Vita Nova - anno I - n. 4 - 15 maggio 1925

Ma il vaticinio del maestro a s~ stesso divenne (ealtà, e la Marcia al Cardello, ben vendicava e riparava, non che quelle, le disconoscenti acrimonie di tutta l' Italia vinta e superata per sempre. Il sole oggi sorride benigno e circonfonde di luce auspicale la tomba del filosofo, che sofferse non per sè, ma per noi, e più in alto delle congreghe e dei gregari parlava all' Italia, con voce dissimile si, ma non meno austera, nè meno ispirata di quella che procurò la gloria al Carducci vivo. E questo va detto perchè è vero: Carducci fu il poeta del suo tempo. Oriani l'ispiratore ed il maestro dell'Italia futura. - Visse il primo di una passione vigorosa, ma contingente, vibrò il nostro, della passione c!ie nel presente crea il futuro con lo sforzo del pensiero, e la purezza virile delle rinunzie. Non v' è paragone possibile tra i due, e se noi amiamo con un amore più acceso l' autore di Rivolta Idea/e, è perchè questo -libro ci dice cose che non sono nei Giambi e nelle Odi Barbare, ci insegna un dovere più grande, ci apre delle vie che Carducci forse intravvide, ma non ci indicò perchè, come poeta civile, egli restava sempre . . . un partigiano. SEBASTIANO SANI I - 12 - Biblioteca Gino Bianco

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