quella dell• antica Grecia: la prima cavalcata sul poledro già atto alla corsa. Il poeta non ha descritto la scena : l' ha scolpita nel marmo. Il poledro è là, erta • 1 . 1• an1'ma millenaria del pastore rinascé, e mattine, di speranza. Rapito in questo come per un sogno . . . t levarsi la luce in seno » ; poi s1 sogno, quasi sen e « SARDEGNA - POEMA CAMPESTRE ' « fra prati • soffi • • con la • lungo il « schiusa la • mare, « la • stellante }>, narice al 1ncamm1na greggia cervice nessuno dei giovanetti d' asfadelo le . la malinconia (fan- ardenti della • e per rupi >>. e pnmavera }>, ma osa cavalcarlo perchè quella sua espressione di forza tasma tante volte secolare quanto lui) lo riafferra, IN VIAGGIO PER LA SAGRA DI SULCIS • incute spavento anche al piu ardito fra di loro. Nel sonnetto « Alba ;; è portata vicino a noi l' immagine del pastore, ho detto, fin dalla prima paginà. Egli . . . ' iii un piano p1u • apparsac1, come è ritratto in due momenti successivi e straordinariamente veri. Tutte lo domina, r accompagna nel suo « fatale andare » • Siamo penetrati ormai nel cuore della· Sardegna barbara e jeratica, austera e leggendaria di cui il Satta, nonostante il desiderio di redenzione e di civiltà, è follemente innamorato. Nel sonnetto ora descritto - 30 - BibliotecaGino Bianco
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