio o ad infiltrazioni attraverso il Po o nel Bolognese o nella Lombardia. Alla fine vinse la politica saggia ed acuta, sempre temprata, di uno dei maggiori diplomatici che abbia avuto il Vaticano, il Cardinale Ercole Consalvi, che riusci a conservare al Vaticano le Legazioni: dovette però abban~onare Benevento e Ponte Corvo, ed anche il Contado Venassino, cioè Avignone. Il Metternich però si riservò di collocare una guarnigione di soldati austriaci ·a Ferrara. . E cosi i vecchi sovrani, ligi tutti al volere di Metternich, rientrarono con ,feste nei loro paesi ; si, con feste, perché il popolo ama il nuovo : e non si accorgeva che i nuovi dominatori, ritornati baldanzosi sugli antichi seggi, abolirono tutto il « nuovo » che avevano portat~ la Rivoluzione e il Regno d'Italia. Le cariche vennero date non ai migliori, ma a quelli che comand.avarioprima del 1796, e se eran morti, ai figlioli, anche se ignoranti e inesperti, mai a coloro che nel periodo francese avevano occupato per i meriti loro posizioni· notevoli e· pre·minenti. Si comprende come in questa guisa si andasse fino al ridicolo e si porta-sse una grande offesa ai sudditi, abituati a un regime di libertà e di fiducia. Onde quasi subito lo scontento -generale. , Eppure,· per l'Italia nost1a, tutta l'ingiustizia commessa ai suoi ·danni fu uil gran benefizio. Di fronte ad un padrone che sa trattar bene si é molto sottomessi ; e si possono dimenticare anche le passate ingiustizie, quando si è trattati con larghezza e ragionevolezza. Questa condizione falsa, strana e dura, questa negazione di ogni principio nazionale, mentre sapevano come tale sentimento fosse già diffuso in Italia, fecero del bene, e p~ ù ancora ne fece la feroce polizia che invase, sotto la direzione dell'Austria, tutta l'Italia. La negazione di ogni e qualsiasi libertà, e delle più modeste forme· di sentimento na.. zionale, salvò l'Italia, generando quell'odio contro gli stranieri che fu una ·delle cause prime della sua redenzione. ,

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