Vita Nova - anno I - n. 4 - 15 maggio 1925

.. VITA SPORTIVA E MONDANA Il Gioco del Pallone. Lo sferisterio bolognese si è riaperto anche. quest •anno per una serie di partite al pallone, cui partecipano giocatori di prim'ordine. Il tentativo di ripristinare a Bologna ed altrove questo classico gioco, va molto lodato ed incoraggiato. Bologna fu sempre una città appassionata del gioco, e la cronaca cittadina è ricca di ep~sodi caratteristici che stanno a dimostrare I' ardore con cui i bolog~esi prendevano parte alle partite, ed alle gare dello sferisterio .. Il gioco del Joot ball gode oggi di un primato e di una rinomanza internazionali, e commovendo come commove, ed appassionando le grandi folle, ha soverchiatò, in popolarità, quello del pallone, in modo che per i giovani, questo è appena un ricordo, o non è conosciuto affatto. A parte i meriti e l. interesse che suscita il gioco del calcio, stà di fatto che lo sferisterio, non dovrebbe più oltre soffrire di un abbandono assai triste, speciafmente se si riffette che, per rivivere non ha bisogno di un concorso " . straripante di pubblico. . . · Le· compagnie del pallone sono generalmente comp~ste ✓ di professionisti mod_esti nelle pretese, quanto zelanti e valorosi nel palleggio della piccola, difficilè, volubile sfera ; e quelli d'oggi alla modestia, diremmo che aggiungono l'eroismo e la perseverante tenacia di lottare contro la scarsezza del favore pubblico, purchè il gioco, non vada perduto· per sempre. Ricordino i giovani, che certe tradizioni non possono morire: e che spetta ad essi di farle vivere decorosamente. ~ È vero che sui campi liberi del_le gare di calcio si giocano delle partite _d'onore, non soltanto per le squadre, · ma per le città e le nazioni, cui queste squadr~ appartengono; ma non è men vero che, basta talora un po' di buona volontà, per compartire, con equa misura, il proprio entusiasmo tra il nuovo e il vecchio divertimento. Il vecchio, non è tale, da meritar l'oblio, proprio per· chè vecchio. Un bel palleggio del bracciale, ardimentoso ed accalo- .,. rato, può ben valere, non diciamo al confronto. ma vicino ai palleggi calcistici, e per farlo bene, occorre molta arte, non soltanto gagliardia fisica. La storia del Gioco del pallone, è tutta intessuta di bravute che non lasciano indifferenti nemmeno oggi, chi le r.ilegge, nei rari libri che le riportano. Nel suo .. Bologna di ieri, Sebastiano Sani, ha scritto un capitolo definitivo e divertentissimo sul· Gioco del pallone a Bologna, e ad esso rimandiamo il curioso lettore ino Bianc • 47 che voglia conoscere i fasti dello sferisterio, ed alimentare la propria curiosità. Il Gioco del pallone si sa, è antichissimo, comincia nel Salone del palazzo del Podestà a metà circa del -500; ·poi si propaga e di -li scende nelle piazze, ad appassionarvi nobiltà e plebe ; per due secoli, finchè nel • 1821, fu inaugurato l'attuale sferisterio, costruito appunto per consenso del Comune, acciocchè i buoni bolognesi, amanti del gioco, avessero. secondo i loro desideri, un luogo adatto a simil genere di spettacoli . .. . E inutile dire. che lo sferisterio bolognes~ è uno dei più belli d' Italia. - I Dalla inaugurazione in poi, trapne intervalli di poco. tempo. fino alla guerra, lo sferisterio si aprì tutti gli anni,. dalla primavera ali' autunno,· per il Gioco del pallone, e i più celebri atleti del bracciale fecero le loro prove nel1' arena- bolognese: dal Galassi, a Ziotti, da Banchini, a Mazzoni, a Gay, a Sardi, a Neci, il giovane bracciale che ' entusiasma adesso il pubblico dei neofiti e quello dei veterani delle gradinate. Sono scomparse da pochi anni, Je scritte inegganti su per i muri delle strade popolari, a Ziotti ed a _Banchini, scritte che eran li a ricordare tutto r accanimento di amore e di rivalità del pubblico bolognese. per quei due celebri • • g1ocator1. A que' tempi le tolle andavano in visibilio per un· bel colpo di bracciale e la gente di parer contrario, non di rado concludeva una lunga di~puta, a suon di botte. E poi si dice, che quelli erano tempi assolutamente pacifici. Ma lasciamo stare ... In verità Ziotti e Banchini, come prima di loro, Calassi e Maestrelli, meritavano un tanto· favo~e, ed una così appassionata partigianeria. Si arriva va al delirio; ma i giocatori erano di prim •ordine ; degl' artisti del bracciale, ciascuno con qualità personali eminenti, e tali da entusiasmare lo spettatore. Ziotti era un palleggiatore portentoso, per la teatralita del suo gioco, per le trovate con cui variava, ad ogni colpo si può dire, il magistero del suo bracciale, per l'occhio preciso, i~fallibile che gli permetteva, per esempio. di postarsi in un punto preciso dell'arena ed aspettare li la palla, quando la palla era appena scoccata via dal bracciale dell' avversario. Banchini, ecc~lleva accanto all•emulo- per la eleganza del palleggio. la sicura conoscenza del gioco, e per la gran forza del rimando o della battuta, dissimulata sempre con una plastica da atleta classico. Giocava altrettanto· bene· di Ziotti, ma aveva più stile · e per questo piaceva di più alle persone colte, alla borI .. - • '

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==