Vita Nova - anno I - n. 6 - 15 giugno 1925

. . , • , - 31 - .. • ste forze con cui l'Italia ancora domina l'Adriatico.· Anchl oggi la lingua italiana signoreggia ca Venez1a; da Pola, da Fiume, fino all'estremità della penisola italiana, e dall'altra sp9n- _ da porta fino agli Albanesi quella che è la parola e la· voce della civiltà. In tali condizioni l'Italia non potrà essere per un pezzo esiliata dall'altra sponda : l'importanza economica e politica d'Italia sull'Adriatico, è · tale che nessuna forze! di governo ·può abolire l'influenza dominante· che l'Italia vi deve ave-- .,,, re e vi manterrà _ Se le sotti di oggi sono avverse sul breve tratto della sponda dalmata, sono sorti di òggi : l'Italia non misura il· suo avvenire al breve yolgere di .una giornata. Quando il -dominio di Roma sulla sponda dalmata cadde e dell'impero romano e della sua potenza non rimase più traccia, passato un breve periodo di secoli, la Dalmazia che era Roma, che era cqltura ·di Roma, che era arte di Roma, che' era civiltà di Roma, fu la Dalmazia di Venezia,· cultura di Venezia,arte di ·v enezia, civiltà di Venezia, e quindi sempre d'Italia. 11camn1ino della Dalmazia è quindi segnato storicamente da questa tradizione, che ha mostrato sempre, per volere di µn destino non. cancellabile, l'impronta dell-'Italia sull'altra spol}da. Se noi non vedremo risorgere il periodo che abbiamo v~to tramontare, e al quale troppo facilmente abbiamo rinunciato, lo -vedrann0 i nostri figli ; noi che vediamo l'ideale d'Italia posto così· in alto, sappiamo che que.sto av_- verrà. E poichè il parlare della Dalmazia ci ha_ portato a paflare dello Stato Jugoslavo, ci facciamo adesso a parlare dei paesi che sono stati, insieme con la Dalmazia e- con gli altri territori vicini, dominio deJla monarchta austro-ungarica. L'eredità della defunta monarchia è ormai sistemata e consolidata. Abbiamo al suo posto tante formazioni politiche nuove, che _co.- stituiscono nelle vicinanze immediate dell'Italia una. costellazione di potenze minori colle quali il nostro paese è _in immediata relazione e sulle quali esso può esercitare un'influenza molto notevole. lo vi ricordo questo: la monarchia AustroUngarica rappreséntava nella carta geografica d'Europa, una estensione di territorio molto considerevole, era il secondo stato d'Europa per dimensioni, ed era uno stato che s'avviava ai 60 milioni d'abitanti, e che rappresen- . tava quindi anche per il numero, una entità veramente cospicua fra gli stati europei. Ma • • .. • I e , questa compagine che pur si reggeva da se- . coli, era minata . e condannàta dallo svifuppo delle singole nazionalità èhe in esso erano incluse e che ormai intendevano affermare ognu~ na la propria indipendenza e la propria personalità. · . · Perciò al grande stato unico plurinazionale, si son v.enuti .a sostituire, grazie alla guerra liberatrice, un certo numero di stati minori schiettamente nazionali ; pei quali si è cercato di ottenere. che i confini singoli coincidessero coi singoli limiti delle diverse na-_ zionalità. · . Che ciò sia riuscito in modo tale da av- ·vicinarsi ad una sistemazione ideale non si · può dire : in queste cose è impossibile arriva-· re ad• una soluzione veramente soddisfacente. In ogrii modo basta vedere una • carta delle nazionalità·, anche per un solo momento, per . rendersi ragi9ne di_quali dovevano risultare e di quali realmente sono .,risultati questi stati nuovi. . Per la Ceco-Slovacchia voi vedete che la corrispondenza con la massa~riunita da uno stesso vincolo etn·ografico(cechi e slovacchi), è quasi perfetta, benchè risulti evidente che·, per far ragione e questo blocco nazionale, non s'è avuto riguardo ~ tàlune minoranze nazionali diverse che son rimaste incluse dentro al medesimo territorio. Per l'Ungheria, benchè sia uscita dalla. guerra molto diversa· e. molto p~ù ristretta di quella c:he era prima, essa è stata- ricalcata ad un ,dipresso sùlle linee precise che risultavano il limite della nazionalità . - ungherese : non pit'i un'Ungheria che abbrac.:. ciasse parte di altre nazionalità minori che essa opprimeva col suo dominio, ma ona· Ungheria limitata ai soli territori d9ve si parla ungherese. Alla Rumenia sono stati dati territori della vecchia Monarchia austriaca dove si parla rumeno; alla Jugoslavia i territori dove si parla il linguaggio serbo-croato e quelli dove si parla, non- molto diversamente, lo sloveno. Ed è finalmente rimasta l' Austria limitata a un'area puramente tedesca. . Si é ritagliata insomma la carta delta· vecchia monarchia secondo la disposizione delle singole nazionalita, ,,e ne · è uscita· una serie di piccole entità politiche al posto di quella grande entita che ~sisteva prima. E' un frantumar~i di. stati, dei quali il maggiore per popolazione, che é la Ceco-Slovacchia,non ha che 14 milioni di abitanti : cifre relativamente modeste, molto modeste in confronto a quelle della vecchia monarchia. Stati piccoli dunque di superfice e modesti come entità. Ma come si sono essi sistemati questi stati? .. •' I . . , . . - . - • • ,r • I , ... r • •

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