Vita Nova - anno I - n. 4 - 15 maggio 1925

t ... 30 - videre il territorio tra i figli e i parenti. La mancanza di una divisione territoriale preci~a, generava debolezza. Anche il concetto della libertà recava disagi. • Erano liberi quelli di origine germanica, tutti gli altri aldi o semiliberi, o schiavi. Gli aldi, che potevano essere anche di origine la- . tina, potevano avere qualche carica e godevan0 perciò di un certo senso di liberta ; ma il più delle volte accadeva che per esser meglio difesi dovevano legarsi a qualcun·o,e perciò da liberi e da semiliberi giungere ad una forma di soggezione. Chi scorre i documenti dei secoli 1 X e X trova una infinita di casi di per·· sone che possedevano un piccolo terreno e che non potendolo più salvaguardare, in quanto che questo piccolo terreno era circondato dai ricchi signori, pensarono di darlo in affitto perpetuo al potente vicino, in cambio di ciò che era indispensabile alla vita, e sopra tutto in cambio della difesa dalle ingiustizie che in qualunque modo potevano loro venire. In questo modo, molti piccoli propriètari e lavoratori scomparvero, cioè restarono sul luogo, ma dovettero lavorare per il signore, al quale avevano chiesto protezione. - E' da osservare che la richiesta di difesa al ·signore o feudatario, è .fatta più specialmente a quei signori che avevano un carattere religioso; perchè , nche i monasteri, anche certe chiese, i titolari delle plebes avevano dei diritti feudali, i loro titolari erano in sostanza dei feudatari. Ora a questi monasteri, a queste chiese, a questi vescovati, più specialmente si died.ero le persone, fidando in un trattamento migliore, che poteva più facilmecte venire da coloro che professavano la fede e la· religione cristiana. · * * * I Ho accennata. ai monasteri, e poichè il monachesimo, in questi tempi, ha un grande valore, è bene se ne dica qualche cosa. Il monache~imo è in tutte le religioni; e ha sempre un pensiero elevato o idealistico. Lo stesso maomettismo ha avuto ed ha delle forme monacali, nel senso di astrazione dalla· comune società. La forma per qualch~ lato può ritenersi egoistica, in quanto che i solitari si separano da tutto· ciò che può essere interesse della vita; ma bisogna pensare che lo scopo , è ài costituire un più diretto rapporto tra Dio e la loro anima. \ Il monachesimo si divide in due grandi parti:· l'anacoretismo e il cenobismo. L'anacoretismo si isolò dalla vita completamente e andò nel deserto e nelle foreste, e visse per sè, / ,,. Biblio eca Gi o Biarico per essere più direttamente dato alla p~eghiera ed alla contemplazione. Accanto a questi anacoreti che in fondo poco contribuirono al progr~sso delÌa societa umana,(e diciamo anche per l'azione religiosa, perchè l'azione religiosa deve_ pur~ avere un rapporto col ~ondo o _meglio cot fedeli) ci furono i ceno?1tt. I_l c~nob1s':11h0a un aspetto tutto diverso: e la r1un1onedt persone in società lontane ma non separate dal mondo vissuto d~i laici. Appunto perchè il cenobismo è spesso in rapporto colla civiltà, può portare alJa civiltà stessa dei vantaggi; e chi pensa a S Benedetto e alla sua regola, e chi pensa a Monte Cassino ed a Bobbio, vede quali enormi vantaggi il cenobismo abbia portati. La regola di S. Benedetto è del secolo VI,·ed è un esempio veramente mirabile di concezione d'opera giornaliera, perchè spiega quel che tutti i giorni ciascuno debba fare. Una parte della giornata è data alla contemplazione religiosa, un'altra parte al lavoro manuale, una terza al lavoro intellettuale. E' in questi monasteri e in questi tempi cosi lontani da noi, chè dobbiamo cercare il primo ricQstituirsi della civiltà latina. · Questi monaci portarono a noi utilissimi contributi, risparmiarono, aiutarono i deboli e i poveri, coltivarono i terreni, crebbero secondo le regole cristiane. E fecero anche di più, (e noi dobbiamo esser loro grati), ci conservarono le tradizioni della coltura latina. S. Benedetto stabilì che tutti coloro i quali sapevano di lettere, dovessero copiare dei codici antichi, specialmente sacri codici o libri che dovevano poi servire all'istruzione dei meno colti, e a quelli che sarebbero succeduti più tardi. · ,, · A questa luminosa idea di. S. Benedetto, · s:guita da coloro che vennero più tardi, dobbiamo se una gran parte della coltura e· arte classica e le opere degli antichi padri ci sono stati conservati. Coloro che furono soggetti a feudi di carattere ecclesiastlco, si trovarono indubbiamente me~lio, inq~ant~ che questi feudi poter,_onoresistere p1ufacilmente degli altri; perche rappr~s.entavano una istituzione religiosa; molto d1ff1c1lmenten, onostante la nequizia dei tempi, un signore moveva contro un monastero. * * * Si riferisce al feudo e al fervore religioso, alle armi e alla fede I' istituzione della Cavalleria. ' -La _cavalleria prospera col feudo·, con questa d1fferEnza,che mentre il feudo presto I ...

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