Vita Nova - anno I - n. 4 - 15 maggio 1925

PROF. SCIPIONE OEl\1~1A ,, . GI.1O1 RGANDI I COMUNICAZIONE I TER~l/iZIONALE SERA DEL 14 FEBBRAIO 1S25 I .. ABBIAMO già veduto quàte è la posizione fatta agli Stati nella odierna comunità internazionale : l'abbiamo veduto tanto nella soçietà internazionale generalmente intesa, quanto nella societa delle nazioni. Oggi vediamo· insieme in qual modo gli Stati comunichino ufficialmente trà di loro; ossia vediamo quali si deb·bono considerare organi internazionali o meglio organi statuali per le comunicazioni j~ternazionali. Lo faremo però brevemente perchè si tratta di un argomento che attiene al diritto interno per tutto çiò che sia organizzazione amministrativa, e poi perchè entreremmo in un tecnicismo che non sarebbe adatto al nostro corso. Intanto partiamo da una considerazione molto elementare, ma molto fondamentale: uno Stato è un ente collettivo, è quello che si dice una persona morale, epperò, come tutte le persone morali, non può esplicare la propria volontà, e svolgere le proprie· funzioni se ~on per mezzo di individui, cioè di persone _fisiche.Ma queste persone fisiche agend·o per lo Stato, non agiscono più quali individui portanti una volontà personale · e con intercs-· si personali. Pensiamo quando un ministro prende un. ,provvedimento, quando un giudice emette una sentenza e via dicendo : il Ministro, il giudice; non è più l'individuo che agisce come tale, ma è lo Stato che parla per suo mezzo. ... b11 · · Ora in questo non c'è niente di differen-. ~e.di ciò che av~vieneogni qualvolta la volontà di un individuo si pone come volontà di un ente : si tratta soltanto di vedere quali . ~iano. gli individui che si devono considerare tispetto agli Stati esteri come portatori di volontà_rispetto ad un determinato Stato. Ce ne sono molti, ma noi raccogliamo la nostra at- ~enzione soltanto sul Capo dello Stato, sugli agenti diplomatici e sugli agenti consolari. Diciamo che ce ne possono essere molti altri ; anzi è certo· che oggidì, se uno Stato vuole conchiudere con un altro Stato una convenzione sanitaria, si servirà di medici, se vuol conchiudere una convenzione per un determinato regime ferroviario, per aprire un tunnel • ibliote ,. ecc., si servirà di ingegneri : se vuol conchiudere degli accordi economici, si servirà. di economisti e via dicendo, poichè è una caratteristica della vita moderna la ne~essita di specializzarsi in un determinato ramo. Gli· uomini enciclopedici sono ormai spariti. : Ma ciò non toglie che gli organi di cui nor- .. m~lmente gli Stati si servono nelle. loro comu-· nicazioni ufficiali sono quelli ora r a1nmentati Quando parliamo di Capo dello Stato non ., intendiamo un Re, ma quel qualunque magistrato che sia preposto dalla Costituzione al reggimento dello Stato, e possa esprimere di: . fronte all'estero la volonta dello Stato. Dico Capo dello Stato perchè oggidì tutti gli Stati sono Monarchici, comprese le R~pubblichc =~ non essendoci più esempi di un comando dua-: listico, o più che dualistico come abbiamo a-. vuto in tempi antichi (l'arcontato nella repub-·. blica ateniese, il consolato in Roma). In questo senso dicevo che anche la Repubblica è , monarchia e per questo possiamo parlare veramente della volontà dello Stato person~lizzata in un determinato in·dividuo. Se poi anche, in ipotesi, un corpo collettivo prendesse la direzione unitaria dello Sta-· to, il diritto internazionale non a,vrebbe da dir niente perchè questa è una questione che si ~- . riferisce al solo diritto interno. · Al diritto internazionale importa sempli-_ cemente di sapere quale Magistrato. o Re o Consiglio ecc. si consideri portatore della volontà dello Stato e chi, in concreto, sia inve- · stito di questa funzione.·Donde l' uso degli Stati di, notificarsi sempre reciprocamente il mutamento di una forma di Governo e del titol~re del supremo potere. .Dunque ancora un'altra conseguenza, che. deriva del resto, dalla parità e dalla ugua-. glianza con la quale si trattano oggi gli Stati ; che tutti questi magistrati, in quanto sono i_magistrati supremi dello Stato, sono uguali· e perciò internazionalmente hanno la stessa. posizione, le stesse facolta, gli stessi privilegi. Oggi p. e. non si potrebbe ripetere la di-' scussione che in altri tempi è stata fatta quando Sobjeski, si recava a Vienna e si trattava • .. ,

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