I . . . • I .. I _, ' ' ~ 10 - • • ' .. • ,, . \ la Corte di Francia di mutare, dopo un successo, la alleanza in patronato. Sembra di vedere l'anticipazione di una storia a noi ben. nota ! Quançfo poi, dopo il 1748, Austria e Francia si ravvicinarono stabilmente, l'una per meglio guardarsi dall'Inghilterra, l'altra .dalla Prussia, e si ebbe quella che fu chiamata una· rivoluzione diplomatica in Europa, i Savoia , furono di nuovo messi a catena, c·omeun secolo prima, quando eguale amicizia era successa ·alla lunga lotta tra Francia e Spa- ~ .gna. . , Ciò che colpisce, in questo cinquantenni'o . . di nuova guerra europea, è la coscienza, nei Savoia, del valore decisivo di queJ momento storico, per _l'avvenire della loro Casa. Lo intravedevano anche le altre Corti italiane ed anche qualche Corte europea. Vi f~ chi, os- ~ servando da Firenzé, prevedeva non lontano il giorno in cui gli Italiani, ormai stanchi dell'altiui battagliare a loro danno .e non legati più ai loro particolari Principi, si sarebbero tutti avvicinati ai Savoia. Non meno colpisce un altro fatto : la sorda o aperta opposizione dei iOverni della penisola verso il nuovo Re- · gno di Sardegna. Esaso non era molto disposto a collaborare con essi ; ma essi irreducibilmente avversi. Solo che la ritrosia di quello era l'atteggiamento ·di chi non voleva legarsi Ié mani, la avversione di questi tradiva il timore e quasi il presentimento di non dovet_contribuire con l'opera propria..a rafforzare quello che un _giorno li avrebbe rovesciati. 1 Fra un secolo l'esperienza darà ragione a questo lontano presentimento. Apparirà come, a differenza deUa Germània, l'Italia non potesse conglobarsi federalmenteper concordia di Principi, magari dietro iniziatjva di uno d~ essi, ma solo unitariamente, per il prevalere asso-· luto di uno su gli altri. Quindi, nella storia del nostro paese, ogni aumento di potenza di quest'uno, qualunque esso fosse, è. da consi- .derare come grande progresso. Il dominio straniero e le tempeste della prima metà del '700 l11olto,in vario modo, vi contribuiranno. E furono gli attivi della nostra, miseria! t ,; iblioteoa Gino I * * * ,- • Al XVIII e XIX secolo spetta un altro ' progresso, destinato ad integrare il primo -; formare un popolo, arricchire le file degli e- 1 tementi dirigenti, mettere · questi irt contatto con i problemi della politica, dar loro quella energica coscie~za di sè e dei comuni interessi della nazione, che sola poteva spingerli _ali' opera per crearsi una patria.· Questo p<;>polo è in cammino·da secoli anche esso, con moto , non regolare ma continuo. Ad ogni epoca di incontro, di · urto, di_ rimescolamento con le altre genti e gli altri Stati d'Europa, esso fa un balzo avanti, dal tempo di Barbarossa alle guerre di successione· del '700. E' stato studiato il patriottismo d~i. letterati italiani di quel secolo, pieno degli echi di quelle vicende, nutrito di risentimento e, spesso, di sincere ' dolore. Le parole dei letterati, specialmente in un paese cosi rièco di letteratura come il no- ~tro, non bisogna sopravalutarle, ~a ~eanche depre1zarle troppo. I letterati sono termometri, spesso assai sensibili, di ciò che vibra nell'aperta atmosfera ; o sono preannunciatori. E poi, quella letteràtura sta diventando sana e soda ~ vi~a coltura, aderente alla realtà, ispirata da essa e capace di agire su di' · essa. Quel che sino allora si era verificato solo nei -·paesi di grande storia, come la Francia,. l'In- , . gltiiterra e,d anche l'Olanda, adesso si •può· constatare anche da noi, non senza aiuti anche -dal cli fuori, In ricambio degli aiuti che due o tre secoli prima noi avevamo fornito . agli altri. E' finito il flusso nostro verso l'Europa, poichè noi non abbiamo più molto da dire. L'emigrazione italiana si è fatta scadente, con molti elementi di rifiuto, eantanti, bai- . lerini, comici, schermidori, avventurieri, ecc., sui quali ,non poco si modella quella opinione pubblica europea su l'Italia che non è ancora ,, del tutto sradicata.· Ed é invece I cominciate il vivo e largo flusso dal di fuori. Il paese nostro, molto isolato dal mondo nell'eta del predominio spagnuolo, tagliato fuori da talune correnti di coltura europea. ancne per epera • .. ..
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