Vita Nova - anno I - n. 4 - 15 maggio 1925

• vecchio castello di Tirolo, nido dei conti di ugual nome, che furono potenti e cedettero due secoli fa il paese agli Absbusgo. La valle è spaziosa e diritta, \ IL PICCO DELLE DOLOMITI fiancheggiata da alti monti e cinta di castelli, ognun dei quali narra la sua leggenda poetica o vanta qualche pagina di storia truce o gentile. Grossi ·borghi __:_ in gran parte ancora italiani o ladini - si stendono al piano e conservano antichissimi nomi romani o pre- ' romani. E in questo tratto che l' Adige riceve il Kompatsch Bach, il quale servì da confine al primo Regno Italico ; dopo la confluenza della Tàlvers, la valle si sprofonda piena d' incanti, dominata da Castel Roncolo. Finalmente - dopo novantotto chilometri dalle sorgenti - il fiume lambisce Gries e Bolzano, ricevendo il suo più grande affluente : l' Isarco, che gli porta le acri brezze del Brennero. *** Bolzano, la città· bilingue, è peraltro italiana nello aspetto : sulle pendici solatie allignano I' olivo e il cipresso e maturano vini· famosi, e italiana è l' archi- - 23 s·blioteca Gino Bianco. lettura di molte vecchie case nel cuore della città e del Duomo, dal vago portale lombardo. I dintorni sono un giardino naturale e la torre di Druso ricorda il nome e le gesta del conquistatore che domò i Reti. L'Adige - dopo avere raccolto fin qui le acque di centocinquantacinque ghiacciai - lascia quasi a malincuore la capitale della regione altoatesina e invade la pianeggiante vallata fra Bolzano e la stretta di Sa-- lorno, dove comincia il Trentino vero e proprio. Due pareti di monti bruni fiancheggiano questo tratto di valle, limitata a est dai monti di Flemme e· a ovest da quelli dell' Anaunia·; e quantunque numerosi vil-- laggi bilingui si adagino sulle due rive, tutto parla del nostro antico dominio. Rovine di fantastiçi castelli, vetusti sepolcreti italici, chiese romaniche e nomi di paesi attestano la continuità e l' importanza dell' elemento italiano in questa zona. . Sotto l' Isarco l' Adige è navjgabile, ma son passati i tempi nei quali a Egna si fabbricavano migliaia . ANGELO DALL' OCA BIANCA - IL PONTE SCALIGERO di zattere, e le prerogative della corporazione dei zattieri (a. 1188, vescovo Albe1'lo) sono ormai dimen- • t1cate. Dopo Salorno (chilometri 125 dalle sorgenti) il

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