r • • I . · Er~ imbecillito dal puzzo del petrolio e dai dolci che mi avevano cacciato giù per la gola ·in quelle interminabili quattr' ore, passate a tavola; quando ci si alzò spioveva, ma il sole s•avviava al tramonto, e I il Pipi, contadino, ebbe l' ordine di attaccare il somaro. ' Si scese gi~ a furia di traballoni ter~ibili per una ·carrareccia scavata un_icamentedallo scolò delle acqu~, io . di dietro, tenendo la furie èlella ·martinicca con quanta forza· avevo,· coi piedi puntati, e la mamma · davanti reggendo l'ombrellone di incerato verde; ad ogni svolta si vedeva scemare il cocuzzolo dal quale · la zia colo.r tabacco, la cugina nero e avorio, e le · altre gonnelle a sboffi si agitavano, insieme a qualche fazzoletto bianco, finchè tutto scomparve. - s• era fatto, repente, un freddo' c~ne e per di più il ·ciuco si incaponì di non andare innanzi. L~gnate, calci nella pancia gonfia che risonava . :,, come un tamburo, nulla valse a smuoverlo. I °' t . I ' I • I .. . . • • . . . ..... .. - È vecchio - ..disse il f?ipi a mo• ·di scusa _:_ e quando « ha detto » una c_osa... tempi I . La Già - "1i scappò di bocca - gente d' altri mamma si mise a ridere, ma ormai, perso il l .1 ·1 trenino, ci toccò ad. aspettare, sotto a tettoia, e tra 1 puzzo di viscido della stazione di Signa, jl. diretto delle nove. Appena fu~ adagiato sopra un bel cuscino di seconda classe ·_gli effetti della giornata trascorsa « ali' antica » si svilupparono, e principiai a vedere un uomo vestito da capitano con grandi galloni rossi e d' argento, il quale filava come le saette lungo la via provinciale sopra un carrettino da lattaio, trascinato da un bel cane maremmano. Perchè avevo. una febbre da cavalli. · FERDINANDO PAOLIERI - 20 - • • 1anco
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