Vita Nova - anno I - n. 4 - 15 maggio 1925

• di un tempo. E per tanto la scomparsa di Spina era, . . . come ho detto, fino a pochi anni or sono, da consi.- • soffio di alta spiritualità. Il suolo aquitrinoso di Val_ di T rebba non ci ha dato prodotti artistici d• impronta d . ci ha dato statue non ci ha dato derarsi -·come un vero mistero. La zappa dello scavatore, che ogni giorno strappa al suolo inesauribile d' Italia qualche nuovo tesoro è venuto ora a svelarlo in parte. Là, nella_ pallida terra dove il « Po discende per aver pace coi seguaci suoi )) esisteva una città, di cui oggi appaiono alla luce numerosi se-- polcri, ricchi di materiale ceramico e di oggetti di bronzo. ' E. forse l' antica gloriosa Spina che fa sentire la sua voce ormai spenta attraverso i secoli? Allo stato attuale degli studi . nessuno potrebbe asserirlo. Una questione è ancora insoluta e cioè che, secondo quanto ci dice Plinio, il braccio del Po, su cui sorgeva Spina, dovrebbe essere riconosciuto nell'attuale Po di Primaro, cioè nel ramo più meridionale. La questione non credo si possa risolvere tanto facilmente, quantunque sia molto attraente l'ipotesi di alcuni ar- · cheologi, che cioè mentre il Ramo Spinetico andava lentamente interrandosi, le acque del Po non . . . . ' . s1 stano avviate p1u verso oriente, · gran iosa, non , . . . . 1. . • h dato degli umili prodotti d1 arte 1ndu- r11ev1, c1 a . l he nel loro gusto squisito recano l' im- str1ae, ma c pronta del genio ellenico, ci ha dato delle scodelle o patere dipinte con una. splendida vernice e ornate di una sobria, ma elegante decorazione impressa di palmette e fiori, ci ha dato un vaso per pesce di ottima fattura, degli oggetti di bronzo di vario uso, e poi quegli squisiti · prodotti di ceramica fittile, che portavano . all' intelligente popolo etrusco la voce della divina. Attica. Non mancano anche prodotti di scarsissimo valore artistico, ma in compenso, quanti oggetti preziosi, che sarebbe ingiusto sottrarre agli occhi degli amatori del bello. Devo alla cortesia dell' illustre prof. Pericle Ducati, direttore del nostro Museo Civico e Ordinarìo di archeologia nel nostro Ateneo, se oggi posso offrire al legittimo desiderio dei cultori dell'.arte un preziosissimo vaso di fabbrica Attica che ma siano fluite verso sud-ovest, collimando col Po di Primaro. VASO DI FABBRICA ATTICA dev' essere degli anni intorno al Il fatto non sarebbe nuovo nella storia geologica d'Italia e ovvierebbe ali' inconveniente di dover ammettere in un territorio non ampio ben tre porti commerciali, Spina, quello attestato dal sepolcreto di Valle T rebba e Adria. Ho detto che Spina era con tutta probabilità il porto dell' etrusca Felsina. E ben si accorda tale ipotesi con l'epoca del materiale scavato a Valle T rebba. Esso è tutto del sec. V e IV. a. C., precisamente i secoli del massimo splendore di Felsina, prima che i Galli iniziassero la loro opera distruttrice, i due secoli . d'oro dell'arte greca, in cui le forme dell'arte, sciolte dai legami dell' arcaismo, ci appaiono pervase da un Biblioteca Gino Bianco 450 a. C., quando cioè sotto I' illuminata guida di Pericle, Atene si cingeva di gloria imperitura, mentre lo scalpello di Fidia creava · il miracolo del Partenone. ' E esso un'anfora a volute di proporzioni assai grandi di forma elegantissima con una decorazione accessoria d'esecuzione molto accurata ; rami d' edera, fasciette di ovoli neri, un ramo di lauro, fascie di . palmette alternate con fiori di loto e congiunte con agili spirali, zone di verghette e il solito, meandro a greca. Nel centro della scena principale, fra due colonne doriche, che indicano un. tempio, stanno sedute su troni riccamente adorni due figure d'uomo e di donna, che per la maestà dell' aspetto e la ricchezza degli 28 ...

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