Bi VITA NOVA clima le privazioni e le fatiche di una guerra coloniale. Già serrati alle mura di Tripoli e di Homs per le vicende della guerra europea, da falangi di ribelli insolenti che avrebbero voluto dettare condizioni, noi fummo in breve padroni di tutta la sterminata re..- gione che dal mare va sino ai margini del deserto. È stato un vero capovolgimento tattico e strate..- gico, se si pensa che nel 1913 il generale Lequio dovette sostenere la dura battaglia di Hassaba, trascinando - e per miracolo - una intera pesante Divisione nostra di 35 .mila uomini! La riconquista ha richiesto circa metà di quelle forze. E la rapidità e l'audacia nella vittoriosa manovra, hanno soggio..- gato moralmente gli avversari. - Quanti sono gli Italiani ·~che-~ne~hanno-~saputo qualcosa inercè gli aridi comunicati uf ..- ficiali? *** Noi Italiani ignoria~o, perdippiù , che, in attesa di estendere la nostra sovranità al lontano Fezzan per liberare il deserto dagli ul-. timi nuclei di ribelli che vi si sono rifugiati, fìgure meravigliose di combat- . . . tenti vivono a1 marRisolto il problema della tranquillità opero.sa: gli sforzi del Conte Volpi, che ha trovato nel. M1n1stro Di ·scalea un tecnico entusiasta, sono._volt1 a?esso a realizzare· questo vasto problema d1 rend1me?to. Sagace, coraggioso e intelligente, il conte Volpi dà affidamento di saper svolgere anche que_sto vasto programma, che può significare forse un giorno una nuova indipendenza nostra. Il Governatore Volpi ha l' anima del Console rom~no · e non guasta quella sua sottile vena di ironica ve~ezialità che gli deriva dal buon sangue : Maon1etto sa - da secoli - cosa accompagni l' im..- percettibile so~r~o di San ,M:irco. . ..... , .. lnfinen.. 1 - sia· detto per 1 ch1 f: ~serc1z~o ~ d!u.d1r1tto bizantino! - Tripoli è romana =-~·gh ·Arab1.~lainvasero gini della nostra occupazione, scolte lanciate nella solitudine. Nostri ufficiali, adorati dalle . truppe libiche ed eritree, guidano, oMAUSOLEO DI GHIRRA (Epoca romana) gni giorno, i loro soldati attraverso la sconfinata aridità del deserto, piombano sui nuclei. dei ribelli, . disperdendoli. È 11na lotta senza quartiere, fondata sul concetto che è necessario prevenire, attaccando ; che l' iniziativa è. del più forte e che occorre portare la guerra nel campo nemico per evitarne gli orrori alle contrade in nostro dominio~ Da Tripoli, a Gadames, a Homs, sino ali' altipiano del Garian, sino a Mizda lontana e sola, pascolano ora tranquilli i greggi, e l'Arabo può mietere in sicurezza : palme fruttifere in oasi densissime, e sconfinate distese di orzo, che la terra feracissima dà generosamente, appena smossa. Davvero ha bestemmiato chi, non avendo visto quelle pianure, ha definito la T ripolitania uno scatolone di sabbia! Il giorno in cui potremo organizzare la nostra emigrazione (perchè il problema è, sopra tutto, di mano d'opera), noi avremo il nostro granaio al confine sud. Natural..- mente l' emigrazione dovrà essere accompagnata dalle necessarie cautele economiche, perche senza strade facili e senza trasporti, il raccolto a nulla giova. ioteca Gino Bianco I nel 642, dopo che i Vandali e i Bizantini vi avevano sommerso i segni della decaduta romanità. E i Berberi, pur di rendere impossibile la vita agli Arabi invasori, non esitarono a distruggere le loro meravigiiose città e a devastare le opulenti campagne. L'ignavia dei vincitori, consentì in seguito che sulle rovine si addensassero le impalpabili ondate delle dune mobili, e oggi dalla sabbia emergono qua e là le colonne di marmo policromo dei templi, dei circhi e delle terme. Che i segni di Roma eterna sfolgorassero ancora, per secoli, sotto la gloria del sole, ha voluto appunto il conte Volpi, perchè il nostro diritto fosse ancora una volta testimoniato e perchè il nostro passato fosse auspicio per l'avvenire. Così, da una strato di oltre 1 O metri di sabbia, è sorta ancora alla luce Sabratha Vulpia : gli scavi del1' anfiteatro sono stati iniziati nel 1923, cominciando a diseppellire lentamente una intera città ; sei chilometri lungo la costa, per oltre 500 metri. Così è sorta Leptis Magna, la città che diede i natali a
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==