Vita Nova - anno I - n. 5 - 1 giugno 1925

• 1 • I , r • • • - ·15 • . ,. - .zratmente in ciò, nel non essersi accorti che 'un'agricoltura, razionalmente, cioè economicamente organizzata, non si regge sul lavoro .avventizio, disinteressato, estraneo alla compagine produttiva, senza nessuna stabile aderen- .za con la terra : che l'avventiziato può essere ·tina triste necessità di taluni periodi anorma- , 'li, e quindi transitori ; di una agricoltura che no.n ha ancor trovato il suo equilibrato asset- ·to ; può essere la fatale conseguenza di errori -di organizzazione tècnica di agricoltori, troppo · ·preoccupati del guadagno immediato, e per , -questo dimP,ntichi di un principio fondamentale che regola e domina una organizzazione ·tecnica razionale dell'agricoltura, un'organizza- .zione rispondente ·alla convenienza economica 1non dell'ora fugace, ma di quel lungo ciclo di ·tempo, su cui si modella il lento passo del- , l'agricoltura : il principio cioè di una regolare . distribuzione annua del lavoro. . Osservando questo principio, il lavoro agricolo va chiesto a contadini che abbiano con la medesima azienda rapporti stabili., conti- :nuativi ; che siano legati quindi a .contratti duraturi per uno o più anni ; cointeressati nei più larghi lim~ti possibili alla produzione ; · rapporti' nei quali e pei quali il contadinp ye- <le realizzabile, se non per sè, per i figli, attraverso le proprie virtù di. lavoro e di risparmio, la grande aspirazione della sua ani- ·ma, il possesso stabile della terra. Sono ·quindi i salariati fissi e, almeno parzialm~nte, -cointeressati ; sono i coloni parziari ; sono i piccoli affittuari e i piccoli proprietari, le categorie normali, fisiologiche dei lavoratori a- .. gricoli ; quelle che possono corrispondere alle esigenze del progresso tecnico-agrario, alla migliore e massima produzione. . C'è, in fondo, un parziale riconoscimento di questa verità anche nell' affittanza collettiva òi braccianti, sopratutto quando, di fronte alle dure lezioni dell'esperienza, la cooperativa di conduzione finisce per individualizzare la col- .tura, repartendola fra r suoi la_voratori,in forma di' partitanze individuali e altre analoghe. Ma ahimè, le organiz7azioni rosse sceglievano (:Of:Ì, per arrivare alla mèta, ]a via più diffi- .. ■ 1anco cile. Ben vengano, ripeto, le affittanze collettive ma, se esse non debbono essere organi parassitari, non p9ssono rappresentare se non · gruppi scelti, sceltissimi di lavoratori, di elevatissima coscienza. Credere che, non dico la maggioranza, ma una gran parte degli avven- . tizi, possa essere ricondotta per questa difficile via a11aterra, a una stabile aderenza colla. terra, a una diretta partecipazione e respon-... , sabilità nella produzione, è cadere nella u-.. topia. E allora .- se si tengono presenti queste verità - si veda come tutti i cardini della politica dei braccianti rossi appaiono in perfetto contrasto con un economico ordinamento della produzione agraria . I turni ! ma questa è la quintessenza del disinteressamento del lavoratore dalla produzion~. Ciò risponderà a concetti egualitari, all'idea che tutti sono eguali e debbono essere trattati nello stesso modo : ma, certo, non fa che accentuare tutti i danni del lavoro avventizio, il suo scarso rendimento, la sua incompatibilità con un ordinamento_economico della produzione. La lotta contro le macchine agricole di raccolta, ed altre che sostituiscono la forza motrice dell'uomo ! ma esse sono uno dei più efficaci stru'menti per smussare le punte nel cliagramma della distribuzione annua del layoro agricolo ; sono, cioè, uno dei migliori strumenti per assicurare quella condizione di cose che permetta l'impiego di lavoratori legati all'azienda da rapporti stabili e non effimeri. Il combattere quelle macchine significa contribuire a consolidare quell'anormale condizione di cose, donde sorge l'avventiziato, con tutte le sue piaghe. I lavori pubblici ! E' sembrato somma sa- ,, · pienza di servirsi dei lavori pubblici per colmare le lacune lasciate dalle operazioni cam.. pestri affidate agJi ~vventizi, nella distribuzione annua del lavoro. Sapienza a rovescio ! Ciò non fa che consolidare l'esistenza dell' avventiziato, permettendogli, bene o male, di vivere nella sua condizione .attuale, mentre è proprio questa condizione che bisogna mutare. Peggio

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