Vita Nova - anno I - n. 4 - 15 maggio 1925

,,. LA LEGGENDA DELL' ·ADIGE ' ANGELO~ DALL' oc~ BIANCA - IL iPONTE DELL' ACQUAMORT A Acque impetuose e canore del mio vecchio Adige, quando potrò bearmi ancora della vostra scorrente canzone e immergere il mio cuore tremante nel vostro regale lavacro ? Adige, nome svelto e chiaro, che dalla sagoma degli accenti esprime la rapidità della creatura che definisce; Adige, fiume sacro alla nostra fede e alla nostra speranza ; Adige, dio smeraldino che sgorghi dal seno dei più nobili ghiacci settentrionali d'Italia .... chi non ti conobbe e non subi il fascino sottile del tuo canto, e la dolce stregoneria delle tua eterna poesia, e l'incantamento delle tue splendide visioni, non capirà mai quello che io sto scrivendo. Nè comprenderà il commosso omaggio con cui, bel nume italico, un tuo devoto figlio ti saluta. Ho detto bel fiume italico e non mi pento della frase. Anche se dal colle di Resia fino alla confluenza coli' Isarco a Bolzano, le rive dell'Adige siano popolate da genti dflingua tedesca, noi potremo ripetere con piena convinzione e perfetta buona fede il motto antico: haec est Italia Diis sacra. L • intero bacino atesino, infatti, è parte integrante della regione veneta - e quin·di dell' Italia - e benchè negli aspetti naturali sia svariatissimo, esso mostra una perfetta unità ; dalle sorgenti fino alla pianura veronese è tutta una grande va·lle italiana. Anche i centottantamila Tedeschi cisalpini, insediati lungo il fiume, non offuscano affatto la nostra unità nazionale, come non la turba l' idioma francese dei Valdostani ; diremo inoltre che con la vittoria, noi • • - 21 - Biblioteca Gino Bianco

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