Vita Nova - anno I - n. 8 - agosto 1925

• ,. 12 ---- VITA NOVA guidi, l' idea d' un principio superiore che gl~ si metta in mente una volta per sempre, e gli ,accenda nel cuore una fiamma che le vicende della vita non spegneranno. 3. Il concetto di scuola « elementare >>meriterebbe una critica a parte: esso accenna a una concezione intellettualistica del sapere, quasi che in questo esistano « elementi>>, appresi i quali, il resto venga da sé. Concetto analitico, grammaticale, geometrico, meccanico, questo, che ridurrebbe l' istruzione a un apprendimento mnemonico e a un'abilità meramente formale. La pedagogia moderna ha potentemente reagito contro il concetto di un' istruzione in questo senso: si può dire, anzi, che proprio il pensiero di questa reazione ha fatto sorgere una speciale scienza col nom~ di pedagogia, per sostituire a quel concetto l' altro di « educazione>>. In questo si è affermato subito la necessità che la scuola, e l' istruzione data in essa, abbia il fine della formazione spirituale dell'uomo. La pedagogia italiana, con il Gentile, ha fatto un passo ulteriore: non soltanto ha chiarito in modo definitivo che quell' antitesi di istruzione ed educazione si regge su un concetto falso, per il suo dualismo latente fra il sapere come presupposto alla libera attività dello spirito e questa stessa attività creatrice liberamente di sé, e in sé della propria cultura; ma ha, inoltre, profondamente ·trasformato il concetto stesso di cultura in quella eh' egli ha dato come una dialettica delle /orme fondamentali dello spirito, il cui primo significato è quello che, chi qui scrive, s' industria di chiarire: di problemi, cioè, costitutivi dell' atto in cui si realizza la vita dello spirito in sé e per sé considerato. L' i~1iportanza e originalità di questa concezione, che segna una data decisiva nella storia della pedagogia, è di tale evidenza che non ha bisogno di altra illustrazione. 4. Ma la questione scolastica, per quanto anche altrove abbia acquistato da tempo un interesse politico-statale, in Italia, sotto la spinta delle aspirazioni che hanno preceduto e governato il moto del nostro Risorgimento, si è venuta determinando come una questione · eminentemente democratico-nazionale: vòlta, cioè, al fine della formazione della coscienza del popolo che è la base della Nazione. Questo concetto non va co11fusocon quello, Bibliote a Gino ■ 1anco • analogo, ma diverso, di. una scuola « popolare >> che integri e fiancheggi la scuola elementare. .Cosi come la parola cc democra~ia ~>, _anch_e quella di « popolo » può avere molti s1gmfìcatI. Scuola popolare si chiama anche la scuola elementare che accolga, non i bimbi, ma adulti bisognosi di acquistare o rinnovare gli el~ment~ della cultura pill comune. Ovvero quel tipo d1 scuola che si propone la divulgazione, in forma piana, necessariamente superficiale,_ della scienz_a e della cultura superiore. Ma non d1 questo, qui, · si tratta. Bensi del concetto di una scuola che raccolga l' anima della Nazione in quel primo · grado della sua apparizione eh' è il fondamento di ogni ulteriore sviluppo: nel bimbo, quale esce dalla tradizione vivente dei pensieri e dei costumi, degli abiti mentali e morali, della fede religiosa e del senso pieno della vita de' suoi padri. C' è nel fondo di questo concetto un senso del t~tto nuovo e fresco del carattere proprio e dei fini veramente nazionali della scuola in generale, ma di quella elementare in modo particolare. La scuola vuol qui coincidere con la storia concreta della Nazione, riprendendola alla sua scaturigine spirituale. A questo concetto ha preparato, da una parte, l' idealismo storico del Croce; dall' altra, quello attualistico del Gentile, che ha sentito, ed è riuscito a far sentire, il problema della sua pedagogia come un problema d' interesse politico, nel senso piu alto, e piu vero, della parola. Apostolo maggiore della trasformazione della scuola elementare in questo senso, che supera la superficialità del vecchio democratismo scolastico, e dà insieme all'affermazione nazionalistica un significato puramente spirituale, è stato il Lombardo-Radice. . 5. Chi volesse ricercare le origini piu remote di questo fermento d' idee dovrebbe, certamente, ~on_ trascurare la storia del pensiero pedagogico 1n generale che ha resi celebri i nomi di scrittori illustri di altre nazioni· ma di li non ri~scire~be a rendersi ragione 'di quanto caratterizza l attuale movimento che sorto in Itali~,. ha i suoi pill immediati pre~ede~ti in una tradizione J?Ostrana del pensiero pedagogico, p_resso che ignota fuori d' Italia. Difficilmente s1 troyerebbero in un trattato straniero i nomi del V1~0_e del ~uoc~, del Capponi e del Lambruschim, e d1 altn pedagogisti italiani. Né

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