Ora preciSamente in queste passioni noi manente o presente la s~~ legge, e quin~i la dobbiamo cercare di figgere il nostro sguardo. sua norma la sua morahta .. La seconda, mve-_ Le passioni non debbono essere derise, come ce è la libertà d'arbitrio. diceva un grande pensatore, lo Spinoza, le ' li più grande colpevole, !n. ver!tà, della passioni han bisogno di essere comprese, per- confusione circa il concetto d1 hberta, fu per .. chè da esse noi possiamo elevarci a qualche l'appunto un grande filoso~o?Aristotile? il q~a- . - · cosa ài veramente alto. Figgendo, difatti, lo le disse che il primo requ1s1to della hberta è sguardo detltro a quel guazzabuglio che costi- di essere a vice~~a gover!1an~e e governai~; tuisce precisamente il regno delle passioni, noi ma l'altro requisito è di- vivere a proprio possiamo scorgere una idealità; f piacere. . . . I - Da qualunque punto noi vogliamo guar-, Da queste parole di Ar1stot1I~potete fadare la vita spirituale, •essa ci si presenta cilm.entearguire il. contrast? . reciso. che c'è come materia di passionalità e di sentimenta- tra il concetto di libertà pol1~ica,e ti concet: lità ; quindi la passione ed il sentimento non , to di libertà personale, o, chiamatela_pure, di sono cose da dispregiare: anzi possiamo cer- libertà ciyile. . . . . . tamente dire che Io stesso bene non è che Ma tn questa antitesi not non· possiamo, passione. . evidentemente, riposarci perchè a~trim~nti s~ar- ·Quindi noi siamo ben lontani da, quegli riamo lo stesso concetto della hberta. V 01 saapatici stoici i quali credevano ad un tratto pete benissimo che nel secolo XVIII si pro- , di poter sopprimere tutte quante le passioni clamò come dogma intangibile la libertà in- , e di elevare sulla distruzione delle passioni il dividuale, la quale doveva essere come il tocregno del deserto, o la notte profonda, in,cui ca e sana di tutti i mali · sociali, mentre da , cònsisterebbe la loro virtù. La virtù, la vera questa libertà individuale sono derivati, come , virtù, invece, si profonda nel mondo passio- noi. abbiamo avuto J'occasione di rilevare, · nale. Perciò dobbiamo guardare alle passioni danni incalcolabili. . . . che animano gli individui dei dive1si partiti Giacchè, se per un momento noi suppocon altri occhi. , niamo che l'uomo, in quanto individuo, è perE' certo che la formazione dei partiti è fettamente libero, l'umanità noi dovremmo , dovuta a contrasti di indole economica o a concepirla come una guerra di tutti contro contrasti di indole nazionale e anche qi indo- tutti (lo stato d'anarchia). Infatti, se ciascuno le religiosa. ~ - di noi si sente dal suo punto di vista sign__ oGiacchè anche nella religione noi dobbia- re, dominatore, padrone, è evidente che la mo parlare di partiti, i qttali a prima vista guerra è inevitabile e incessante, cioè. eterna. · sembra debbano intaccare l'organismo della Sicchè, la libertà .individuale conduce alreligione ed invece ne sono la vita. la distruzione della umanità, alla distruzione Difatti ove la religione fosse considerata della società, e però di ogni forma -di vita come qualche cosa di immobile, allora noi ·politica. Ma anche se noi vogliamo conside-, potremmo giustamente concludere che e' è Io rare l'azione stessa dell'individuo come assoschema della religione, ma la religione viven- · lutamente libera, ci accorgiamo facilmente che te non c'è più. questa libertà assoluta non esisté, perchè l'in- . . Dunqu~, perchè la r~ligione si m~ntenga dividuo agisce e non agisce. Se agisce, egli · nella ·sua vita, è necessario che anch~ tn essa non può nella sua azione avere una norma ci siano. dei contrasti, e quello che ~i ·dice una regola ; se non agisce, allora è inutil~ - della rehgione possiamo dirlo a maggior ra- che si parli di libertà. La -libertà~ in tanto egione -della politica, la quale nòn ~ive che di siste in quanto è effettiva reale •libertà in lotte, di guerre. Queste l?tte, questi c?ntrastii quanto si determina, cioè in' quanto è azi~ne. que~t~ guerre, sono precisamente suscitate dai Del resto, noi soltanto a parole possiamo part1t1. . . . . . negare il concetto di legge,- come presente :~a s~ not a~n:iett1amola . ~ecess1tà det nella stessa libertà che è azione, perchè se epartiti come dedotti dalla necessita stessa del- saminiamo anche le associazioni che no·n so1a yita ~otitica, noi dobbiamo doma11:~arcsie no di natura politica, per esempio quella delessi abbi~no un fondamen!? ancora P!~ saldo.• la mafia, o della camorra, o della teppa, ci. -:. Questo fondamento ptu . s~ldo noi. lo tr?: acc?rgiamo che anch' esse han bisogno di un . v_iamon~l _concetto~tesso. di hbertà : ,1 p~rttti codice; sarà un codice che noi rimproveriact sono 1n quanto c è la libertà. Ma c è hber- mo, ma un codice essi debbono averlo sen~ tà e libertà. tono di doverselo costruire ' La prima, che è-la sana libertà, ha im- Dunque, dobbiamo ne~essariamente am~ , .• ·• .. • iblioteca • 1no • 1anco
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