divenuto sotto le mani dell'artefice greco un oggetto di finissimo gusto, un oggetto d' arte prezioso. E questi quattro balsamari uniti ai vasi fittili. meravigliosi, ridonatici dal fondo stagnante di Spina, uniti ai graziosi bronzetti, sempre più ci riempiono d' ammirazione per quell'arte divina, a nessuna seconda, che dalla materia rude ha saputo trarre capolavori di meravigliosa bellezza ritraendo nel marmo, nel colore, nell' umile argilla anche, il fantasma del Bello, che alitava nel cielo azzurro dell' Ellade. •La fatica dell'operaio delle Bonifiche strappa ali' artiglio nero della malaria le terre di Comacchio, e dall' acque risorge una città, forse l' in- • • dustre Spina. Che la coincidenza sia di buon augurio per le fortune dell'Italia nostra. L. LAURINISICH NOTA - Per gli scavi di Valle Trebba vedi la dotta comunicazione. fatta il 29 aprile 1924. alla R. Accademia delle Scienze delr Istituto di Bologna - Classe di Scienze Morali - dal eh. prof. Pericle Ducati, e pubblicata nel « Rendiconto delle Sezioni della • Accademia >>, serie .seconda, voi. VIII. Vedi inoltre 1•arguto articolo dello stesso in « Dedalo >>, fase. 7°, anno 1924. Una notizia particolareggiata d-llo scavo fu comunicata dal dott. Negrioli. ispettore agli scavi dell• Emilia, alla « R. Accademia dei Lincei ». (Vedi Nolizie degli :,cavi, anno 1924) . • - 33 Biblio ca Gino ■ 1anco \
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