' . . . • SCiehzaPolitiCa I ' I . ., I ,, • . ' PROF. GIUSEPPE SAITTA. ' , i • - , .. . ... -DEI I)AI{TlTIPOLITICI SERA DEL 17 FEBBRAIO 1925 ' N . ELLA· mia ultima lezione vi promisi di parlarvi dei partiti come costituenti la vita dialettica della nazione. L'argomento, come potet~ facilmente supporre, è assai delicato e spinoso. Tuttavia noi vogliamo affrontarlo con tutta la nostra françhezza. Per avere · un concetto della importanza dei partiti nella vita politica, è necessario che noi esaminiamo brevemente quale è la relazione tra il governo e i governati. Si dice:· da una parte noi abbiamo l'autorità costituita che è l'autorità assoluta, e che è rappresentata dal governo·: dall'altra ci sono i governati, i quali ora sono chiamati sudditi, ora cittadini, ma o su.dditi o_ cittadini, essi rappresentano qualche cosa di diverso dal governo. Giacchè il governo guard~ le cose, come diceya un insigne storico tedesco, dall'alto. in basso, ·1ad-· dove i governati sogliono guardare le cose dal basso io alto. Di qui un contrasto irreducibile tra il governo e i governati. - Da una parte il governo, che, a prima vista, pare non consideri sufficentemente gli interessi dei governati, e dall'altra i governati che considerano il governo come loro nemico. La questione, posta cosi, è troppo semplicistica, e diremo troppo astrattistica, giacchè la relazione ,tra il governo e i governati si riduce in fondo alla relazione tra l'autorità e la libertà. Se il governo rappresenta l'autorità, come autorità esso è certamente il nemico della libertà. Difatti l'autorità si dimostra come la stessa necessita, aicui non possiamo sottrarci. O~ll'~ltra parte i governati rappresentan~ a Gino - . . • 1an. ... I ; il princip_io della spontaneità, della libertà. Difatti chi dice individuo dice essere libero. Ora, c9me conciliare l'autorità. del governo colla libertà dei governati? Se l'autorita del gpverno rappresenta la necessità· e i gqvernati rappresentano la spontaneità o la libertà, pare a prima vista che il contrasto tra l'uno e gli altri sia assolutamente •irriducibile.Eppure questocontrastonon.esiste, se noi cerchiamo di considerare che i gover~ nati non sono fuori del governo, ma costituiscono la cellula vivificatrice di questo medesimo governo. . Giacchè in tanto noi possiamo conciliare l'antitesi fortissima tra il governo e i governati, tra l'autorità e la libertà, in quanto no.i concepiamo l'autorità· rton come potere statale superiore che si aggiunge alla nostra attìvità, ma come la nostra medesima attività, come il nostro io più profondo, in cui risiede l'idea del sovrano. . · · In altri termini, l'autorità bisogna considerarla come lo stesso sovrano : ma che cosa si intende per sovrano ? Certo tutte le volte che si parla di sovrano, noi corriamo coli' immaginazione ad una determinata persona, laddove il concetto di sovranità non ha nulla di determinato, cioè di empirico, non si riferisce a questa o a quell'altra persona, ma rappresenta· addirittura un'idea, e l'idea, come diceva un nostro grande pensatore e politico, il Giobert_i, l'idea è il· solo e vero sovrano, ed essa app~rtiene a qualunque governo legittimo, sia principato Q rep~bblica! e~ ~ sostan~tallllef!te t~OCfqtiç~~ .. • .,. \ ...
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