VITA NOVA capricciosa. sulla volontà generale. È stata una pra- non può a meno di fondarsi sulla precedente opera tica di Governo personale e liberale ad un tempo, di Giovanni Giolitti, anche quando pensi di contra-- alla quale si potrebbe attribuire il titolo, che assunse dirla e modificarla. Il che equivale a riconoscere che Oliviero Cronwell di protettore; ma che Giolitti prefe- essa è ormai parte della storia del paese, e tale non rirebbe quello di servitore dello Stato; comprenden~ può essere diventata che perchè rispondeva ad una dosi bene, che questo grande servizio non si può necessità storica assoluta, costituendo un momento, disimpegnare che con la ferma volontà e la sicura la cui soppressione non è nemmeno pensabile, nella capacità di dominare tutti gli altri. sua formazione statale e nazionale. A riprova della E saltando l'On. Malagodi le qualità di carattere quale verità si pos·sono indicare appunto quei fatti dell'On. Giolitti, accusa il pubblico italiano di avere odierni che agli oppositori paiono contradirla: il poco imparato a conoscerlo nellà ·sua individualità fatto del fascismo che per il suo essere sente il bicomplessiva, e dice ~he egualmente scarsa· ed errata sogno .di espandersi nella folla, ed il fatto di quel si dimostra questa conoscenza nella rassegna ed ana- socialismo, il quale nato e cresciuto nella politica lisi delle qualità ed inclinazioni personali. democratica dell 'On. Giolitti, dopo il lungo errore Dice che il pubblico vuole penetrare il segreto di negazione dello Stato nazionale, sente oggi di della sua condotta; ma segreto non ci è. Afferma che non potere vivere che entro di esso e nella sua pro-- tutto è chiaro, e dritto e semplice nella sua con- tezione >). dotta; e che forse questa semplicità stessa, per la L'On. Senatore Malagodi scrisse 40 pagine per sua mentalità, costituisce il più riposto dei segreti. spiegare la condotta di Giolitti, per circondarlo con Si è quindi creata tutta una trama di leggenda. Si una aureola di simnatia e provocare nel pubblico è creduto furbo, scettico, passionale nelle amicizie italiano, e anche straniero, se non lode, l'oblio. Ed e nei rancori; e l'On. Malagodi respinge queste il Giolitti avrebbe fatto meglio a tacere, risparmiando accuse, e afferma che la leggenda non solo esagera; di pubblicare i due grossi volumi di memorie. Questi ma falsifica la realtà. Non è furbo·, egli dice, ma è due volumi, particolarmente il primo, sono una sfida un uomo molto accorto. Non è scettico, invece pochi alla· storia imparziale, e distruggono gli effetti del uomini hanno mantenuto così ferma nel cuore e difficile lavoro, al quale si accinse il. di lui amico, il n~lla mente la devozione verso la patria, il dovere, quale, ritornando poi alla sua opera di giornalista ed la lealtà. Ciò che è stato accusato come ironia è invece a quella di Senatore, si è visto obbligato a riconoscere serenità, una lucida fredda serenità alpina. E fra le il triste stato in cui è stata ridotta l'Italia dai passati altre cose asserisce che il Pubblico lo ha sentito e governi e quindi particolarmente da quello di Gio-- compreso, e che quando i nodi s'intrecciano si litti, che durò per tanti anni, e l'opera grande e dirige a lui come ad una tutela; e che Giolitti e la provvidenziale dell'Onorevole Mussolini per salvare sua politica sono per il pubblico italiano la quaresima la sua patria. dopo i carnovali di ogni specie e colori, a cui ama Credo di avere detto abbastanza dello scritto del abbandonarsi. (Trascrivo fedelmente le parole del- Malagodi. Non era mia intenzione di sottoporlo a l'On. Malagodi). severa critica. Colle sue abili considerazioni cercò E aggiunge che Giolitti ha un'idea generale della di rendere simpatico l'uomo, senza difendere il suo funzione politica, e della qualità e doti di intelligenza governo; di questo governo nulla afferma di serio, e carattere, che meglio conferiscono a disimpegnarla. benchè ripeta la stessa accusa di reazionari contro i Infine, non potendo l'On. Malagodi negare che migliori uomini del parlamento, che con tanta insi-- il paese, dopo i lunghi Governi del Giolitti, trovasi stenza si era permesso di fare il Giolitti nel suo intein una triste situazione, e che quindi la di lui poli- resse. Perchè l'ha ripetuta il Malagodi, che ora con tica sia fin d'ora condannata dalla necessità della ragione esalta il Mussolini? reazione antidemagogica per la salute dello Stato, Del resto il Malagodi cerca di rendere simpatico egli ricorre alla seguente considerazione come difesa. e forse importante l'uomo; ma rimane sempre fermo Qualunque azione politica tende ad eccedere sino nei suoi sentimenti a favore della patria. lo non mi a provocare la reazione che la limita e contiene. T aie permetto di fargli alcun rimprovero. reazione non annulla le azioni e le opere che la provo-- E ponendo fine alla parte che riguarda lo scritto cano, ma le integrano. Che l'antecedente di Giolitti, del Malagodi, confortato di non vedere smentite le che dalla massa bruta traeva nuove classi di citta- mie impressioni riguardanti il Giolitti, passiamo alle dini, con l'allettamento di diritti che implicavano - di costui memorie. poi nuovi doveri, poteva creare l'esigenza di oggi, che cioè ogni cittadino faccia maggior sacrifìzio dell' interesse proprio a quello dello Stato. (L'On. Malagodi trova con molto talento delle abili· considerazioni; ma queste non sono affatto delle difese del Giolitti). E conchiude il suo studio, come egli lo chiama per non chiamarlo difesa, dicendo « che chi oggi intenda fare opera politica, anche nuova e propria, i Biblio eca Gino • 1anc Parlando delle impressioni ricevute dall'opera di governo del Giolitti ho affermato che egli era un uomo immensamente ambizioso senza ideali di una grande patria; e tutto subordinava alla sua ambi- . z1one. Egli afferma, nel 1 ° volume delle sue memorie, che dal suo primo Ministero del 1892 sino al secondo del 1903, fu un periodo di quasi dieci anni eminen .... •
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