PARTICOLARE DI UN'ANFORA DI BRONZO abbigliamenti devono essere considerate come personaggi divini. Imponente la figura dell'uomo, barbato, coi capelli accuratamente spartiti sulla nuca, cinto da un diadema a serpenti, e indossante una tunica di stoffa leggerissima e riccamente ornata di ricami e di fascie punteggiate. La mano sinistra impugna il lungo scettro, mentre la destra distesa sostiene una patera. Egli è ·Dionysos il dio del vino o della gioia, e la donna che gli siede al fianco, bella nell'atteggiamento composto e sereno, nel lungo profilo diritto, nella folta chioma elegantemente annodata dietro la nuca e coronata da un alto diadema a punte, non può essere che la fida Arianna, la misera tradita da Teseo, e che ·egli ha eletto sua compagna nell'eterno gaudio dell'amore. Tiene anch'essa nella destra Ùna patera e nella sinistra uno scettro, mentre sulla spada e sulla mano destra si appoggia un leoncino. Davanti alle due divinità, su un piccolo altare di forma rozza stanno i legnetti, che serviranno ad abbrustolire le carni del sacrificio. Dietro ali' altare una donna di età senile che tiene sul capo un involto, ricoperto da un panno bianco e ornato da cerchielli. Dietro a Bacco, al di là della colonna del tempio sta un uomo barbato coronato di foglie e vestito · di ricchi abiti, che suona con mistica gravità le doppie tibie, il sacerdote del culto dionisiaco, che accompagna col suono la danza scomposta che si ' svolge nella parte posteriore del vaso. E il furore sacro delle Baccanti, che qui erompe in tutta la sua ·mistica potenza ed è vieppiù acutizzato dal rumore . ossessionante dei timpani, dei cembali e delle tibie. Ricco assai è il panneggiamento di queste agilissime figure femminili che nella danza scomposta imprimono ai loro corpi un movimento così forte da far svolazzare gli abiti leggeri che fra le pÌeghe lasciano trasparire talora le forme dei corpi. A dar maggior passionalità alla rappresentazione non mancano neppure dei serpentelli che avvinghiano con le loro spire le braccia di alcune danzatrici . • Scene di carattere dionisiaco non mancano nel- - 29 - , Bib ioteca Gino Bianco •
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