Vita Nova - anno I - n. 8 - agosto 1925

r . ' . . I . I .. ' . ' I • ... ' . ' .. \ -6 col nostro stesso lavoro, vale a dire con quel lavoro materiale che ci è · indispensabile per ottenere dalla natura' ciò di cui ab0iamo necessità. È questo un lavoro che ha un· valore etico, che é vita. È questa la vita,· questo il ' mondo in cui l'uomo veramente vive, questo il luogo di cui paturalmente siamo cittadini. ' , - I ; Ora se _noiguardiam0 a questo mondo .che é tutto fatto per così dire della nostra \ I carne, e dèlla stessa sostanza del nostro pensiero,. e .della nostra volontà, che non c'era prin1a-che ci fossero gti uomini ; allora é evidente che l'uomo non vive cori forze avverse, \ indipendenti dalla sua atttvità, stretto a leggi fatali ed inesorabili, le quali riessuno sforzo e nessuna. preghiera rieste a piegare, ché anzi · il mondo in cui l'uomo vive é il mondo fatto da lui, il mondo di cui egli ha in sé stesso dal principio la causa creatrice, la causa pro- , duttiva. - Noi ·non possiamo desiderare dell~ frutta che non nasceranno mai, perché non ci sono gli alberi che le possono produrre, ma possiamo desiderare il frutto dell'albero del bene o ., del male, piantato dentro al nostro cuore, che • • nel segreto dell'animo nostro vegeta, fiorisce, fruttifica mediante la nostra buona volontà. Se lo desideriamo questo frutto, siamo noi che lo creiamo; noi possiamo desiderare invero la chiave dell'universo, che giace nel profondo .. ,, . :.,.,, gnere, che non ha .in sé nessuna ombra, nes- ' suna lacuna. ' Noi siamo indispensabili nel nostro mon- . do, perché ·ne siamo gli artefici, é Perciò rispetto ad esso é evidente che n0n. faremmo nessun guadagno a sopprimere nel nostra. · cuore il desiderio che ci trae di ciglio in ciglio, di "collo i~ collo,, per l'ascensione infi-_ , nita del monte in cui si spiega ,la ~ita u- · ,mana. , , Quanto più noi desideriamo, quanto ~iù é ardente la voglia di questa realtà, 'di cui,· possiamo e dobbiamo vivere, tanto più il nostro mond·osi accresce, tanto più nel nostro ~ ,,cuore fioriscono le 'verità, le belfezze, i valori · in generale che _costituisconoil mondo .a cui · apparteniamo, di cui noi abbiamo bisogno. - · _ L'uomo moderno é privilegiato, rispetto, diremo così, grosso modo, all'uomo .anticd, dalla coscienza che il mondo, che é il v'ero mondo dell'uomo, é il mondo. fatto da lui. , ' E' quì che nasce un nuovo concetto della ' libertà. L'uomo allora é libero non in quanto si sequestra dalla realtà, e si chiude der)tro.a I sé stesso come dentro ad un bozzolo, nella · individualità empirica, natur.ale, limitata del 1 piccolo essere che nasce disarmato rispet- , , to a tutti i pericoli, a tutte le forze avverse . • della natura. ,. ..- dell'oceano, nell'abisso della natura e ~ che ci ' é negata dallo spirito maligno. Non é questo l'uomo libero. L·'uomo é libero in quanto é, per cosi dire,•in casa sua, dentrò sé- stesso, ove risiede il mondo, che é · un graQ mondo, molto •più ampio di quello della natura, perché tutti gli esseri della natura sono mortali, e tutti periranno ; e lo stes- , so universo, così come é astronomicamente · con·siderato, e per cui noi credia1 mo che se ci , potessi~o essere stati sin dal rrincipio e l'a- · vessimo potuto accompagnare lungo tutta la ' . nostra vita, -saremmo potuti _giungere ad una vita divina, quello é un universo molto lit;nitato !· Se noi consideriamo la verità come generata dentro alle viscere della natura, noi do- . vremo pensare che essa non verrà mai nelle ., nostre mani e saremo condannati allora a prostrare in eterno la f rònte dinanzi all'ignoto ed • all'inconoseibile, ma se noi invece ci pers.ua- ...diamo che la verità non é altro se non la ve- ' . , rità del nostro pensiero, la verità che si va . foggiando via vi,a attraverso la vita secolare, 1 , anzi eterna di questa attivita interiore di cui noi siamo· fatti, in cui consiste la nostra vita, noi saremo sempre e dobbiamo sempre senti- ,, , re di ~ssere in~un~ luce çhe non si ..può spe- , Ha· cominciato ora e già no c'é più. E giorno verrà. in cui il sole sarà spento,, in cui sulla terra sara spenta tutta la vita, .quella ; vita a .cui noi vorremmo tenerci àfferrati per prolungarla oltre l'ultimo giorno dell·à _nostra. e$istenza, . a I ibiioteé G.in ' anca •

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