Vita Nova - anno I - n. 4 - 15 maggio 1925

cubito. Il vecchio soldato, sia detto senza ironia, è il ' Parsifal della situazione. I democratici strepitano, cercando di spaurire il popolo con la minaccia di rappresaglie, che certo verrebbero da oltre frontiera : gli Alleati invaderanno la Germania, l' America chiuderà ogni fonte di credito. La stampa di sinistra può ipotecare un catastrofico futuro, ma deve riconoscere che la figura del Maresciallo è superiore ad ogni accusa : non si può infamare o rimpicciolire Von Hindenburg. Egli rimane quale era, gigantesca personalità : nessuno parla più di Marx, scialba espressione d' una politica di compromesso, su cui convergono i voti delle sinistre. E le elezioni del 26 aprile danno questi risultati : Hindenbur_g 14.655.766 voti, Marx 13.751.615, Thalmann (comunista) 1.93l. 151, dispersi 13.416· votanti 30.351.948. La non grande diflerenza numerica tra Hindenburg e Marx, rappresenterà un fattore di equilibrio, ma ciò non impedisce che i voti del Feld Meresciallo rispondano ad un sentimento reale e profondo sorto nelle masse, mentre quelli di Marx, nella loro somma, non sono altro che l'occasionale unione di forze che domani, con tutta facilità, torneranno a dividersi. I quattordici milioni .e mezzo di suffragi nazionalisti, vogliono dire che la Germa~ia sconfitta attende l' ora della • • • r1v1nc1ta. • « Non credo che sia la forma dello Stato, ciò che più conta, bensì lo spirito da cui la Nazione è sorretta »: parole di Hindenburg ai suoi elettori e sìntesi di tutto il travaglio · politico tedesco, che lui, vecchio poderoso generale, è chiamato a risolvere. Della restaurazione monarchica e del ritorno degli Hoenzollern, se ne parlerà poi o non se ne parlerà più affatto. Il Maresciallo . Presidente sa che la révanche germanica deve procedere cauta e lenta, se non vuole dissolversi in un buio caos : . il pericolo non è Hindenburg - che potrebbe contare un uomo, anche se grandissimo, quando la Nazione fosse assente - ma quello « spirito » che lui stesso invoca e che si accinge a far rinascere, per la seconda volta, quasi improvvisamente, partendo da Hannover per la capitale : là prima volta fu nel 1914, quando al generale di Corpo d' Armata a riposo V on Hindenburg venne affidato il comando delle armate orientali. Anche allora, la volontà della patria tedesca lo raggiunse nella quiete di Hannover e lo trasportò tra i personaggi della grande tragedia, sino a farne il comandante supremo dell' Esercito Tedesco. Oggi che Hindenburg è la suprema autorità del Reich, al castello di Do.oro, vicino al Kaiser invecchiato, la Kaiseri~ Erminia vede rispecchiarsi nei calici • di champagne un trionfale ritorno a Berlino : ma il Marescial~o non sogna e curva la testa massiccia nella concreta realtà del governo, e non ascolta il- tintinnar gioioso dei calici che sono levati per la sua vittoria. Egli ha compreso che una Nazione non si conduce ad alti destini, se prima d • ogni altra . . cosa non s1 riesca a farne una massa unita ' e concorde. E questa la prima tappa della rélJanche germanica. Auguriamoci che la seconda non ci trovi impreparata. G. M. SANGIORGI UN CARTELLO ELETTORALE PER HINDENBURG . - 15 - iblio eca Gino Bianco

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