Vita Nova - anno I - n. 11 - novembre 1925

..... 6 VITA NOVA mento alla Francia: sempre che ci fu pensiero consapevolmente italiano esso fu critica delle ideologie francesi. Ma tutta la vita italiana è stata fino a ieri impastata con quelle ideologie, tutte le sue istituzioni sono state modellate su quelle francesi ; nè poteva valere la voce di qualche pensatore a scuotere un giogo spontaneamente accettato. Le ideologie democratiche, il parlamentarismo, l'anticlericalismo, il laicismo scolastico, il positivismo, il sociologismo e la massoneria, che hanno formato il sostrato culturale della nazione italiana dal '70 in poi, non erano che espressioni di una mentalità presa a prestito d'oltralpe; e, 'd'altra parte, tutte le istituzioni legislative,• parlamentari, amministrative e burocratiche, nonchè tutti i codici principali che regolavano la vita italiana erano modellati sull'esempio francese, e· si perpetuavano - nelle linee essenziali e . . . .. . . . ' nei pr1nc1p11passivamente accettati e perc10 ritenuti sacri - dai tempi napoleonici. Anche ciò che era più propriamente italiano e che per troppo secolare tradizione la moda francese non era valsa ad annientare, continuava a vivere per sola forza d' inerzia e privo di un vero contenuto. Esempi tipici: la monarchia e il papato; l'una democratizzata fino all'assurdo, resa ridicola, buttata in pasto ai giornali umoristici e a mala pena tollerata in un'atmosfera repubblicaneggiante; l'altro messo al bando della vita italiana e costretto a vivere ai margini del paese, circondato dal disprezzo e dal- }' ironia di un gretto ateismo anticlericale.- Ora tutto si va mutando: alla monarchia è restituito l'antico prestigio; il papato e il catto--- licesimo sono considerati come elementi costitutivi della vita· italiana; si va combattendo il parlamentarismo e si procede alla riforma del parlamento; si vuol porre su diverse basi l'amministrazione locale e innovare la burocrazia; si è spazzata via la vecchia scuola laica o neutra; si va liquidando la vecchia mentalità illuministica dell'astratto individualismo, dei sacri principii, dei diritti dell'uomo e delle libertà · naturali. Tutto l'armamentario arrugginito e guasto, che avevamo ricevuto dalla Francia nel secolo XVIII, si è ri, 7elato ormai nella sua vera natura ed è gettato o sta per essere gettato, come deve, tra i ferravecchi. E pii1 energicamente che non per tutti i Biblioteca Gino Bianco principii e tutte le istituzioni, l_abattaglia si è ingaggiata contro la _massoneria . ~ contro lo · spirito massonico. E quest~ la pm ,dura bat~ taglia : perchè la massoneria .non e soltanto quella che si annida nelle logg1e e corro~pe la burocrazia e avvelena con la camorra la VIta del paese e tresca con gli stranieri_; la mas_son?ri~ è soprattutto lo spirito massomco, ossia l abito mentale che riassomma in sè tutte le caratteristiche del pensiero francese dell' Enciclopedia . e che fa del Jrancmaçon l'espressione tipica del francese moderno. Combattere quindi lo spi- • • rito massonico significa difendere la nazione dall'asservimento francese, e non tanto dal1 'asservimento che deriva o potrebbe derivare dai legami che uniscono la massoneria italiana a quella francese, quanto· dall'asservimento spi~ rituale della coscienza italiana che per il passato si è in gran parte ispirata ali' esempio d'oltralpe_ *** Se questo è il significato del dissidio ideale tra l'Italia e la Francia, tra l'Italia fasci sta e la ·Francia del cartello, è chiaro che nessuna ragione di rammarico può esserci per noi, e che anzi dobbiamo trovare nel dissidio stesso I' indice più sicuro del rinnovamento della coscienza italiana. Sarebbe quindi vano, più ancora che dannoso, voler agire in qualche modo per attenuare il dissidio: esso va accentuato ancora, illustrato nell~ sue origini, nei suoi motivi essenziali e nel suo significato profondamente spirituale, chiarito nella sua necessità ineluttabile per il realizzarsi di una vera autonomia nazionale. E dev'esser lotta combattuta con perseveranza e con tenacia instanc~bile, sì da yenetrare fin nelle più riposte pieghe e purificare la tradizione italiana da una influenza straniera secolare. Dev'essere lotta da combattere soprattutto nella scuola e nella cultura, per l'educazione politica della nuova generazione. Ed è perciò che soprattutto dalla scuola occorre estirpare la mala pianta della massoneria che ancora in troppa parte l'infesta. . ~~i ~a ragi~n~ di preoccuparsi di questo d1ss1d10 1d~ale e mvece la Francia, la quale ved~ sfug~ire dalla sua zona d' influenza una nazione ritenuta, per ormai inveterata abitudine, ossequente e devota. Così si spiega il J,

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